
Dall’intreccio tra vicende personali ed eventi storici, nasce un romanzo che racconta un tempo della nostra storia e la società che l’ha vissuto. Un inno alla vita e alla storia, che della vita è parte essenziale perché, scrive l’autore, «chi non ha storia può essere ingannato e dominato molto più facilmente di chi conserva e difende la memoria di ciò che è stato».
Giuseppe Aragno, scrittore e storico del movimento operaio e dell’antifascismo, offre ai lettori il suo primo romanzo.
“Il romanzo della resurrezione, ha un filo conduttore: la memoria. Un patrimonio di ricordi che non è più proprietà personale di chi l’ha vissuto, ma parte di una rappresentazione collettiva che supera i confini temporali della vita del protagonista.
Nell’ultimo giorno della sua vita, infatti, Giuseppe Greco, nipote di Giovanni, un socialista ucciso dai fascisti, strappa ad Atropo, signora della morte una sorta di patto non scritto, ripercorre la storia sua e dei suoi familiari, inserendola nella vicenda collettiva dell’Italia in cui ha vissuto e porta a termine il suo progetto: scrivere il romanzo della resurrezione, un riscatto dalla sofferenza, a partire soprattutto da quella inflitta alla sua famiglia dalla repressione fascista. Pagina dopo pagina, attraverso le vicende personali di tre generazioni, il racconto riporta così in vita anni cruciali della nostra storia del Novecento, dal tradimento e dall’ascesa dell’amico del nonno, il socialista Mussolini, alla guerra, alla resistenza, alla repubblica, al terrorismo e agli anni di piombo”.(da Anna Di Fresco “Dallo scaffale al web”)

“Quando la Storia più atroce diventa teatro di microcosmi, assume un volto ancora più dolente. Nel lessico famigliare di Giuseppe Aragno si ritrova la lotta antifascista, declinata dal dopoguerra ad oggi, all’alba di una Napoli che faticosamente si rialza dalle sofferenze della dittatura[…]Nell’epopea napoletana di Aragno sono molti di più i vinti che i vincitori, e il desiderio di verità, contro ogni ingiustizia, non si spegne mai” (dalla recensione di Ilaria Urbani, Napoli Libri La Repubblica 3 febbraio 2025)
Brevi note biografiche
Giuseppe Aragno, napoletano, nato nell’ormai lontano 1946 è scrittore e storico del movimento operaio e dell’antifascismo. È stato per anni redattore della rivista on line Fuoriregistro, ha collaborato a lungo con “il Manifesto”, scrive per l’edizione napoletana di “Repubblica” e insegna presso la Fondazione Humaniter. Nel 1996 ha vinto il Premio Laterza con il saggio Un giacimento in fondo allo stivale. Ha curato gli Scritti di Storia e Politica di Gaetano Arfè, in occasione degli 80 anni del grande storico e ha scritto tra l’altro Antifascismo popolare. I volti e le storie (2009),Antifascismo e Potere, Storia di Storie (2012) e Le Quattro Giornate di Napoli. Storie di antifascisti (2017). Ha pubblicato inoltre il libro di poesie E però scrive (2003) e la raccolta di racconti Parole d’uomini e sassi (2021). È coautore del lavorio teatrale Radio Libertà, andato in scena a Barcellona, e autore dell’atto unico Due vite, che sarà rappresentato nel prossimo autunno.
Un pensiero riguardo “Giuseppe Aragno “Il romanzo della resurrezione”, presentazione”