“Basta! Bisogna abolire lo stato!”a cura di Gian Piero de Bellis

Antologia di documenti sullo stato italiano.
Testi & Documenti per capire lo statismo italiano + Cronologia di crimini e misfatti dello stato italiano dalle origini ai giorni nostri.
(a questo link l’Indice)

Una antologia che raccoglie fatti, ma più misfatti, operati nel corso dei secoli. Come Libertaria, un progetto antologico sul tema dell’anarchia, nata nello stesso laboratorio di documentazione, con trecento saggi su cinque volumi, così Basta! Bisogna abolire lo stato! raccoglie una serie di interventi e avvenimenti documentati su quanto operato dallo Stato italiano a partire dalla sua nascita fino ai giorni nostri.

Il volume è curato da Gian Piero de Bellis, autore di ricerche e documentazioni:

“Panarchia, Poliarchia e Personarchia sono tre categorie di pensiero complementari e intrecciate tra loro. Ne abbiamo parlato con Gian Piero de Bellis, studioso che vive in Svizzera, durante un suo recente passaggio a Milano. Gian Piero de Bellis non è propriamente un pensatore, né un idealista utopista classico: è più semplicemente un appassionato ricercatore che, attraverso una ricerca metodologica, sta riportando alla luce, dandogli nuova vita, elementi del pensiero liberale, anarchico e libertario nati a metà dell’ottocento.”

Così si legge su Vorrei sulla Panarchia in una intervista con lo studioso, ricercatore e raccoglitore di documentazione nel suo centro quindi divulgata attraverso il suo sito.

Alla domanda

Quando hai creato il sito? Nel 1999. Proseguendo il lavoro, sono giunto all’idea evolutiva della Poliarchia, considerandola un fase verso un modello in cui ogni individuo diventa un centro autonomo. Questa l’ho chiamata Panarchia.

 E’ una tua invenzione? No. E’ stata pensata dal botanico belga Paul-Emile de Puydt e inserita in un articolo pubblicato nella Revue Trimestrielle di Bruxelles nel 1860. L’ho scoperto dopo, perché non conoscevo il testo e nemmeno conoscevo la riscoperta del testo, finito nel dimenticatoio per quasi 100 anni e recuperato dall’oblio negli anni ’50, a opera del libertario tedesco John Zube che ora vive in Australia.

Su L’indisceto si legge

“Giampiero de Bellis, in un volume antologico sulla storia del paradigma panarchico, rilancia la proposta panarchica. Delinea la “convivenza” tra sistemi normativi in uno stesso territorio, e nel farlo dice che ciò si adatterebbe alla logica (la verità come coerenza tra affermazioni), alla cibernetica (la legge della varietà necessaria) e alla teoria dei sistemi, l’etica e persino la giurisprudenza. Un progetto diverso sia editoriale che di convivenza al di fuori dello Stato così come lo conosciamo”.

Per chi volesse saperne di più il link al sito e al centro di documentazione

http://www.wwwisdom.net.

https://www.wwwisdom.net/centre/documentation/documents.html

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