
Curare le pene d’amore coi libri si può, ma bisogna saper leggere. C’è una storia giusta per ogni struggimento del cuore, il romanzo perfetto per voltare pagina: è cosí che la penna sulfurea di Ester Viola diventa un balsamo per lenire le ferite. Anna Karenina, Nick Hornby, L’amica geniale, Sally Rooney, Domenico Starnone, Frammenti di un discorso amoroso: nelle loro pagine ogni innamorato tradito, geloso o non corrisposto potrà trovare risposte impreviste alle sue domande impossibili. Dieci racconti irresistibili, un manuale di self-help letterario, una microterapia per cuori infranti.( dal Catalogo Einaudi)
Leggere fa bene alla salute, lo sa chi per mestiere o per scelta sta in mezzo ai libri, non solo li legge, magari li scrive o li presenta come meritevoli, per un’ora o più, a risollevare lo spirito con un po’ di leggerezza o a riflettere su un tema mai affrontato seriamente o ad avvolgere in un’aura di mistero o di magia: ora anche un libro per guarire dal mal d’amore quel virus potente e sconosciuto che non si sa bene quando e come si è preso, né se diventerà endemico o se passerà alla svelta.
L’ha scritto Ester Viola che d’amore se ne intende o comunque ci trascorre in mezzo da tempo e che all’amore ha dedicato vari scritti, oltre ad essere avvocato divorzista. In quest’ultimo lavoro dal titolo esemplare “Voltare pagina. Dieci libri per sopravvivere all’amore” (Einaudi) propone appunto una cura attraverso la lettura e la letteratura non solo quella del passato: ogni capitolo si apre con un tema, enucleato in breve tra la tesi dell’accusa e quella della difesa, il racconto del caso articolato tra esperienze vissute e divagazioni letterarie e quel libro, proprio quello, che può dare una mano al protagonista ma solo se lo saprà leggere e se lo troverà al momento giusto.
Dieci libri dieci pene d’amore: si apre con “Non riesco a togliermi dalla testa la persona di cui m’innamorai a vent’anni” e Alta fedeltà di Nick Hornby e si chiude con “Ho tutte le carte per essere felice e non lo sono” e Revolutionary Road di Richard Yates
[…] Nick Hornby stava chiamando per nome quello che mi succedeva. Eccola lì, la letteratura: è quando le cose perdono la punta, l’ago e il veleno. Dopo aver letto “Alta fedeltà” non ho mai smesso di pensare che i libri servano a questo: a guarirmi
e in conclusione:
[…] Alessandra ha tra le mani le stesse due possibilità di tutti, andarsene o restare. L’importante è che andarsene o restare si faccia ricordando la vecchia storia che alla vita mancherà sempre qualcosa per essere perfetta.
Brevi note biografiche
Ester Viola è avvocata, collabora con «Il Foglio », ha una posta del cuore su «iO Donna» e una newsletter, «Ultraviolet». Per Einaudi ha pubblicato L’amore è eterno finché non risponde (2016 e 2022), Gli spaiati (2018) e Voltare pagina (2023).(da Einaudi Autori)