
Traduzione di Sarah Parenzo
L’ ultimo breve lavoro di A.B. Yehoshua il cui sottotitolo recita “Novella in forma di dialogo”, ha la veste di un’opera teatrale.
“È vero che la forma del testo è quella giusta per un palcoscenico quasi sgombro, pochi personaggi – uno dei quali sempre presente sulla scena. E sempre lo stesso interno rabbinico come scenografia: niente effetti speciali, niente colpi di scena, niente sfondi cangianti. Eppure questo libro racchiude, o meglio apre una quantità di storie, scene, parole, orizzonti, possibilità. È il teatro della vita, più vero che mai”
Mi piace riportare la definizione che dà di questo testo Elena Loewenthal (La Stampa 13 giugno) trovandola particolarmente felice.
Ma cosa racconta?
Sulla scena povera di personaggi e di apparato scenografico, c’è una donna, una giovane francese, Esther Azoulay, che aspetta di essere ricevuta dal rabbino presso la sede del Tribunale rabbinico a Tel Aviv. Sulla scena il rabbino Nissim Shoshani e il suo segretario Yechiel Berkowitz. Ricevuta dopo ore di attesa, la giovane inizia ad esporre la sua denuncia e la sua proposta per salvare il suo matrimonio e un’idea che potrebbe cambiare le sorti di Israele con la costruzione del Terzo Tempio dove non interferirebbe né minaccerebbe con la sua architettura nessun altro luogo santo.
“La Donna Un Tempio che non interferisce né minaccia con la sua architettura nessun altro luogo santo. Seppur modesto, questo Tempio assumerà un ruolo drammatico e rivoluzionario. Non vi si eseguirà nessun sacrificio, né vi si rinnoveranno rituali, ma gli inni e i canti faranno sì che inostri morti risorgano a nuova vita. Perché i nostri morti sono fin troppi”
“Una proposta che salverebbe il suo matrimonio, e che nasconde un profondo messaggio di pace per uscire dalla spirale di violenza che insanguina quella terra. Fino alla fine Abraham Yehoshua ha sognato che arrivasse quel momento, il momento della pace: una pace attesa e desiderata come la venuta di un nuovo Messia”.(dal Catalogo Einaudi)
Abraham B. Yehoshua, (Gerusalemme, 1936 – Tel Aviv, 2022) è stato uno dei maggiori scrittori israeliani. Tutta la sua opera è pubblicata in Italia da Einaudi. I suoi romanzi sono: L’amante, Un divorzio tardivo, Cinque stagioni, Il signor Mani, Ritorno dall’India, Viaggio alla fine del millennio, La sposa liberata, Il responsabile delle risorse umane, Fuoco amico, La scena perduta, La comparsa, Il tunnel, La figlia unica, Il terzo tempio. La sua opera narrativa breve è contenuta nella raccolta Tutti i racconti. Tra le sue opere teatrali ricordiamo Possesso, Una notte di maggio e Camminano forse due uomini insieme? Tra i suoi saggi Il potere terribile di una piccola colpa e Il labirinto dell’identità.(da Einaudi Autori)
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