
La “colpa” è tutta nel colore della pelle: la protagonista è Honey Lovett, sedicenne, l’ultima discendente del popolo dei blu, realmente esistito e insediato nel Kentucky attorno al 1820 quando Marin Fugate, di origine francese, fu il primo a chiedere e ottenere un’assegnazione di terra nel Nuovo Mondo. Un popolo contraddistinto da un’insolita pigmentazione blu cielo dell’epidermide che, quasi un marchio d’infamia, l’ ha relegato ai margini della società: il padre di Honey è riconosciuto colpevole di aver sposato una donna dei blu, Cussy Mary, la madre, infrangendo la legge che vieta i matrimoni misti. Per Honey non resta che la fuga altrimenti rischia di finire o in un riformatorio o ai lavori forzati o peggio. Di sua madre ha il coraggio e la fede nel potere dei libri, tornerà quindi a Troublesome Creek, il posto in cui entrambe sono nate e da cui erano state costrette a fuggire, decidendo di continure ciò che Cussy aveva cominciato: diventerà allora la Donna dei libri e percorrerà gli Appalachi in groppa alla sua mula carica di bisacce piene di volumi, aderendo come la madre al progetto di Eleonor Roosvelt il “Pack Horse Library Project”.
Brevi note biografiche
Kim Michele Richardson è nata e cresciuta in Kentucky, dove vive con la sua famiglia e i suoi cani. Pluripremiata autrice di numerosi bestseller, si è ispirata per La ragazza blu agli impavidi bibliotecari del Pack Horse, nati dal New Deal del presidente Roosevelt, e alla storia vera del Popolo Blu del Kentucky, lo Stato dove fu individuata per la prima volta la metemoglobinemia, una rara alterazione genetica che colora la pelle di blu. Il suo libro ha conquistato le classifiche di New York Times , Los Angeles Times e USA Today e si è aggiudicato ventisei riconoscimenti letterari.