Annie Ernaux ” Gli anni” l’Orma editore

dal risvolto di copertina:

Come accade che il tempo che abbiamo vissuto diviene la nostra vita?

È questo il nodo affrontato da Gli anni, romanzo autobiografico e al contempo cronaca collettiva del nostro mondo dal dopoguerra a oggi, nodo sciolto in un canto indissolubile attraverso la magistrale fusione della voce individuale con il coro della Storia. Annie Ernaux convoca la Liberazione, l’Algeria, la maternità, de Gaulle, il ’68, l’emancipazione femminile, Mitterrand; e ancora l’avanzata della merce, le tentazioni del conformismo, l’avvento di internet, l’undici settembre, la riscoperta del desiderio. Scandita dalla descrizione di fotografie e pranzi dei giorni di festa, questa «autobiografia impersonale» immerge anche la nostra esistenza nel flusso di un’inedita pratica della memoria che, spronata da una lingua tersa e affilatissima, riesce nel prodigio di «salvare» la storia di generazioni coniugando vita e morte nella luce abbagliante della bellezza del mondo.

Lampi, lunghi flash della memoria, sequenze,  immagini compongono le pagine di questo romanzo particolare, segnano gli anni della vita dell’autrice che testimonia ai ricordi un valore non solo emozionale. “Tutte le immagini scompariranno”, la frase con cui si apre. E così si conclude “Salvare qualcosa del tempo in cui non saremo mai più”.

Annie Ernaux ha vinto con Gli anni il Premio Strega Europeo nel 2016

S.P.

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Pierre Pachet “Autobiografia di mio padre” recensione di Flavia Piccinni da Il Tirreno

Pachet indaga sulla vita di suo padre e scopre se stesso

di Flavia Piccinni

Se amate lo scrittore parigino Emmanuel Carrère – autore di alcuni fra i più bei libri degli ultimi anni, da “L’avversario” a “Limonov” – con grande probabilità Pierre Pachet, parigino a sua volta, professore universitario di filosofia greca e letteratura francese, critico, intellettuale e giornalista, sarà per voi un’eccellente scoperta. Di Pachet, scomparso nel 2016 all’età di 79 anni, adesso la casa editrice romana L’Orma, che ha il grande pregio di pubblicare la straordinaria Annie Ernaux, propone un libro denso e sottile, “Autobiografia di mio padre” (pp. 155, EUR 18).Si tratta di un curioso memoir esile e struggente, che accompagna il lettore nella vita del padre di Pachet: un uomo non troppo alto, dalle labbra sottili, con un viso gradevole ma senza sorriso; un uomo dall’infanzia trascorsa in un piccolo paese nella grande Russia, che si trasferisce adolescente a Odessa per studiare, e dunque prosegue fino in Francia, a Vichy, dove diventerà medico. Un uomo apparentemente qualsiasi, se non fosse per la malattia che ne accartoccia i pensieri, per quel matrimonio in cui si è imbarcato con la profonda convinzione che gli esseri umani vivano nella loro solitudine per sempre, e poi, i figli; dunque, l’ossessione, o la speranza, di cercare sempre negli altri qualcosa di sé.La lezione della grande scrittrice americana Gertrude Stein è qui confermata: raccontare delle vite altrui non è cosa semplice, ma diventa a volte necessario. Se la Stein si occupò con dovizia di particolari della sua compagna Alice, Pachet lo fa con un talento raro e corrosivo indagando i meandri dell’esistenza del padre, scovandone le miserie e i dubbi, interrogandosi sulla sua vita per poi cercare qualcosa di sé – del se stesso bambino, giovanotto e finanche anziano – nelle giornate di un genitore taciturno e misterioso, nelle pieghe di un’esistenza scandita dal giudizio e dunque inesorabilmente dalla scoperta. 

 

Elena Ferrante “L’invenzione occasionale” recensione di Maria Anna Patti da Robinson La Repubblica

 “L’invenzione occasionale” è una raccolta di più di  cinquanta testi brevi scritti dall’autrice nel corso del 2018 per una rubrica settimanale di The Guardian che ha riscosso un grande successo;  tra i temi:  l’autocensura, il primo amore, l’amicizia fra donne,  il potere patriarcale. Le illustrazioni sono di Andrea Ucini.

Leggi la recensione da Robinson La Repubblica

Patrizia Cavalli “Con passi giapponesi” presentazione di Maria Anna Patti da Robinson La Repubblica

 

Patrizia Cavalli, poetessa, il suo primo libro in prosa, tra saggistica e narrativa.