Luca Magnano “Futuri”, presentazione

Racconti come finestre aperte sul futuro, o meglio su futuri possibili e impossibili.
Un uomo si sveglia nel cuore della notte, perseguitato dalle interruzioni pubblicitarie che scandiscono la sua vita; un’auto costosa non basta a proteggere un uomo e sua figlia da una città che va in pezzi; in una scuola superiore le sparatorie sono entrate a far parte della quotidianità; in una valle devastata dal riscaldamento globale, si dà la caccia a una strega armata di antiche tecnologie; nel bel mezzo di una guerra civile, i morti rifiutano di essere morti… Futuri che ci assediano, preoccupano, spaventano… ma che lanciano un monito: guardare in faccia ciò che potrebbe accadere, serve a guardare in faccia il presente.( dal Catalogo Montag Edizioni)

Stralci da una recente intervista (23 ottobre 2025) :

Futuri è la mia prima raccolta di racconti, in precedenza avevo pubblicato solo qualcosa su riviste online o in antologie. È un libretto, undici racconti brevi, come portata narrativa si potrebbe paragonare a un album musicale. Alcuni dei racconti sono in prima persona, altri in terza. Quello che li accomuna l’essere ipotesi su cosa potrebbe riservare il futuro dell’umanità, e su come l’elemento umano possa continuare a esistere in condizioni mutate e, nella maggior parte degli scenari, difficili”.
“Per molti anni, e per svariate ragioni, la scrittura breve mi è parsa la più congeniale, quella che praticavo più spontaneamente e con meno difficoltà”. […]
[…]”La crisi del capitale e quella climatica, la distruzione degli ecosistemi e la mercificazione di tutto ciò che esiste sono alla radice di tutte le situazioni descritte in questi racconti”.
[…]”i miei racconti in genere nascono da riflessioni oziose o trascrizioni di sogni, che passano attraverso successivi stadi di riscrittura finché non trovano una forma”.

Luca Magnano vive e lavora a Torino. Futuri è la sua prima raccolta di racconti.

Le novità del Gruppo Editoriale Fanucci 29 agosto 2025

Clive BarkerSchiavi dell’inferno
Genere: Horror
Fanucci
Uscita: 29 agosto 2025

L’insaziabile appetito di Frank Cotton per i piaceri oscuri del dolore lo ha condotto all’enigma della scatola di Lemarchand e, da lì, a una morte che solo un’anima corrotta potrebbe mai concepire. Ma Julia, la moglie di suo fratello, folle d’amore per lui, ha trovato il modo di riportare indietro Frank, benché a un prezzo terribile, sanguinoso e dalle conseguenze oscure e inimmaginabili. Tra racconti, romanzi bestseller e grandi film, nessuno si avvicina alla vivida immaginazione e ai terrori unici di Clive Barker. Schiavi dell’inferno è una delle sue opere migliori: una novella sconvolgente sui misteri del cuore umano, sugli orrori e i piaceri nascosti nel suo regno sconfinato. Una delle storie più spaventose, che narra di avidità e amore, desiderio e morte, vita e prigionia. Da questo romanzo il film culto Hellraiser,  diretto dall’autore stesso.

Nato a Liverpool nel 1952, Clive Barker è un’icona nel campo della letteratura e del graphic novel di genere horror. Ha vinto sia il British che il World Fantasy Award ed è stato nominato per l’ambito Booker Prize, il più alto riconoscimento letterario in Gran Bretagna. Tra i suoi romanzi più venduti ci sono Gioco dannato, Imagica, Everville e Vangeli di sangue. È anche il creatore di film divenuti classici come Hellraiser, Cabal e Il signore delle illusioni. Dopo Libri di Sangue voll. 1-3, da cui è stato tratto un film per Hulu, Libri di Sangue voll. 4-6, e i tre volumi della serie young adult Abarat, composta da Abarat, Abarat. Giorni di magia, notti di guerra e Abarat. Assoluta Mezzanotte, tradotti da Beatrice Masini, Clive Barker torna nel catalogo Fanucci Editore con il classico dell’horror Schiavi dell’inferno, qui nella storica traduzione di Tullio Dobner, che ha ispirato il film Hellraiser.

