
Il cinquanta per cento della mia esistenza è dedicato a lavare e vestire i bambini, a cucinare, a lavare piatti e vestiti […] dopo che ho messo tutti a letto, mi giro verso la mia macchina da scrivere e provo a… bè, a creare ancora una volta qualcosa di concreto […] Per tutto il tempo mi racconto storie […] uno scrittore scrive sempre, vede tutto attraverso una foschia sottile di parole, e adatta piccole descrizioni veloci a tutto ciò che vede (dalla biografia dell’autrice di Mason Currey)
I racconti proposti da Adelphi nella traduzione di Simona Vinci e pubblicati per la prima volta in italiano, sono testi brevi editati dall’autrice su varie riviste statunitensi tra il 1943 e e il 1968.
Colpiscono per le tematiche che affrontano, lontane dalle situazioni terrificanti dei romanzi che l’hanno resa famosa (L’incubo di Hill House, La lotteria e Abbiamo sempre vissuto nel castello).
Prevale un’ ironia sottile e amara che permea il quotidiano delle vite dei tanti e vari protagonisti e soprattutto protagoniste; presenta vicende apparentemente semplici di vite stereotipate, una quotidianità e una normalità inquiete negli accadimenti e nelle contraddizioni degli individui che popolano la società americana degli anni Cinquanta, vite in cui si insinua il magico e il soprannaturale quasi facesse parte del tutto, della naturalità delle cose.
Ma in fondo alla lettura nessuna vita ha accesso a quella serenità che pare cercare e a volte trovare come in Magia di famiglia o ne La moneta dei desideri. Resta un dubbio, spesso palesato, come nel racconto che dà il nome a tutta la raccolta Un giorno come un altro con le noccioline in cui Mr Johnson è un uomo che gira per New York per un’intera giornata, compiendo buone azioni senza alcun tornaconto ma che tornato a casa trova la propria moglie che per tutto il giorno ha svolto un compito esattamente opposto e con la quale l’indomani si scambierà il ruolo!
“Nessuno meglio di Shirley Jackson conosce «il male incontrollato» che si cela sotto la più linda e ordinata delle superfici. E solo lei sa mescolare assurdo, comico e spaventevole – avvelenata mistura –, portandoli alle estreme conseguenze con un’economia del dettato e un’acutezza del dettaglio del tutto inconfondibili” (dal Catalogo Adelphi)
Brevi note biografiche
Shirley Jackson (1916 – 1965) scrittrice e giornalista statunitense divenne nota per il romanzo La Lotteria (1948) e per L’incubo di Hill Hause (1959).
per saperne di più sulle opere: