Alessandro Marzo Magno “Casanova”, presentazione

Chi era Giacomo Casanova? Un avventuriero intraprendente, un letterato generoso, un diplomatico accorto, un baro temibile, un viaggiatore instancabile e –ça va sans dire– un grande amante delle donne.(da Editori Laterza)

Ce lo presenta lo studioso veneziano Alessandro Marzo Magno nella biografia che lo ritrae: non solo un libertino, un avventuriero, sempre in giro tra una corte e l’altra, giocatore d’azzardo e spesso baro e frequentatore di carceri, ma anche uno studioso, un letterato, un filologo e non solo un seduttore, anche se spesso l’immgine che si ha di lui si limita spesso a questo aspetto.

La sua autobiografia Histoire de ma vie, nella seconda metà dell’Ottocento venne rivisitata e riabilitata come opera storica, fondamentale per cogliere il Settecento, secolo di grandi aperture sociali e politiche di cui il nostro fu particolare interprete. Molte le città visitate, un centinaio, ma anche cittadine e località varie e in parecchie tornando più volte e molti gli incontri con sovrani regnanti, ma hanno riguardato anche attori, artisti in genere e sicuramente molte donne che nell’autobiografia cita con le iniziali, ma i cui numeri non sono poi così fuori dai canoni e, per citare direttamente dal testo di Magno

“Le donne, ah le donne! Non mancano le sorprese, però: a conti fatti, Casanova non era un gran casanova. Basta fare pochi calcoli. Chi si è occupato della sua biografia sostiene che nell’Histoire siano nominate 116 donne. […] la media di Casanova – pur con tutte le cautele del caso – sarebbe stata di meno di tre donne all’anno: […]. Anche accettando il più benevolo, e più recente, computo di 225 donne citate, sarebbero 5,3 all’anno, media non certo stratosferica e ben lontana da quella del suo concorrente diretto e di fantasia, don Giovanni, il cui catalogo ricorda che soltanto «in Ispagna son già mille e tre».

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