Jessica GoodmanCome uccidono gli eredi
Genere: Thriller
Timecrime
Uscita 29 agosto 2025

Ottenere un invito a far parte dell’esclusivo Club degli Eredi di New York è più di un onore. è l’accesso al potere e alla ricchezza, inoltre garantisce sicurezza e protezione poiché i suoi membri si coprono sempre le spalle gli uni con gli altri. I prescelti saranno ammessi solo dopo aver superato una rigorosa settimana di eventi e uno stravagante gala: il ballo degli Eredi. Non sorprende quindi che Bernie Kaplan, Isobel Rothcroft e Skyler Hawkins, studenti all’ultimo anno della Excelsior Prep, siano entrati a farne parte; fin dalla nascita hanno avuto un posto assicurato al Club per via dei loro pedigree, sebbene nascondano segreti che potrebbero distruggere la loro reputazione in un istante. Ma cosa c’entra la studentessa del Queens, Tori Tasso? Lei sì che è una sorpresa. Non appartiene a quel mondo fatto di borse griffate, superattici e donazioni milionarie. Come ha fatto a ottenere un posto tra gli Eredi? La sera del ballo dovrebbe essere la più bella della loro vita, un evento all’insegna dell’alta moda, champagne a fiumi e pettegolezzi a non finire. L’aspettativa è quella di una notte di lusso ed eccessi. Non che tutti i loro sporchi segreti vengano alla luce. E nemmeno che qualcuno ci rimetta la vita nel tentativo di tenerli sepolti.

Jessica Goodman è una caporedattrice di Cosmopolitan. Timecrime ha già pubblicato il suo esordio Loro volevano essere noi – in produzione per diventare una serie tv per HBO Max con Sydney Sweeney, star di Euphoria, e la cantante Halsey – e They’ll Never Catch Us – Non ci prenderanno, anch’esso in fase di adattamento televisivo per la piattaforma Netflix. Come uccidono gli Eredi è il suo nuovo thriller young adult a essere pubblicato nella stessa collana.

Dean KoontzKipp
Genere: Thriller
Timecrime
Uscita 29 agosto 2025

Woody Bookman non ha mai detto una parola nei suoi undici anni di vita, neppure quando suo padre è morto in uno strano incidente. E non parla neanche quando sua madre, Megan, gli dice che gli vuole bene; per lei, ciò che conta è tenere il figlio al sicuro e felice. Ma Woody crede che dietro la morte del padre ci sia un essere malvagio che ora minaccia lui e la madre. E non è l’unico a pensarlo. Un alleato ancora sconosciuto è in ascolto.  Cane dalle doti uniche e dal cuore d’oro come il suo manto, Kipp prova una dedizione verso gli esseri umani che supera qualsiasi comprensione. Quando intuisce che il ragazzo potrebbe essere in pericolo, sa che deve trovarlo prima che sia troppo tardi. I terribili sospetti di Woody stanno prendendo forma: un uomo guidato da cattive intenzioni dà loro la caccia. Le ragioni sono primordiali e i suoi poteri aumentano di giorno in giorno. Solo una forza più grande del male stesso potrà fermarlo, e nel provarci salvare Woody e sua madre.

