Piera Rampino “Il morto presunto”, Alcatraz

Un’indagine lucida nelle crepe della famiglia, un luogo fatto di silenzio, risentimento inespresso

e complessi nodi psicologici.

Collana Labirinti 7

Alcatraz

Dal 7 novembre in libreria

Cosimo Praticò ha una vita normale. Ha una moglie, un figlio, una figlia, e un impiego a tempo indeterminato nella pubblica amministrazione. È un normale lunedì di lavoro quando scopre che la sua data di morte è stata inserita nel database che consulta abitualmente, e che l’evento si sarebbe verificato di lì a quattro giorni, venerdì.
Convinto si tratti di una svista temporanea, non fa nulla per correggere l’errore. Ma l’amministrazione non commette errori, e di lì a pochi giorni si troverà impegnato in una lotta contro il suo stesso datore di lavoro, arrivando alla scelta estrema di intentare una causa legale per dimostrare di essere ancora in vita.
Intanto in casa la situazione precipita: suo fratello Ettore abbandona la moglie e si trasferisce in casa di Cosimo. La moglie Franca segue i grotteschi consigli del medico di famiglia e lo allontana dalla stanza matrimoniale. Il figlio Antonio e la figlia Giulia gli risultano sempre più lontani e alieni. L’amministrazione avvia il procedimento per pagare la reversibilità della pensione a Franca. L’assicurazione sulla vita contratta pochi giorni prima della presunta morte si rifiuta di pagare la somma a Franca, beneficiaria. 
In questo romanzo familiare, Rampino usa l’assurdo per raccontare una cacciata dal paradiso, ma lascia sempre un interrogativo al lettore: paradiso per chi? Ognuno dei suoi protagonisti ha un’idea diversa di quale sia il paradiso da ricercare, quale sia la felicità che ne deriva, e cosa è disposto a fare per ottenerla.

Piera Rampino vive tra Bolzano e Bressanone, dov’è nata. Appassionata di lingue e letteratura, dopo la laurea in giurisprudenza ha collaborato alla redazione di dizionari di terminologia giuridica (italiano-tedesco), lavorando nei settori della traduzione e della ricerca linguistica applicata; attualmente si occupa di revisione e analisi di testi normativi. Il morto presunto, il suo romanzo d’esordio, è rientrato tra le opere selezionate nella IX edizione del Premio Città di Como. Un suo racconto è apparso in un’antologia edita da Historica edizioni. Con Gli altri (Edizioni Hypnos, 2023) si è classificata al secondo posto del Premio Hypnos 2023.

Amalia Viti “Una prof nel sottoscala”, NeP Edizioni

Un libro sincero e appassionato, che nasce direttamente dall’esperienza professionale dell’autrice e offre una testimonianza autentica sul problema dell’integrazione scolastica. Un tema spesso dibattuto tra gli specialisti del settore ma il più delle volte ignorato dal grande pubblico.

Amalia Viti racconta il cammino percorso, per due anni scolastici, come insegnante di sostegno della piccola Eva, una bambina che frequenta la seconda classe delle medie inferiori affetta da una particolare forma di autismo.
Insieme, giorno dopo giorno, si trovano a combattere numerose battaglie: dalle frequenti crisi di rabbia, all’ostilità dei compagni di classe, sino al “muro di gomma” degli altri insegnanti.
A ciò si aggiunge il grave sospetto che si voglia contrassegnare la disabilità di Eva come incurabile o, peggio ancora, come semplici capricci, da reprimere con severità.
Un percorso che porta Eva, dopo una fase di chiusura iniziale ad aprirsi maggiormente al mondo e Amalia a tenere una cronistoria al fine di comprendere meglio tutta la situazione, registrando gli avvenimenti e i progressi fatti.
Attraverso il “Diario di Eva e Lia” verrà fuori un quadro articolato fatto di passioni, sogni e delusioni, animato da un messaggio di speranza libero e incondizionato.
Una relazione, quella tra allieva e insegnante, che diviene uno scambio reciproco. Una crescita graduale, dove entrambe imparano qualcosa l’una dall’altra.
Perché la scuola dovrebbe essere il luogo democratico per eccellenza, dove ogni cittadino possa essere incluso nel processo di apprendimento e formazione culturale nel migliore dei modi possibili.
Per l’autrice il libro è “una storia che merita di essere raccontata”. Una storia che insegna a non avere mai paura, perché c’è sempre un modo per potersi risollevare, insieme alle persone giuste cui potersi affidare.
E sono l’amore, la pazienza e la volontà la chiave vera per affrontare tutto.

