Leah Hazard “Utero. Storia intima del luogo da cui tutti veniamo”, presentazione

Traduzione di Benedetta Gallo

Ponte alle Grazie Edizioni

[…]A volte è più facile non vedere, non sapere. Lo studio del corpo può procurare in egual misura turbamento e potere – la consapevolezza genera domande che hanno risposte scomode. In questo libro, però, tra queste pagine, siamo più forti e viaggiamo con la mente aperta. Siamo pronti a comprendere l’utero e scoprire da dove siamo partiti. (dall’Introduzione)

Il tema è sicuramente originale soprattutto se si pensa come sia lapalissiano quanto recitato dal titolo: il luogo che ha ospitato tutti indistintamente e come, nonostante questo ruolo basilare e democratico, sia stato ignorato o comunque relegato tra ovvio e naturale, quindi normale.

Ma quanto sappiamo davvero di quest’organo alla base della vita?

È proprio l’autrice a svelarci in modo scientifico le caratteristiche dell’utero a partire dalle dimensioni anatomiche e svelandoci che non tutti gli utero sono uguali  e dedicando gli ulteriori capitoli alle tappe della vita che in esso si sviluppa: cosa accade a questo organo e come si prepara ad ospitare il feto, a partire dal ciclo mestruale per arrivare alla menopausa, anche quando non ospita un bambino o lo partorisce e la fase successiva del suo ripristino dopo questa funzione, ma non l’unica.

“Prepariamoci dunque a guardare con altri occhi cose che davamo per scontate o che, semplicemente, abbiamo rimosso, e a sorprenderci scoprendone di nuove, accompagnati da una scrittura brillante, ironica, vibrante di passione e, in certi momenti, di giusta indignazione”, come si legge nella sinossi all’opera nella pagina della Casa Editrice

Leah Hazard si è laureata all’Università di Harvard. Prima della nascita delle sue figlie lavorava come giornalista, ora esercita la professione di ostetrica e ha fatto nascere centinaia di bambini.(da Ponte alle Grazie Autore)

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