Dean Koontz è autore di thriller di successo e scrittore bestseller di fama internazionale. Nato e cresciuto in Pennsylvania, attualmente vive in California insieme a sua moglie e due cani. È stato insegnante di Inglese in una scuola superiore per tanti anni, prima di dedicarsi alla scrittura pubblicando il suo romanzo d’esordio nel 1968. Con più di 120 titoli all’attivo e oltre 500 milioni di copie vendute, Dean Koontz è considerato uno dei maestri del genere thriller. Dopo il successo di Abisso, romanzo profetico campione di incassi, e della serie su Jane Hawk interamente pubblicata da Timecrime, composta da Il silenzio uccide – opzionato per una serie tv prodotta da Paramount Television e Anonymous Content –, La notte uccide, L’inganno uccide, Il buio uccide e La follia uccide, torna in questa collana con lo standalone Kipp. Di prossima pubblicazione anche il romanzo The Other Emily. Per Fanucci Editore, ha pubblicato il romanzo Il codice nel 2022.

China MiévilleRailsea – Un oceano di rotaie
Genere: Distopico
Fanucci Editore
Uscita: 29 agosto 2025

 A bordo del Medes, un treno cacciatore di talpe giganti, Sham Yes ap Soorap assiste con stupore alla sua prima caccia: la talpa gigante che emerge dalla terra, i ramponieri che puntano la preda, la battaglia che porta una parte alla morte e l’altra alla gloria… è tutto straordinario. E per quanto viaggiare sulla distesa infinita di rotaie sia spettacolare, Sham sente che c’è altro nella vita. Però la sua capitana è ossessionata da un’unica missione: trovare e uccidere la talpa pallida. Quando si imbattono nelle rovine di un treno, Sham si sente sollevato e accetta la nuova distrazione con entusiasmo e spirito di avventura. Ma ciò che trovano al suo interno – una serie di immagini che suggeriscono qualcosa che non dovrebbe essere possibile – porta il ragazzo a essere braccato da tutte le parti: dai pirati, dalla ciurma del treno, da creature mostruose e dai ritrovatori di materiale di recupero. La sua vita sta per cambiare per sempre, e con essa anche l’esistenza dell’intero oceano di rotaie.

China Miéville, nato a Norwich nel 1972, è autore di numerosi romanzi che hanno vinto svariati premi, tutti pubblicati da Fanucci Editore. Tra questi, la Trilogia del Bas-Lag, composta da: Perdido Street Station, vincitore nel 2001 dei premi Arthur C. Clarke e British Fantasy, La città delle navi, vincitore nel 2003 del British Fantasy Award e del premio Locus per il miglior romanzo, e Il treno degli dèi vincitore nel 2005 dei premi Arthur C. Clarke e Locus; La città e la città, vincitore nel 2010 dei premi Arthur C. Clarke, Hugo e World Fantasy, e nominato al Nebula; Embassytown, nominato nel 2012 per i premi Hugo, Nebula e Arthur C. Clarke e vincitore nello stesso anno del premio Locus per il miglior romanzo; La fine di tutte le cose, vincitore nel 2011 del premio Locus per il miglior romanzo; Gli ultimi giorni della nuova Parigi e ora anche Railsea – Un oceano di rotaie, vincitore nel 2013 del Locus Award, romanzo distopico appetibile sia per un pubblico YA che per i fan adulti dell’autore. Di prossima pubblicazione in questa stessa collana, l’antologia di racconti Three Moments of an Explosion.

Charles Ferdinand Ramuz “Presenza della morte”, presentazione

“Nell’arco di un secolo il romanzo di C.F. Ramuz ha smesso di essere una fantasiosa distopia per piombare su di noi con la forza di un meteorite, grazie alla scabra precisione di una lingua scheggiata, esplosa, e a una cadenza ossessiva e quasi ipnotica che pure conserva, al suo cuore, un inestinguibile, sofferto amore per questo mondo mutilato e per la nostra incompiuta umanità”.(da Feltrinelli Libri)

Un romanzo distopico dove domina la paura e la vulnerabilità. Scritto nel 1922 dallo scrittore e poeta svizzero  C. Ferdinand Ramuz (1878 – 1947), viene editato per la prima volta in Italia da Feltrinelli nella traduzione di Maria Nadotti.