Amalia Viti nasce a Napoli e si laurea in lettere presso l’Università “Federico II”. Insegnante di materie letterarie per diversi anni, si specializza nel sostegno ai bambini con disabilità. La predisposizione e l’amore per i più piccoli la porteranno a diventare volontaria presso l’ospedale “Bambino Gesù” di Roma. Assidua frequentatrice dei salotti letterari romani,
collabora come Vicepresidente all’Accademia Romana della Rosa. È autrice di alcune raccolte di poesia in vernacolo e in lingua italiana e diversi racconti, con cui ha conseguito posizioni di rilievo in numerosi concorsi letterari.
Con NeP ha pubblicato: “Tra magia e realtà” (2019), “Iesce Sole” (2021) e “La foresta Blu e altre storie” (2022).

Daniela Alibrandi “Storie tra luci e ombre”, presentazione

Storie tra luci ed ombre è la nuova edizione dell’antologia di racconti
I doni della Mente, rivista e aggiornata con testi inediti e una nuova veste grafica: in copertina, per gentile concessione dell’artista Massimo Rossetti, una sua opera(Oil on Canvas “Ragazza 1992”).

I temi trattati sono vari e propongono aspetti della nostra attualità indagati introspettivamente, racconti brevi, fantascienza e fiabe contemporanee. I nuovi racconti inseriti hanno già avuto un significativo successo in Germania e in Spagna, grazie al blog letterario E-Dida a cura di Stefano Angelo.

Quattro dei racconti presenti nell’antologia saranno protagonisti per altrettanti sabato sulla home della nostra rivista a partire da sabato 8 novembre.
Un gradito omaggio dell’autrice ai nostri lettori

La Quarta di copertina

Il link al blog dell’autrice

della stessa autrice su tuttatoscanalibri

I più recenti:
I delitti della Vergine
I delitti del Mugnone
la trilogia Crimini del Labirinto
e i molti precedenti
“Quelle strane ragazze”
“Nessun segno sulla neve”
“Una morte sola non basta”
“Un’ombra sul fiume Merrimack”
“Il bimbo di Rachele”
“I misteri del vaso etrusco”
“Viaggio a Vienna”
Quella improvvisa notte a Venezia
Daniela Alibrandi in Racconti racconti racconti: corti, con brivido, fantastici

Alda Merini “Il mio labirinto di assurdo silenzio”, presentazione

Merini inedita: tre piccole e preziose raccolte emerse dagli archivi della casa editrice Manni

Introduzione di Giacomo Poretti e Daniela Cristofori

In questo libro compaiono tre piccole e preziose raccolte inedite di Alda Merini emerse dagli archivi della casa editrice, tutte risalenti al biennio 1988-1989, anni molto intensi sul piano personale e creativo per la poetessa: La piccola Spoon River, con ritratti di personaggi dei Navigli milanesi; Breviario sconsacrato, che ruota attorno al Centro psico-sociale frequentato dopo il manicomio, ai medici, ai pazienti, alla percezione che dal “di fuori” si ha della malattia mentale; I filibustieri della follia, con versi dedicati ad amici e amori; e altre poesie, anch’esse inedite, in cui protagonista indiscussa è la passione, declinata in varie sfumature ma sempre colore dominante dell’esistenza.(da Manni Editori)

Il ritrovamento nell’archivio della Casa Editrice lo svela nel suo articolo, apparso sul Corriere (25 ottobre 2025), Ida Bozzi che così scrive illustrando le nuove proposte editoriali della Manni ( Casa Editrice fondata a San Cesario di Lecce nel 1984 da Piero Manni (1944-2020) e dalla moglie Anna Grazia D’oria) che, rinnovando il progetto grafico, porta in libreria varie novità e riedizioni arricchite e aggiornate, come ha esplicitato a Ida Bozzi Agnese Manni, figlia di Piero, che insieme alla madre e alla famiglia continua l’opera del padre nella Casa editrice:

