Eronda (Mario De Donà) “VrumVrum, PotPot. Comic strip & humor graphic”, Graphe.it

Un viaggio grafico tra surrealismo, ironia e motori

 

Graphe.it

A cura di Erik Balzaretti

Postfazione: Gianni Brunoro

Collana Parva

con illustrazioni in bianco e nero e a colori

In libreria dal 26 agosto 2025

VrumVrum, PotPot è la raccolta che restituisce visibilità a uno degli autori più originali della grafica italiana del secondo Novecento: Mario De Donà, in arte Eronda. Il volume è curato da Erik Balzaretti, con una postfazione dello storico del fumetto Gianni Brunoro. Un artista per intenditori, amico e seguace di Bruno Munari, Eronda si muove tra fumetto, arte visiva e sperimentazione grafica. Le sue strisce onomatopeiche e motorizzate, caratterizzate da un segno vibrante e da un umorismo surreale, danno vita a un mondo poetico e dinamico che sorprende, diverte e affascina. Eronda è difficilmente incasellabile: i suoi lavori evocano il futurismo, le neoavanguardie, la pop art e la poesia visiva, ma rimangono profondamente unici. Le sue strisce – nate a margine e con spirito libero – hanno ancora oggi la forza di parlare a un pubblico curioso, pronto a lasciarsi stupire. Con VrumVrum, PotPot, Graphe.it edizioni propone un’operazione culturale e al tempo stesso divulgativa, restituendo al grande pubblico un autore che ha saputo mescolare leggerezza e profondità, gioco e ricerca formale, immagine e linguaggioEronda è un artista libero, che ha saputo trasformare le onomatopee in gesto grafico e narrazione visiva.

Eronda, al secolo Mario De Donà, è il tipico caso di “artista per intenditori”, che non desiderava diventare d’élite e che merita senz’altro un richiamo presso il grande pubblico. Se si volesse descriverlo a chi non lo conosce, si potrebbe collocarlo idealmente al crocevia fra i futuristi, Mimmo Rotella e Bruno Munari (di cui era amico e seguace), o associarlo alle neoavanguardie del Novecento. Tuttavia – come accade forse a chiunque si esprima per immagini – la sua unicità diventa comprensibile a tutti a un solo sguardo, se si considerano le sue strisce a fumetti: «onomatopeiche e motorizzate», mobili e vivaci nel segno grafico come nel lessico.

Erik Balzaretti, da esperto e divulgatore di tutto ciò che è narrazione visiva, inquadra in questo volume il percorso artistico di Eronda e restituisce a lettori di ogni generazione la dimensione surreale, raffinata e disincantata di una produzione dal valore elevatissimo, e forse non abbastanza riconosciuto.

Completa il ritratto l’analisi acuta di Gianni Brunoro, che ne mette in evidenza l’approccio sperimentale e le diverse variazioni sul tema della strip.