La distopia è legata alla trasformazione climatica: per un infinitesimale cambiamento nel sistema gravitazionale la terra si sta avvicinando al Sole con conseguente aumento delle temperature.
In un primo momento nel cantone di Vaud sulle rive del Lemano la vita procede senza troppe variazioni. Quando però diventano evidenti gli effetti dello spostamento verso il Sole, il cielo cambia colore, si aprono voragini nel terreno, il lago diventa marrone e gli umani si ammalano e non sempre il ricovero in ospedale li salva dall’asfissia, il sentimento che attanaglia tutti si lega alla morte: la fine è inevitabile.

“Nel 1922 C.F. Ramuz non poteva certo immaginare gli effetti devastanti del riscaldamento climatico, ma, traendo spunto dalle temperature record registrate a Ginevra durante l’estate di quell’anno, compose un romanzo di sconcertante precisione nella sua capacità di ritrarre, con un secolo d’anticipo, il disastro ambientale che ci vede coinvolti”.

dall’Incipit

“Allora vennero le grandi parole; il grande messaggio fu inviato da un continente all’altro di là dall’oceano. La grande notizia camminò tutta la notte sopra le acque per mezzo di domande e risposte. Eppure, nulla fu inteso.
Le grandi parole passarono inavvertite, senza sconvolgere nulla nell’aria sopra le navi cariche di mercanzie e i transatlantici bianchi, in un cielo osservato solo a causa delle sue stelle più grandi, e, sopra il moto ondoso del largo, passarono in un silenzio assoluto.
Una certa notte, quelle parole, poi quelle domande poste e la risposta a quelle: domande; quindi tutto cambierà a tal punto per tutti gli uomini che non si riconosceranno l’un l’altro, ma nell’attesa nulla cambia; tutto resta cosi tranquillo, cosi straordinariamente tranquillo sulle acque, con un’alba che sorge e davanti al suo bel colore bianco fuma il fumaiolo di una grande imbarcazione che non si vede.
A causa di un incidente verificatosi nel sistema gravitazionale, la terra precipita rapidamente verso il sole e tende verso di esso per fondervisi: ecco che cosa annuncia il messaggio.
Ogni forma di vita finirà. Ci sarà un calore crescente. Insopportabile per tutto ciò che vive. Ci sarà un calore crescente e rapidamente tutto morirà. Eppure non si vede ancora nulla” .
[…]

Charles-Ferdinand Ramuz nasce a Losanna nel 1878. Dopo i primi studi in Svizzera, prosegue l’università alla Sorbonne di Parigi, dove inizia una carriera come scrittore e poeta. Prolifico autore di racconti e romanzi, con lo scoppio della Prima guerra mondiale decide di tornare in Svizzera, dove vivrà fino alla morte nel 1947.

Eleonora Lombardo “Sea Paradise”, presentazione

Due donne si apprestano a salire sulla Sea Paradise, una nave da crociera capace di regalare un’esperienza unica e travolgente a migliaia di passeggeri.  Tutto luccica, abbaglia, seduce, nelle cabine curatissime, tra i ponti a picco sull’oceano, nei giardini sospesi sull’orizzonte. Ma dietro il sogno dorato e abbagliante c’è il buio: tutti sanno che prima o poi, in questo o nel viaggio successivo, l’oscurità arriverà.( Nadia Terranova,dal Catalogo Sellerio)

Una crociera, su una nave di lusso, dove tutto è concesso e possibile, unico limite le regole fissate nel protocollo sottoscritto dai viaggiatori, tutti appartenenti ad una precisa fascia di età, cui è consentito un massimo di 10 viaggi completamente gratuiti…

Tutto troppo perfetto o no?

Si apre subito nell’esergo indicandoci il tema con una poesia di Robin Morgan dedicata alla vecchiaia: “La nuova vecchia”, questo il titolo la cui prima terzina recita

“ La donna vecchia non è mai per intero colei che crede
perché è anche sempre tutte quelle che è stata –
sebbene mai davvero la donna che gli altri erano certi di conoscere.

