Gigi Moncalvo “Agnelli – The Italian Royal Family”, Vallecchi Editore

Vallecchi

Il grande interesse con cui il pubblico segue le più recenti vicende della ex-royal family, con la guerra ventennale per mettere le mani sull’immensa e sommersa eredità di Gianni Agnelli e poi di sua moglie Marella, è motivato dalla scoperta di particolari inediti e talvolta incredibili riguardanti il gigantesco patrimonio e l’intreccio di società, specie nei paradisi fiscali, che caratterizzano gran parte degli ultimi cinquant’anni di questa Famiglia. Tutto sarebbe rimasto ancora oscuro se la figlia di Gianni Agnelli non avesse deciso di scatenare una guerra con la propria madre, prima, e il suo primogenito poi, poiché si ritiene “derubata” di una cospicua quantità dell’ex patrimonio paterno di cui, a metà con Marella, era la legittima erede.

La figura del vecchio Senatore viene qui delineata in tre aspetti fondamentali. Prima di tutto descrivendo i modi in cui Giovanni Agnelli senior si impossessò della Fiat portandola via agli altri veri fondatori, e raccontando quel che avvenne nel processo di Torino in cui era imputato. Secondo: descrivendo i metodi con cui abbatteva tutti gli ostacoli sul suo cammino, come ad esempio il senatore Frassati, al quale portò via “La Stampa”, e poi Riccardo Gualino, un geniale e poco noto imprenditore che divenne socio di Agnelli, acquistarono banche ed ebbero un intreccio d’affari redditizio per oltre dieci anni, fino a che il padrone della Fiat decise di rovinarlo…Infine, gli “affari” col fascismo, la fortuna di accumulare ricchezze enormi grazie alle forniture per le due guerre mondiali, la passione di farsi pagare in lingotti d’oro, il gigantesco accumulo di metallo pregiato trasferito a Basilea. Ma per la prima volta vengono anche pubblicate le “pagine nere” che riguardano il Senatore: gli atti della Commissione per l’epurazione che stava per espropriare Agnelli dalle sue numerose industrie con l’accusa di collusione col fascismo. Solo la morte, nel dicembre 1945, salvò Agnelli dall’onta di una condanna. Ma i suoi memoriali inediti, insieme a quelli di Vittorio Valletta, rappresentano l’altra faccia del Senatore: non più tracotante e sicuro di sé, ma compassionevole nelle sue argomentazioni e nelle descrizioni di se stesso e del suo operato nel tentativo di far credere che era addirittura un…antifascista.

Gigi Moncalvo è autore dei libri-controcorrente Agnelli Segreti, I Lupi e gli Agnelli, I Caracciolo, ricchi di documentazione e di retroscena sui “peccati” nascosti e le verità mai scritte su quella che è stata definita l’ultima “Famiglia Reale” italiana. Nella sua carriera giornalistica ha lavorato in alcuni quotidiani tra cui il Corriere della Sera e il Giorno. In televisione è stato inviato speciale per le reti Fininvest-Mediaset, autore di numerosi reportage dall’estero, ideatore e conduttore di molti programmi. È stato dirigente di Raidue e ha condotto Confronti, in onda il venerdì sera per quattro anni. Ora si occupa di ideare format TV e dirigere media-training per dirigenti d’azienda. Vive in campagna nelle colline del Monferrato tra Piemonte e Liguria. Con Vallecchi ha pubblicato Agnelli coltelli nel 2022 e Juventus segreta nel 2023
http://www. gigimoncalvo.com

Vito Catalano “La figlia dell’avvelenatrice”, presentazione

“Sullo sfondo di una Sicilia di nobili e pezzenti, locandieri e assassini, un romanzo d’avventura che intreccia le contraddizioni dell’isola: luminosità della natura e oscuri intrighi degli uomini.”(da Vallecchi Editore)

Sicilia 1763. Il giovane protagonista, Emanuele Rinaldi, nobile palermitano nonché studioso di botanica, intraprende un viaggio verso le montagne della Sicilia occidentale per approfondire la conoscenza della flora e della fauna di quel territorio avendo letto ed essendosi appassionato alle ricerche del grande naturalista Francesco Cupani e magari aggiungervi nuove scoperte non solo tra la flora ma soprattutto sulla fauna così poco osservata nella sua isola. Avrebbe soggiornato presso il palazzo di un amico del padre, il conte Paruta, un edificio bello ed elegante ma sicuramente molto triste e tetro.

È subito colpito da Rosa, la figlia del conte, con la quale il padre ha un rapporto sfuggente quasi avesse nei confronti della figlia una sorta di timore, atteggiamento che porterà Emanuele a immaginare un mistero. Durante una delle prime escursioni nel territorio si imbatte in un fanciullo che, scoperta la sua qualifica, gli pone una strana domanda “Può una donna trasformarsi in un animale?” e, vista la sua riluttanza, racconterà un’esperienza vissuta in cui la donna non era una qualsiasi ma una strega.

Il mistero si infittirà ulteriormente quando la contessina Rosa viene rapita: una segreta storia familiare, delitti, tradimenti, amori avvelenati circondano la vita di Rosa.

Un nuovo giallo ambientato nel XVIII secolo in Sicilia dove ancora troviamo atmosfere circonfuse di superstizione e segreti e figure romanzesche di aristocratici

Vito Catalano è nato a Palermo nel 1979. Negli ultimi quindici anni ha vissuto fra Italia e Polonia e ha pubblicato i romanzi L’orma del lupo (Avagliano editore, 2010), La sciabola spezzata (Rubbettino, 2013), Il pugnale di Toledo (Avagliano editore,2016), La notte della colpa (Lisciani Libri, 2019). Per i tipi di Vallecchi-Firenze nel 2021 ha pubblicato Il conte di Racalmuto.