I giorni che cambiarono i destini delle star

«Si nasce per stare al mondo, dice la poesia, ci si incontra per fare miracoli». Scrive a un certo punto così Valentina Farinaccio – scrittrice di Campobasso, esordiente con “La strada del ritorno è sempre più corta” (Mondadori, 2016) già vincitore del Premio Rapallo Opera Prima e Premio Kihlgren. Scrive così raccontando dell’incontro storico fra John Lennon e Paul McCartney il 6 luglio 1957: l’inizio dei The Beatles. E forse sta proprio tutta qui la storia dell’ultimo libro dell’autrice, “Quel giorno – racconti dell’attimo che ha cambiato tutto”, pubblicato qualche settimana fa da Utet (pp. 147, EUR 12). Un libro agevole e scritto con cura. Racconta di incontri incredibili che hanno scombinato le esistenze dei loro protagonisti – come l’appuntamento con il destino fra Massimo Troisi e Anna Pavignano, o quello fra Steve Jobs e i suoi genitori adottivi -, ma soprattutto indaga le mancanze che sono nel cuore di uomini e di donne che hanno inciso la storia. Esattamente come Marilyn Monroe che un giorno del 1955 chiama il proprietario del Mocambo, ad Hollywood, per parlargli di una donna dalla voce incredibile: Ella Fitzgerald. Se l’avesse invitata, «sublime ricatto da star, lei avrebbe prenotato un tavolo, quello che stava proprio davanti al palco: ogni sera. (…) E così Marylin restò seduta ai suoi piedi… per un mese, assorta nella meraviglia della musica, e di quella voce che andava offerta al mondo, come fosse cibo». Le istantanee sono quasi tutte riuscite e il libro ha il grande pregio di diventare un gioco per scoprire le vite altrui, e illudersi che forse basterebbe poco per cambiare anche la propria. —