Per concludersi

[…]blande superfici.
di pelle – tese un tempo a tamburo, che chiede colpi
per risuonare – libere finalmente di capire, ora,
ciò che il cervello sa da sempre: l’intelligenza cresce nelle rughe.

 In questo romanzo distopico ambientato in futuro non precisato ma perfetto anch’esso:  l’umanità è riuscita a combattere i suoi mali peggiori, come ad esempio l’emergenza climatica che tanto ci affligge, e dove un “bene comune” è un bene in cui credere; unico prezzo da pagare, quello delle Regole, durissime e una crociera forse senza ritorno. E così le due amiche di lunga data, diverse, ma unite, Amanda e Elvira, s’imbarcano perché non è possibile accettare altre strade fuori dal Protocollo se non difficili da percorrere.

“All’imbarco si occupa di noi un Impeccabile di nome Maurice, ha un sorriso seducente, illuminato come la sua uniforme.[…] è compiacente, ci fa sapere che alla reception, dentro la pancia brulicante di attività della Sea Paradise ci aspetta Thyco, il nostro impeccabile personale”

E più avanti è Thyco ad illustrare l’incredibile realtà sulla Sea Paradise che le aspetta “parla delle attività, dei massaggi con le pietre calde, dello yoga meditativo, “Non vi annoierete mai” continua a ripetere”…

E poi c’è subito Achille, così chiamato da Elvira per i suoi talloni scoperti dentro i sandali, come ha notato mentre sono in coda all’ingresso, che si manifesta sfacciato in accappatoio bianco e con una bottiglia di champagne e declama versi che Elvira riconosce subito senza citarne l’autore, ma riconoscibili anche per il lettore, sono di Johon keats, tratti da Ode su un’urna greca, una lirica romantica il cui tema lega arte, bellezza e verità, nel passato nel presente, senza tempo.

Ma non è l’unico viaggiatore che il lettore imparerà a riconoscere: personaggi protagonisti di questo viaggio particolare, tanti e ciascuno con le proprie peculiarità.

E la nave va…

Eleonora Lombardo è laureata in greco antico e ha conseguito il master in Teoria e tecnica della narrazione presso la Scuola Holden di Torino. Ha lavorato come autrice in Rai e per il teatro. Giornalista, scrive di cultura e tiene corsi di scrittura creativa. Ha pubblicato vari racconti e il romanzo La disobbedienza sentimentale (2019).

Leonardo Patrignani “La cattedrale di sabbia”, presentazione

Mondadori Editore

Puoi fidarti dei tuoi ricordi?

Un thriller che sa di futuro prossimo, inquietante: MILANO 2045. La Engam, azienda leader nella sperimentazione delle interfacce neurali, ha creato un software, Mnesia, che può salvare i ricordi e farli condividere.

Il protagonista, Stefano Valeri, vi lavora come neuroscienziato coadiuvato dalla moglie Arianna, neuropsicologa,fino a quando un attemntato terroristico, durante il quale la donna trova la morte, vedranno Stefano spegnersi e rifugiarsi nella solitudine. Ma sarà dopo ben quattro anni dall’avvenimento che, scoprendo delle discrepanze nel suo ricordo relativo all’attentato, sarà costretto a risistemarli con l’ausilio delle nuove generazioni: la figlia e un giovane hacker. Scoprirà così l’esistenza di bug neuronali che, come cortociucuiti,  determinano in alcune persone memorie di avvenimenti che non hanno al contrario compiuto.

Patrignani, autore di racconti fantastici per ragazzi, si produce nel suo primo e corposo trhiller che prospetta una possibile realtà futura in cui si materializzano le nere prospettive che oggi la nostra sta affrontando in termini etici sui possibili usi della IA.

