Patrizia Rinaldi “Guaio di notte”, presentazione

“A Napoli un guaio molto brutto si dice “guaio di notte”, perché di notte qualsiasi imprevisto si complica. Succede quando la Signora, alla guida di un suv dai vetri oscurati, raccoglie Andrea dalla strada, malmenata e rotta.Due sconosciute che si annusano, e si riconoscono: entrambe devono ricomincia-re da capo. La Signora, segnata da mille cicatrici, è napoletana, porta con eleganza i suoi sessantotto anni e, ora che il marito è morto, sta scoprendo i suoi neri segreti. Come parziale risarcimento per le offese della vita ha scelto una Glock 17. Andrea, lineamenti asiatici, è una ragazza bellissima dal corpo androgino. Sotto i vestiti da uomo nasconde il proprio passato. Le due viaggiano verso Nord, in fuga da tutto, forse anche da se stesse” (da Rizzoli Libri)

Si apre con “Una mattina buia di ventiquattro anni prima dei fatti” che ha per protagoniste una bambina, che racconta in prima persona, e sua madre incappate in una separazione inattesa e incresciosa, per continuare con la Prima Parte intitolata “L’incontro” dove il lettore fa la conoscenza con le due protagoniste: la Signora e Andrea.

“Alle tre di notte una BMV x6 blindata, dai vetri oscurati, si fermò accanto a un pestaggio. Il Suv era partito da Posillipo […] si accostò e interruppe i calci e i pugni […] I picchiatori lasciarono a terra un giovane asiatico, che restò disteso a terra. La preda non sui rese conto della pausa, perché aveva perso conoscenza”

[…]“Chi sei?” le chiese

“Allontanati ché non ti vedo, e dammi del lei. Sono la Signora e basta, con la S maiuscola. Come stai?”

In una recente presentazione Maurizio de Giovanni (Il Corriere 10 febbraio 2023) definisce il romanzo “serrato e incisivo, che non ha pause e non ne concede” e non solo: è una storia che sin da subito sa fare il suo lavoro e sa farlo bene, cioè “prenderti e portarti via, altri posti e altre persone, un mondo diverso nel quale andare a stare per un po’ “, il tutto grazie all’originalità dei personaggi, ad una trama molto articolata dove gli avvenimenti si evolvono inaspettatamente e coerentemente in qualcosa d’altro, in un viaggio in cui “la meta è un passaggio e un passaggio è la meta”, dove i paesaggi più ameni diventano luoghi da incubo.

“Patrizia Rinaldi porta in scena una storia che sembra fondere Holmes & Watson con Thelma & Louise. Tra giallo e commedia nera, scivoleremo in uno spassosissimo intreccio degli equivoci, dove nessuno è davvero chi dice di essere e, come nella vita vera, chiunque indossa una maschera per celare ossessioni e desideri inespressi”.(da Rizzoli Autori)

Brevi note biografiche

Patrizia Rinaldi vive a Napoli. Tra le migliori penne della narrativa crime, per edizioni e/o ha pubblicato i romanzi di Blanca, da cui è stata tratta la serie tv andata in onda su Rai 1 e disponibile su Netflix. Ha inoltre vinto il Premio Andersen, il maggior riconoscimento italiano di letteratura per ragazzi.

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