
Pagine 44, Euro: 12,00
Oligo editore, Collana Piccola Biblioteca Oligo*
Marco Ghizzoni, tra gli autori cremonesi più significativi della generazione anni ’80, offre un profilo insolito e a tratti oscuro del più grande liutaio di tutti i tempi – Antonio Stradivari – attivo a Cremona nel corso del XVIII secolo. La figura di Stradivari mantiene ancora oggi contorni sfumati e avvolti dal mistero: ad esempio, non si conoscono né il luogo né la data esatta della sua nascita, né tantomeno le cause della sua morte. I segreti intorno al grande liutaio hanno alimentato il mito con elementi inventati e leggendari, come quello inerente al presunto furto del suo cranio. Il testamento, scoperto solo nel 1999, racconta di un uomo autoritario, assai lontano dall’immagine romantica dell’artista sensibile e disinteressato, onnipresente nella vita privata degli undici figli e abilissimo negli affari, tanto da lasciare una grande eredità che – ironia della sorte – sarà la causa principale della dispersione dei suoi capolavori.
Scrive l’Autore: «ho voluto raccontare il violino, strumento principe della mia città – Cremona – e di conseguenza Antonio Stradivari, il più grande liutaio di tutti i tempi nonché figura misteriosa, enigmatica, affascinante e poco conosciuta.»
MARCO GHIZZONI è nato a Cremona, dove vive, nel 1983. Ha pubblicato romanzi con Guanda e con Tea, Per Oligo Editore ha pubblicato Il muro sottile. Dieci racconti (2020) la sua prima raccolta di racconti. Quando non scrive, lavora nel settore commerciale di una multinazionale tedesca.
*Della stessa collana: Luigi Mascheroni, Libri. Non danno la felicità (tanto meno a chi non li legge); Roberto Piumini, Teatro/Poesia; Stefano L’Occaso, L’Architetto. Breve storia di una parola dall’antichità al Rinascimento.