
traduzione di Benedetta Gallo
Gerry Andersen è il protagonista sessantunenne. Vive sospeso tra realtà e sogno, non riesce infatti a distinguere ciò che è vero da ciò che sogna o immagina. Da una caduta accidentale dalla scala del suo attico ne è derivata una frattura del coccige che lo costringe a letto imbottito di antidolorifici.
Vive dentro un malessere determinato dall’avvilente conseguenza dell’incidente domestico che lo ha privato dell’autosufficienza, ma anche dal calo creativo che contraddistingue il periodo che attraversa come scrittore divenuto famoso dopo il successo dell’esordio, ma non solo. Vive con frustrazione l’avanzare dell’età e i cambiamenti nelle cose del mondo: pensieri e ricordi, flashback della sua vita passata, cronaca del presente, confluiscono e si mescolano dentro un caleidoscopio determinato presumibilmente dalle dosi di antidolorifici e medicinali che assume per alleviare i dolori e l’insonnia. È in questa condizione che riceve anche strane telefonate da Aubrey la donna che ha immortalato nel suo bestseller, quella vera però di cui ha raccontato la storia, che lo accusa di averle fatto del male; così, tra scuse e ambiguità, in un crescendo narrativo che si fa incalzante, verso l’imprevedibile conclusione.
[…] “La ragazza dei sogni è una potente miscela di suspense psicologica, terrore e ironia, che si insinua anche nei meccanismi della scrittura. Un metaromanzo capace di avvincere il lettore in maniera irresistibile.( da Bollati Boringhieri Libri)
Laura Lippman considerata tra le migliori crime novelist degli ultimi anni, ha vinto numerosi premi dedicati ai suoi romanzi gialli e polizieschi, tra cui l’Edgar Award, l’Anthony Award, l’Agatha Award, il Nero Wolfe Award. Lippman è apparsa in una scena del primo episodio dell’ultima stagione di The Wire come reporter impiegata al «Baltimore Sun», ruolo da lei effettivamente svolto nella vita reale per oltre vent’anni, prima di lasciare il giornalismo per la narrativa. Per Bollati Boringhieri ha pubblicato nel 2021 La donna del lago. Vive a Baltimora e ama scrivere nel caffè del suo quartiere, Spoons. ( da Bollati Boringhieri Autori)