Un viaggio interiore che porta ad affrontare e a mettere in discussione i capisaldi dell’esistenza

Dietro una fitta coltre di apparente normalità, il mondo cela segreti oscuri e misteri senza fine, che si palesano negli aspetti più banali del quotidiano. L’ignoto non va cercato lontano,
nell’astratto, nell’imponderabile, ma vicino, nelle minime avversità, nello sguardo di chi ci è
prossimo e persino dentro di sé.
Da queste premesse muove “La porta dell’ignoto” di Michele M. Ragnini, edito da NeP edizioni.
Un libro rivolto a chi tenta di scoprire l’altra faccia delle cose, in cui l’ignoto è il vero protagonista, in un viaggio interiore che porta ad affrontare e a mettere in discussione i capisaldi dell’esistenza.
Attraverso i sette racconti che fanno parte di questa raccolta, il lettore potrà viaggiare sfidando il corso distorto del tempo, perdersi tra vicoli oscuri e dimore abbandonate, fra le pareti cedevoli di menti confuse, allucinate e folli. Nei passi incerti dei personaggi, nei loro sguardi carichi di timori, rivelazioni e inquietudini, scoprirà l’intreccio sottile di segreti sepolti, reliquie di vite e di anime smarrite, pronti ad essere rivelati.
Sette storie in cui l’analisi e il ragionamento logico si perdono in visioni oniriche e deliri allucinati. Le ombre si allungano sulle vicende narrate; un’atmosfera cupa di sospetto si dispiega e s’impone dalla prima all’ultima pagina. La linea di demarcazione segnata fra vita e morte, verità e illusione, incubo e veglia, è vaga e sbiadita.
Attraverso uno stile narrativo unico, l’autore ci guida nei recessi remoti della psiche, ci impone di scrutare sotto la superficie e immergerci negli abissi del tempo, dell’Universo e dell’animo umano.
Michele M. Ragnini è nato e cresciuto nel cuore di Bari.
Ha concluso studi classici e giuridici e negli anni successivi ha vissuto in diversi Paesi europei, traendo ispirazione per i suoi scritti.
Nel 2022 ha ottenuto la sua prima pubblicazione, una silloge di poesie intitolata Mille e mille parole taciute.
La porta dell’ignoto è il suo libro d’esordio nella narrativa breve.