Leonardo Patrignani, scrittore e musicista, ha pubblicato numerosi romanzi di narrativa fantastica per ragazzi e adolescenti, tra cui la trilogia “Multiversum”, con oltre 200.000 copie vendute in 24 Paesi. Con Darkness (DeA, 2019) ha vinto il Premio Bancarellino 2020. La Cattedrale di Sabbia è il suo esordio nel thriller. (da Mondadori Editore)

Justin Cronin “Il traghettatore”, Fanucci Editore

Dall’autore di The Passage, JUSTIN CRONIN, esce IL TRAGHETTATORE: un romanzo distopico su un gruppo di sopravvissuti in un’isola segreta

Fanucci Editore

Traduzione di Eleonora Antonini

Fondato dal misterioso genio noto come il Designer, l­’arcipelago di Prospera è nascosto dagli orrori di un mondo esterno ormai in declino. Su quest­’isola paradisiaca, i fortunati cittadini godono di vite lunghe e appaganti fino a quando i monitor incastonati nei loro avambracci, destinati a misurare il loro benessere fisico e psicologico, scendono sotto il 10%. A quel punto si ritirano, imbarcandosi su un traghetto per l’­isola conosciuta come Nursery, dove la loro memoria viene cancellata e i loro corpi deteriorati vengono rinnovati in modo da ricominciare una nuova vita. Proctor Bennett ha una carriera soddisfacente come traghettatore, accompagnando le persone nel processo di pensionamento. Ma c­’è qualcosa che non va in lui. In primo luogo, sogna, cosa che si suppone sia impossibile a Prospera. In secondo luogo, la percentuale sul monitor incastonato nel suo braccio ha iniziato a diminuire in modo allarmante. E nel giorno in cui viene convocato per traghettare il proprio padre, quest’­ultimo gli consegna un criptico messaggio dai risvolti inquietanti. Nel frattempo, il personale di supporto, uomini e donne comuni che forniscono la manodopera necessaria al funzionamento di Prospera, ha iniziato a mettere in discussione il proprio posto nell’­ordine sociale. Con i disordini aumentano, si diffondono sempre di più voci su un gruppo di ribelli che potrebbe scatenare una rivoluzione. Ben presto, Proctor si ritrova a mettere in discussione tutto ciò in cui credeva, invischiato in una causa molto più grande di lui e in una missione disperata alla ricerca della verità.

PROLOGO

Sta per spuntare l’alba quando lei sguscia via di casa. L’aria è calma e fresca; gli uccelli cantano sugli alberi. Ovunque, il suono del mare, il grande metronomo del mondo, che sbatte sotto un cielo vellutato di stelle evanescenti. Attraversa il giardino, con indosso la camicia da notte chiara. Il suo passo non è esitante, semplicemente pacato, quasi compiaciuto. Come somiglia a un fantasma, questa figura solitaria che fluttua tra le aiuole, le fontane gorgoglianti, le siepi affilate come lame taglienti. Dietro di lei, la casa è scura come un monolite, anche se presto le finestre affacciate sul mare si riempiranno di luce. Non è cosa facile, lasciare una vita, una casa. I dettagli scavano trincee dentro di noi: profumi, suoni, associazioni, ritmi. Le assi scricchiolanti del pavimento al piano di sopra. L’odore che ti accoglie all’ingresso a fine giornata. L’interruttore della luce che la mano trova in automatico anche al buio. Potrebbe muoversi senza problemi tra i mobili con una benda sugli occhi. Vent’anni. Resterebbe altri venti se potesse.

Nel 2010, Il passaggio di JUSTIN CRONIN è stato un fenomeno. L’indimenticabile capolavoro che critici e lettori hanno paragonato ai romanzi di Cormac McCarthy, Michael Crichton, Stephen King e Margaret Atwood ha incantato i lettori di tutto il mondo. Stephen King lo ha definito “avvincente… una volta letto questo libro il mondo ordinario scomparirà” e nel 2019 è diventato una serie tv prodotta da Scott Free Productions e 20th Television. Ora Justin Cronin, vincitore del PEN/Hemingway Award, dopo aver debuttato nel catalogo Fanucci Editore con la conclusione della sua epica trilogia con La città degli specchi, ritorna con un nuovo fenomenale romanzo ambientato in un futuro distopico, Il traghettatore. Sempre in questa collana, verranno ripubblicati Il passaggio e I Dodici, i primi due capitoli della serie The Passage.

