“Racconti spirituali” a cura di Armando Bonaiuto. Presentazione

Diciotto racconti di autori contemporanei e non, da Buzzati a Maupassant a Herman Hesse, ma anche Guareschi e Grossman, Borges, Natalia Ginzburg, fino a Olga Tokarczuk

Racconti, perché è nel racconto, nella narrazione breve, che si enucleano in poco spazio le tematiche trattate, che si colgono meglio, proprio perché è un concentrato, un narrato con proprie e specifiche caratteristiche, genere in cui molti grandi scrittori si sono cimentati, come evidenza la stessa raccolta, lasciando una traccia precisa nella storia letteraria. In questa, nello specifico, per il curatore non si è trattato di inserire solo racconti, ma racconti “spirituali”, in un’accezione del termine particolare, scelti cioè con l’intento di dare al lettore la possibilità di orientare la propria ricerca interiore, così come la loro lettura ha determinato in lui, tanto da concludere ciascuna sezione con un commento dove esplicita brevemente la tensione spirituale che a suo avviso emerge nelle pagine dei racconti prescelti.

[…]Cosí Maupassant ci mostra un prete dal cuore di pietra ammorbidito da una notte di luna, Hermann Hesse il sacrificio di un uomo mite che forse ha parlato con Dio, Giovannino Guareschi un professore trafitto dalla saggezza nascosta del suo peggiore studente. E mentre Olga Tokarczuk racconta come si possa continuare a prendersi cura anche di chi non c’è più, Vasilij Grossman ci narra l’epopea di un mulo capace d’amore in un mondo in guerra, fino a Natalia Ginzburg che intravede il divino «sotto una coperta sudicia, piena di cimici». Attraverso le loro parole, allora, riconosciamo come familiare quello che in noi non era ancora venuto alla luce, e percorriamo in punta di piedi il ponte tra ciò che si annida nel nostro cuore e ciò che, misteriosamente, lo trascende.( da Giulio Einaudi Editore)

Lo spirituale di Bonaiuto, scrive Massimo Recalcati in un recente articolo, scaturisce “dalla nostra immersione nel mondo finito” […]È proprio dalla cecità del mondo finito, come insegna il prezioso racconto di Raymond Carver titolato Cattedrale riportato nell’antologia, che può sorgere la stupefazione e la visione dell’infinito. È solo dall’amore carnale, erotico, passionale che unisce due giovani innamorati e non nei libri scolastici di teologia e nella morale del sacrificio, che l’assoluto annuncia la sua presenza nel mondo come accade nello splendido racconto di Maupassant titolato Chiaro di Luna. Racconto che potrebbe essere sfilato dagli altri come la chiave di accesso a tutta la raccolta. Il suo protagonista, […] scopre che la bellezza della notte – «poesia profusa dal cielo sulla terra» – è destinata all’amore umano e che senza amore l’intera creazione non ha senso alcuno. La visione gnostica dello spirituale religioso viene drasticamente ribaltata[…] (da Massimo Recalcati “Dio si annuncia dal basso dei cieli anche nell’abbraccio tra due corpi innamorati” articolo su tuttolibri La Stampa 19 dicembre 2020)

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