Pietro Grossi “Qualcuno di noi”, presentazione

[…]Qualcuno di noi è l’opera matura di uno dei più grandi scrittori italiani, finalmente davanti alla cruciale occasione di visitare se stesso e di accompagnarci tutti dentro un abisso in cui si gioca senza regole, sul ciglio del nonsenso.(da Libri Mondadori)

Dopo sette anni l’autore di Pugni ritorna in libreria con un romanzo che potrebbe essere etichettato come autobiografia letteraria anche se, come l’autore sottolinea nella sua recente intervista di Caterina Soffici (tuttolibri çLa Stampa sabato 18 gennaio 2025), “È un romanzo a tutti gli effetti” anche se, occorre aggiungere, corale, fatto da tanti “io” e quindi “noi”, tanto che non viene adoperata la prima persona, ma un noi narrante. A tale proposito, interessante e opportuna la domanda della Soffici:
“Perché la scelta inusuale della prima persona plurale, quel “noi” fatto di voci diverse che litigano come una ciurma a bordo di una nave?”

Con una risposta a sua volta chiarificatrice

“È stata la piccola epifania della stesura di questo libro. Erano talmente tanti i picchi e i punti oscuri della mia storia che ho scelto di investigare la vita nascosta del personaggio che conoscevo meglio, cioè io. Quello che volevo fare era circoscrivere una caratteristica della mente umana, ovvero le moltitudini interiori. E l’ho capito leggendo Il lupo nella steppa, dove la vita di Harry è composta da cento, mille poli, come quella di tutti gli uomini”.

Cosa deve quindi aspettarsi il lettore, ci chiediamo?: per rispondere riutilizziamo quanto l’intervistatrice sottolinea nella premessa all’intervista medesima “un romanzo-mondo che contiene anche pezzi delle vite di ciascuno di noi, o almeno chi di noi si ritiene un essere imperfetto alla ricerca di un luogo dove approdare”.
Dopo sette anni di silenzio, dopo il successo di Pugni con cui entrò a far parte della cinquina dello Strega nel lontano 2006, e dopo l’ultima opera editata nel 2018, lo scrittore riassume in poche righe il percorso fino a questo romanzo di approdo: “I primi due anni li ho passati ad allineare e riscrivere cose scritte nei quindici precedenti che a un tratto mi sono reso conto avevano a che fare con lo stesso tema e la stessa storia, la mia. Erano 750 pagine, con Alberto Rollo ci abbiamo lavorato parecchio per arrivare alla forma attuale”.

Pietro Grossi – Scrittore italiano (n. Firenze 1978). Ha frequentato la scuola Holden, e ha esordito nella letteratura nel 2000 con Touché. Ha poi vissuto per un anno a New York, dove ha lavorato per una società di produzioni cinematografiche. Tornato in Italia per alcuni anni ha tra l’altro collaborato con case editrici e con un’agenzia di pubblicità. Del 2006 è Pugni, finalista del Premio Viareggio e dello Strega e vincitore di alcuni premi letterari, tra cui il Premio Pietro Chiara. Tra gli altri scritti pubblicati si ricordano: L’acchito (2007), Martini (2010), Incanto (2011), L’uomo nell’armadio (2015), Il passaggio (2016), Orrore (2018) e Qualcuno di noi (2025).(da Treccani)

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.