Iva Pezuashvili La Discarica
“…e per quanto fossero sgargianti i colori delle vernici con cui ricoprivano le facciate dei palazzi sovietici e per quanti strati di asfalto stendessero sul suolo zeppo di morti, il tanfo era sempre lì. Era lì e regnava.”

9 aprile 2017, giornata di commemorazione nazionale a Tbilisi, Georgia. Gheno, eroe nazionale decorato dal presidente, trascorre con indolenza le giornate davanti
alla tv a fare scommesse sportive. Mila, la moglie, lavora in un centro estetico e cerca di progettare un futuro senza di lui. E poi ci sono i due figli della coppia: Zema, arruolata nelle forze dell’ordine, che si è fatta
le ossa in una società misogina e xenofoba, e Lazare, un adolescente appassionato di hip-hop che guadagna qualche spicciolo facendo consegne a domicilio…
Un romanzo che si svolge nell’arco di ventiquattr’ore dove i conflitti familiari si scontrano con i fantasmi del passato, sullo sfondo di una società in trasformazione.
Nato nel 1990, IVA PEZUASHVILI è uno scrittore, sceneggiatore e autore televisivo georgiano. Dopo la laurea presso lo Shota Rustaveli Theater and Georgia State Film University, nel 2014 ha esordito in narrativa con una raccolta di racconti, a cui ha fatto seguito nel 2018 il primo romanzo, selezionato per tutti i principali premi letterari georgiani. Con La Discarica –il suo secondo romanzo, tradotto e pubblicato anche in Francia e in Grecia– si è aggiudicato nel 2022 il Premio dell’Unione Europea per la Letteratura.
La traduttrice: Nata nel 1985 a Mestia (Georgia), RUSKA JORJOLIANI dal 2007 vive stabilmente a Palermo. Ha tradotto in italiano i racconti di Nodar Dumbadze (La Vita Felice 2021), i romanzi Il campo delle pere di Nana Ekvtimishvili (Voland 2022) e La sponda della notte di Daur Nachkebia (Giuliano Ladolfi Editore 2023).
Ivana Sajko Piccole morti

“…scritto nell’unico modo che conosco, girando nei meandri di ciò che mi fa più male e per cui non c’è aiuto…”
Un uomo viaggia in treno da una località sulla costa meridionale dell’Europa a Berlino. È uno scrittore fallito, un giornalista saltuario che dopo la fine di una relazione decide di partire e tornare nella città che ha segnato l’immaginario della sua infanzia. I suoi pensieri incedono al ritmo delle ruote sui binari mentre gli appunti che riempiono il taccuino intrecciano ricordi personali e riflessioni sull’odierna situazione europea, sulle disuguaglianze sociali, sulla violenza e sulle pratiche disumanizzanti a cui devono sottostare i migranti… Un testo magnetico dallo stile superbo, un romanzo fortemente ancorato all’attualità che distrugge l’idea illusoria che esista un posto migliore verso cui fuggire.
Nata a Zagabria nel 1975 e attualmente residente a Berlino,
IVANA SAJKO è scrittrice, drammaturga e performer. I suoi testi, tradotti in diverse lingue, hanno ricevuto numerosi riconoscimenti e le sue opere teatrali sono state rappresentate sui palcoscenici di tutto il mondo. Tra i suoi libri in italiano figurano la raccolta di testi teatrali noti come “Trilogia della disobbedienza” e il romanzo Rio Bar (Excelsior 1881, 2008).
La traduttrice: LISA COPETTI traduce narrativa e drammaturgia dalle lingue serba e croata e insegna lingua e traduzione all’Università di Udine.. Per Voland ha curato la traduzione di Tanja Stupar Trifunović e Jelena Lengold. È membro di Eurodram, la rete europea dei traduttori teatrali. Nel 2008 ha vinto il Premio Estroverso.