“Come dirti addio. Cento lettere d’amore da Saffo a Garcia Lorca”, di Cristina Marconi, presentazione

Come dirti addio. Cento lettere d’amore da Saffo a Garcia Lorca, pur sempre lettere d’amore anche se finito, amori letterari oppure clandestini che si chiudono ad opera di uno dei due innamorati: parole che dovrebbero spiegare all’altro il motivo, le ragioni, presumendo di attenuarne l’impatto emotivo o che la spiegazione possa essere efficace e bastare. Lettere provenienti da ogni parte del globo e da ogni tempo: “dai classici come le parole di Beethoven alla sua Amata immortale, […] o “lo struggente saluto del leader indipendentista congolese Patrice Lumumba a sua moglie prima dell’arresto”. Un lungo elenco che comprende Giacomo Casanova, Emily Dickinson, Anaïs Nin, solo per citare alcuni dei protagonisti. Lettere dai testi rari “perché figlie di un momento irripetibile”, si legge nell’ Introduzione, in cui “si scrive innanzi tutto a se stessi” e “lo sforzo dell’eloquenza è massimo” e pertanto preziose. Non solo di personaggi storici o artisti, ma anche di persone comuni, raccolte in ordine cronologico a partire da Saffo (VII – VI secolo a.C.) alla sua amata, fino a Leonard Cohen a Marianne Ihlen (2016).

[…]“privi della componente dolciastra degli epistolari sentimentali e forse per questo ancora più intensi, accompagna il lettore in un appassionante viaggio attraverso i secoli, in cui le storie d’amore vengono lette attraverso l’inconsueta prospettiva del loro finale. (da Neri Pozza Libri)

e anche

Brevi note biografiche

Cristina Marconi, dopo un baccalauréat francese, si è laureata alla Normale di Pisa su Michel Foucault. Per sedici anni ha vissuto all’estero, a Bruxelles e a Londra, e ha scritto di politica e cultura inglese su vari giornali. Nel 2019 ha esordito con il romanzo Città irreale con cui ha vinto tra le altre cose i premi Rapallo Opera Prima e il Severino Cesari Opera Prima, oltre a essere entrata nella dozzina dello Strega. Nel marzo del 2021 è uscito: A Londra con Virginia Woolf. Insegna scrittura alla Scuola Belleville di Milano, la città dove ora abit

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