Due recensioni in breve:

Elliot Ackerman e James Stavridis 2034: A Novel of the Next World War

e

Alessandro Curioni Il giorno del bianconiglio

Due romanzi che guardano al futuro con prospettive distopiche, ma non lontane da scenari possibili, uno in lingua inglese, l’altro in italiano.

Il primo è “2034: A Novel of the Next World War” , Penguin, in lingua inglese che negli Stati Uniti ha già riscosso molto successo. Gli autori sono due ex ufficiali: il primo è Elliot Ackerman che, oltre ad essere un veterano dei Marines pluridecorato è giornalista e scrittore, autore di best seller, ha lavorato un anno nell’amministrazione Obama; il secondo, James Stavridis, è stato un ammiraglio e comandante supremo della Nato oltre ad essere nel 2016 tra i possibili candidati alla vice presidenza se Hillary Clinton fosse stata eletta, nonché segretario di Stato di Donald Trump nello stesso anno, autore inoltre di saggi e memorie.

Si presentano quindi come autorevoli conoscitori, avendo avuto le mani in pasta in esperienze nei palazzi della politica e della guerra. Sì perché, come recita il titolo, raccontano una guerra mondiale in un prossimo 2034 con armi molto sofisticate: il vecchio presidente dopo un unico mandato viene sostituito da una donna alla più alta carica. La candidata vincente oltre ad essere nuova per il genere cui appartiene si è presentata anche come indipendente. In uno scenario di crisi climatica che ha avuto le sue conseguenze sulla gestione del potere, gli Stati Uniti si scontrano con i nemici di sempre ma soprattutto con la Cina che reclama il possesso, da anni conteso, del Mar della Cina Meridionale.

Il secondo, in italiano, è scritto da uno specialista in cybersecurity, Alessandro Curioni. al suo esordio con Chiarelettere, In questo romanzo, Il giorno del bianconiglio, il protagonista, Leonardo Artico, è un consulente esterno di un colosso dell’energia; a quest’ultimo un gruppo di criminali decide di estorcere un ingente riscatto, mettendolo in crisi. Stretto collaboratore di Artico è Roberto Gelmi, un hacker che ha programmato un malware, ovvero un programma in grado di proteggere i clienti ma nello stesso tempo molto pericoloso soprannominato “bianconiglio”: la doppia faccia dei dispositivi elettronici.

 Il giorno del Bian­coniglio, ambientato a Milano, si ispira ad attacchi realmente verificatisi,  svela i segreti della rete e mostra quanto siamo vulnerabili.

Il romanzo si propone come il primo di una serie destinata, per quanto illustra, a modificare la nostra visione sulla tecnologia.

Su Libri Panorama la recensione

Joyce Carol Oates “Pericoli di un viaggio nel tempo” presentazione

Una storia tra passato e futuro, di ribellione e anche una storia d’amore. È ambientata nel 2039, in un futuro visto in chiave distopica, dove il libero pensiero o fare semplicemente domande viene punito severamente. La punizione è esemplare, diremmo fantascientifica: si viene esiliati nel passato.

É questo ciò che accade alla protagonista, una giovane e brillante studentessa diciassettenne, Adriane Strohl, che finisce così nel 1959 dove ha un nuovo nome, Mary Ellen Enright, nuove materie da studiare, dove vive con frammentati ricordi della vita precedente e in mezzo a oggetti sconosciuti, ma è lì, in quel nuovo mondo, che si innamorerà del suo professore di psicologia, che si rivelerà anch’egli un esiliato.

