
Ultima estate a Roccamare è la storia di un risveglio al sole, un viaggio nella creazione letteraria; un omaggio a un luogo bellissimo, a chi l’ha dipinto, a chi vi è approdato e a chi di lí è salpato.(da Neri PozzaLibro)
Alberto Riva racconta con “dialoghi a distanza” e una patina di nostalgia, o forse l’ho confusa con la mia, senza abbandonarvisi, un periodo e un luogo che vide scrittori, artisti, critici, in quella pineta toscana, voluta da Ximenes nella seconda metà del ‘700, lungo il litorale tra la Punta delle Rocchette e Castiglione della Pescaia; paesaggisticamente spettacolare, anche nella sua storia passata, da lago Prile e acquitrino alla bonifica, luogo speciale di incontro, scambio e scrittura: Roccamare
In effetti, un certo alone di mistero si diffonde da quella grande ombra, da quella cattedrale vegetale, verdastra e nera, antica, silenziosa, magnifica. Una volta dentro, un labirinto di corridoi le cui pareti sono di pittospori, mirti, ginepri, corbezzoli, lauri, saggine, rosmarini. È il tripudio della macchia mediterranea, a cui l’inverno non riesce a rubare il profumo e il colore, la vivacità di un armonioso disordine, di una vita linfatica che non si spegne mai, che resiste – rabbrividisce ma resiste.
È propio vero, quando lessi Palomar riconobbi Roccamare, dove la natura dominante è riflessione, ebbi la netta sensazione di un luogo conosciuto e che a maggior ragione mi aveva colpito nelle parole e nelle dissertazioni di un grande scrittore.
«Qualche anno dopo, Calvino venne a trovarli e lo convinsero a comprare un lotto pure lui. All’Einaudi, mio papà e Calvino avevano avuto la scrivania uno di fronte all’altro, l’amicizia veniva da lontano. Italo era un taciturno, con un umorismo quasi stupefacente; quando apriva bocca diceva delle cose fulminanti che non ti aspettavi. Questa era una delle cose che lo accomunava a papà, perché Italo era una persona molto riservata, ma estremamente ironica, di grande intelligenza e sensibilità. Se si pensa a Palomar… Un libro che gli è venuto dalla pineta, il merlo, le onde…»
Così riporta Riva i ricordi nelle parole di Carlotta Fruttero, la figlia di Carlo.
Proprio lì Calvino stava componendo il suo lascito a mio avviso più speciale, quelle Lezioni americane, sei, la sesta non l’avrebbe terminata, che lui aveva intitolato Six Memos for the Next Millennium, ma rinominate da Citati, titolo con cui saranno editate successivamente, sì perché Calvino morirà proprio in quel settembre dell’85.
Ma non solo Calvino popola le pagine di Riva, che ne è un po’ il fil rouge, ma anche una miriade di personaggi, un universo culturale al completo, a partire da Rosetta Loy, e pieno di figure correlate; leggerle significa “ritrovare le tracce di una stagione indimenticabile fatta di amicizie struggenti e segrete corrispondenze: Federico Fellini, Mario Tobino, Milan Kundera, Carlo Cassola, Georges Simenon, Nico Orengo, Cesare Garboli, Fruttero & Lucentini e tanti altri. Dialoghi a distanza tra letteratura, cinema, pittura, musica e le voci di chi ancora ricorda, di chi c’era, di chi ci è passato, di chi ha amato e non dimentica”.
“avremmo potuto benissimo immaginare un futuro senza il socialismo e la psicanalisi, ma non senza «l’ascesa irresistibile dei luoghi comuni, i quali, iscritti nei computer, diffusi dai mass media, rischiano di diventare in breve tempo una forza che schiaccerà ogni pensiero originale»”
E mi fermo qui, dopo aver riportato questa citazione da Kundera. Ma mi piace aggiungere: un libro da non perdere e non solo per i nostalgici, come me, ma perché è una carrellata emozionante di personaggi, protagonisti, figure di creativi indimenticabile e datata, dove non mancano curiosità e aneddoti, tutti da scoprire e che mi ha letteralmente catturata e commossa. Lo rileggerò, in un altro momento, più in là, dopo aver sedimentato un po’: grazie Alberto Riva.
Alberto Riva (1970) è scrittore e giornalista. Tra le sue opere, Seguire i pappagalli fino alla fine (2008), Sete (2011), Il samba di Scarlatti (2015). Presso Neri Pozza è apparso anche Il maestro e l’infanta (2021). (da Neri Pozza Libro)


