Paolo Ruffilli “Fuochi di Lisbona”, presentazione

[…]Come dice Antonio Tabucchi in una nota di lettura che aveva stilato ancora sul dattiloscritto e che accompagna ora questa prima edizione, “Fuochi di Lisbona” «è un romanzo sull’amore e la passione, oltre che d’amore e di passione, come conoscenza viva delle cose negli universi opposti di un uomo e di una donna». Il libro è anche l’espressione dell’amore che Paolo Ruffilli nutre da sempre per uno degli scrittori più geniali ed enigmatici del Novecento, costantemente rincorso in queste pagine al punto da diventarne uno dei personaggi principali o addirittura il deus ex machina stesso dell’intera vicenda.(da Passigli Editori)

La nota di Tabucchi fu scritta dopo la lettura del romanzo di Ruffilli   allora  in prima stesura, era il  2012 ma l’opera non venne inviata all’editore proprio perché l’autore non la riteneva ancora matura: un testo quindi riletto e rivisto a lungo fino alla sua recente pubblicazione

Il protagonista del romanzo, ambientato nei giorni nostri, si reca a Lisbona per partecipare a una conferenza dedicata a Pessoa, lì incontra una donna  il cui nome è Vita, altamente simbolico, che inciderà profondamente tanto da modificarne l’esistenza. L’opera fa fin da subito s’intreccia con il vissuto del poeta portoghese, rappresentato dalle citazioni di scritti e soprattutto lettere alla giovane Ophélia Soares Queiroz: citazioni tratte da Pessoa,  lettere originali tra Fernando e Ophélia, versi di Hélder, canzoni di Amália Rodrigues documentano il rapporto tra i due amanti, nei luoghi della città che lo vedono realizzarsi e cui la città stessa partecipa, una città che sa innamorare. Nella finzione romanzata è poi possibile ricostruire quanto le fonti non menzionano e non partecipano a colmare i vuoti.
E in questo intrecciarsi tra presente e passato, tra amore dell’uno e del protagonista dall’altro, si genera una felice e stimolante  fusione dei due piani, quello della citazione e quello della narrazione che procede così in introspezione e per chi legge in riflessione su questioni universali.

Paolo Ruffilli (1949) ha pubblicato i libri di poesia: “Piccola colazione” (Garzanti, 1987), “Diario di Normandia” (Amadeus, 1990), “Camera oscura” (Garzanti, 1992), “Nuvole” (con fotografie di Fulvio Roiter, Vianello Libri, 1995), “La gioia e il lutto” (Marsilio, 2001), “Le stanze del cielo” (Marsilio, 2008), “Affari di cuore” (Einaudi, 2011), “Natura morta” (Aragno, 2012), “Variazioni sul tema” (Aragno, 2014), “Le cose del mondo” (Mondadori, 2020). In ambito narrativo, ha pubblicato “Preparativi per la partenza” (Marsilio, 2003), “Un’altra vita” (Fazi, 2010), “L’isola e il sogno” (Fazi, 2011). Oltre alle traduzioni e alle curatele di classici italiani e stranieri, è autore delle biografie di Ippolito Nievo e di Carlo Goldoni (Camunia, 1991 e 1993), dei testi teatrali “La morte giovane” e “La vita che verrà”, e del saggio “Maschere e figure – Repertorio dei tipi letterari” (Il ramo e la foglia, 2023).