[…]Tra le prime uscite da ieri in libreria, due titoli di Alda Merini: innanzitutto, un’autobiografia in poesia e in prosa ormai classica, curata da Piero Manni nel 2005, Sono nata il ventuno a primavera. E poi una novità, un volumetto di inediti assoluti della poetessa, della quale Piero Manni era amico di lunga data, Il mio labirinto di assurdo silenzio, questo nuovo titolo (che mercoledì 29 ottobre sarà presentato a Milano, alla Libreria Pontremoli, ore 18) ha una storia particolare, spiega Agnese Manni: «Dopo che l’archivio e la Biblioteca di Anna Grazia D’oria e Piero Manni e della casa editrice Manni hanno ricevuto dal ministero della Cultura nel 2022 il riconoscimento di interesse storico, è iniziato un progetto (a cura di Università del Salento, Roma Tre e Lum di Bari) per creare un archivio fisico e digitale di tutto questo materiale: migliaia di carte, manifesti politici, locandine, testi, manoscritti…». E prosegue: «Così, tra le migliaia di carte, sono state ritrovate tre piccole ma organiche raccolte di versi di Alda Merini, del tutto inedite. Spesso Alda Merini scriveva a mio padre inviandogli poesie, pensieri, note: ricordo che sulle buste a volte Merini scriveva solo “Manni Lecce”, eppure le lettere, miracolosamente, arrivavano». Ora le tre raccolte inedite sono riunite nel libro, con un’introduzione di Giacomo Poretti e della moglie, la psicoanalista Daniela Cristofori”.

La Quarta di copertina

Harper Lee “La terra del dolce domani”, presentazione

Feltrinelli

La terra del dolce domani, un racconto che dà il titolo alla raccolta, inedita fino ad oggi; tradotta da  Mariagiulia Castagnone per  Feltrinelli, curata e introdotta da Casey Cep, biografa ufficiale dell’autrice

[…]“Una raccolta di alcuni tra i suoi primi racconti, finora mai pubblicati, che aiutano a spiegare come la ragazzina proveniente da South Alabama Avenue si sia trasformata in un’autrice bestseller che ha incantato generazioni di lettori in tutto il mondo. Scritti nel decennio che precede Il buio oltre la siepe, dopo che Lee si era trasferita a New York nel 1949, queste storie, i primi otto racconti del volume, presentano alcuni dei personaggi e delle ambientazioni che l’autrice avrebbe presto reso famosi, e rivelano alcune delle contraddizioni e dei conflitti che cercò di risolvere per tutta la vita” (dall’Introduzione)

Racconti inediti e saggi pubblicati tra il 1961 e il 2006, inseriti nel volume per la prima volta, dell’autrice de Il buio oltre la siepe (1960) e di Va’, metti una sentinella;  nel 1962 il romanzo della Harper Lee fu tradotto e pubblicato  in Italia da Feltrinelli; occorsero altri 53 anni per leggere il secondo; con il  primo vinse il premio Pulitzer per poi essere adattato in un film che vinse tre Oscar ed ebbe tra i protagonisti Gregory Pec, al quale è dedicato un particolare ritratto presente all’interno della raccolta, così come a Truman Capote, amico della Harper Lee sin dall’infanzia e al quale si ispirò per il personaggio di Dill ne Il buio oltre la siepe. Il Corriere del 21 ottobre lo riporta, di seguito alcuni stralci:
In una fredda giornata autunnale del 1959, Truman Capote partì per il Kansas armato di un bauletto pieno di generi commestibili sufficienti a garantirgli qualche settimana di vita in quella terra ostile, senza avere idea che avrebbe dedicato i cinque anni successivi a un lavoro incredibilmente stimolante, una vera sfida al suo talento […]
e che conclude dopo aver presentato le sue caratteristiche di uomo e di scrittore eccezionale
“All’inizio provò un senso di estraneità particolarmente intenso ma poi, pian piano, con infinita pazienza, si insinuò nel tessuto del paese, diventando una cosa sola con il territorio e riuscendo, con i suoi doni straordinari, a scrutare nel fondo di molti cuori.La popolazione del Kansas passerà il resto dei suoi giorni a cimentarsi in un gioco affascinante, quello di scoprire Truman, ma ciò che lui scorse in loro aiuterà la gente di tutto il mondo a scoprire se stessa”.

Le pagine di tuttatoscanalibri più lette nel mese di ottobre 2025

Stefano Terra “Alessandra” Oltre Edizioni

Simona Genovali “C’era una volta un padre”

Julian Barnes “Diciassette diverse possibilità di fallire”

Elsa Morante “La Storia”

Olivier Guez “Mesopotamia”

Alessandro Barbero “San Francesco”

Vania Pirillo “Enanthelios” NeP Edizioni

Francesco Recami “Il tesoro del Casoretto. Sei storie della casa di ringhiera”

Sergio Ferdinandi “Carlo I D’Angiò. Il sogno di un iompero mediterraneo” Graphe.it

Poesia