Manuel Vilas “La gioia, all’improvviso” presentazione

 

A due anni dal successo del romanzo Ordesa, reso in italiano con In tutto c’è stata bellezza, Manuel Vilas torna con Alegria, in italiano La gioia, all’improvviso. Non si tratta di un sequel, ma forse più un tornare a temi come il lutto, la memoria, il passato, il tempo ai quali si aggiunge una nuova voce, l’alegria appunto. Rivelatori i versi di Josè Hierro che l’autore pone in apertura: Sono arrivato alla gioia dal dolore. / Ho imparato dal dolore che l’anima esiste./ Per il dolore, là nel mio regno triste,/ albeggiava un misterioso sole. Nell’intervista di Matteo Nucci comparsa su Il Venerdì del 10 luglio 2020 l’ autore conclude scrivendo che dopo aver provato il dolore possiamo “assaporare la gioia, la profonda potenza dell’alegria” e aggiunge che possiamo anche conquistarla e farla durare più a lungo, come racconta nel suo romanzo, a chiave fortemente autobiografica, infatti a lui figlio orfano la “gioia” si manifesterà con l’ essere padre, attraverso i suoi figli.

La trama da Guanda Editore

Dopo il grande, inaspettato successo del suo ultimo libro, il protagonista di queste pagine parte per un tour mondiale. Da un hotel all’altro – in Spagna, Portogallo, Italia, Francia e Stati Uniti – il suo è un viaggio che ha due facce: quella pubblica, in cui lo scrittore dialoga con i nume­rosi e appassionati lettori, e quella privata, in cui sfrutta ogni momento di solitudine per riflettere, tra improvvise illuminazioni e momenti di dolore e di confronto con il fantasma di sempre, la depressione. Che non vincerà, perché l’esperienza ha portato con sé la consapevolezza che tutto prima o poi, tutto ciò che abbiamo amato e perduto, è destinato a trasformarsi in gioia: la gioia è ciò che resta, l’elemento più incomprensibile ma anche il più sacro di qualsiasi esistenza. […]

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