Pericoli di un viaggio nel tempo si muove nel passato e nel futuro con rimandi all’oggi e alla recente politica negli U.S.A, relativamente alla chiusura delle frontiere e alla separazione dei nuclei familiari, ma con richiami al totalitarismo orwelliano di 1984 o al racconto dell’ancella della Atwood, con un finale inatteso che si colloca nei “pericoli” del viaggiare nel tempo.

Da La nave di Teseo

Adriane S. Strohl vive negli SNAR (Stati del Nord America Rifondati) una confederazione nata dopo i Grandi Attacchi Terroristici e la conseguente Guerra Contro il Terrore. Uno stato retto da un governo onnipresente e opprimente che non consente nessun tipo di dissenso. Adriane è solo una ragazzina di diciassette anni, idealista e curiosa, quando viene arrestata dalla Sicurezza Interna per aver osato fare delle domande a scuola. La sua condanna è quella di essere rimandata indietro nel tempo di ottant’anni e di scontare la pena a Wainscotia Fall, nel Wisconsin, per studiare nella locale università. Lasciata alla deriva nel tempo in questa idilliaca cittadina del Midwest, viene avviata a un percorso di “riabilitazione” per poter poi tornare a casa, ma non può resistere all’innamoramento per un altro esiliato, che la porterà a riflettere sul mondo di Wainscotia e sulla realtà che è costretta a vivere, con risultati al contempo devastanti e liberatori.[…]

Christina Dalcher “La classe” presentazione e con la recensione da “Il mestiere di leggere” di Pina Bertoli

La recensione di Pina Bertoli

Christina Dalcher se in Vox , con cui ha esordito nel 2018, racconta una società che, oltre a privare le donne del lavoro e della propria indipendenza economica, impedisce loro di usare più di cento parole al giorno, altrimenti una scarica elettrica glielo ricorderà prontamente, con il nuovo romanzo, titolo originale Master Class, presenta una società fondata sulle disuguaglianze questa volta non di genere ma di Q, il quoziente calcolato in base a test e al comportamento, che determina la divisione degli studenti in tre gruppi in base alle loro risultanze: scuole Argento per i migliori, Verdi per i mediocri e Gialle per gli ultimi. Protagonista è un’insegnante, Elena Fairchild, che vivrà l’esperienza attraverso la figlia Freddie. Entrambi i romanzi possono essere ascritti a quel genere definito “distopico” che ebbe i suoi natali con Orwell in 1984 e oggi ampiamente consolidato. Come per il romanzo di Orwell o della Atwood, le possibili e inquietanti prospettive che vi si evidenziano hanno valore di monito oltre ad essere una lettura che prende e che lascia il lettore travolto e partecipe fino al sorprendente finale.

Da Nord Edizioni

Elena Fairchild ha partecipato alla creazione del sistema Q e lo riteneva la chiave per una società più equa, più giusta. Adesso però, dopo alcuni anni come insegnante in una Scuola Argento, è tormentata dai dubbi: sebbene abbia accolto diversi alunni provenienti dalle Scuole Verdi, non ha mai visto qualcuno tornare dalle Scuole Gialle. I genitori ormai temono quel pullmino che passa di casa in casa il giorno successivo all’esame. E ora anche lei è una di quei genitori: sua figlia Freddie ha ottenuto un risultato troppo basso e le verrà portata via. Senza esitare, Elena si fa bocciare al test Q per insegnanti e viene trasferita nella stessa Scuola Gialla della figlia. […]

Brevi note biografiche

Christina Dalcher  ha insegnato fonologia, fonetica e italiano ed è stata ricercatrice. Si è specializzata in Linguistica alla George Mason University conseguendo successivamente un dottorato sulle variabili fonetiche, fonologiche, lenitive e sociolinguistiche e sulla lingua italiana presso la Georgetown University. Vive negli Stati Uniti .