Voland: novità in libreria dal 14 febbraio

Portofino è la miniatura di un sogno. Un luogo soltanto mentale. Un set messo su da un regista che non dice mai ‘Stop!’.”

Valerio Aiolli Portofino blues

dal 14 febbraioin libreria 

Lunedì 8 gennaio 2001, verso le sette di sera, nel giardino di Villa Altachiara a Portofino, scompariva la contessa Francesca Vacca Agusta, per anni protagonista del jet set italiano e internazionale. Prendeva il via quella sera un’indagine che avrebbe riempito le cronache di giornali e tv per settimane, mesi e anni, senza soluzione né requie neppure quando, una ventina di giorni più tardi, il cadavere venne ritrovato in mare, a pochi metri da una baia in Costa Azzurra. Come e perché cadde dalla rupe la contessa? Chi c’era con lei quella sera? Qualcuno la spinse o si trattò di una fatalità? Ricostruendo come in un puzzle questa vicenda intricata e mai chiarita fino in fondo di amori e disamori, di droghe ed eredità milionarie, di yacht da sogno e flussi di denaro da incubo, che spazia dalla Liguria alla Lombardia, dalla Svizzera alla Tunisia, da Miami ad Acapulco, Valerio Aiolli scrive un romanzo  inquietante come un noir e prova ad afferrare una risposta che sfugge, alternando il punto di vista dei principali personaggi coinvolti, le dichiarazioni rilasciate e gli articoli che hanno coperto la vicenda. In un serrato dentro e fuori da Villa Altachiara, rivive dunque non solo Francesca Vacca Agusta ma anche la storia industriale, politica e di costume del nostro paese.
L’autore VALERIO AIOLLI vive a Firenze dove è nato nel 1961. Ha scritto, tra gli altri, Io e mio fratello (Edizioni e/o 1999, vincitore del Premio Fiesole e candidato al Premio Strega), Fuori tempo (Rizzoli 2004),Il carteggio Bellosguardo (Italo Svevo Edizioni 2017), Radio Magia (minimum fax 2023), A Firenze con Vasco Pratolini (Giulio Perrone Editore 2023). Per Voland ha pubblicato i romanzi Lo stesso vento (2016) e Nero ananas (2019, candidato al Premio Strega).

“Siamo a Kyoto e camminiamo. Non abbiamo bisogno d’altro.”

Amélie Nothomb L’impossibile ritorno 


dal 18 febbraioin libreria 

Amélie Nothomb torna nel paese amato, il Giappone, il luogo della sua infanzia e della disastrosa vergogna come impiegata (vedi Stupore e tremori). Questa volta è in compagnia dell’amica fotografa Pep Beni e durante i dieci giorni di viaggio sperimenta il kensho (una sorta di estasi contemplativa), abbandona lo champagne per i whisky giapponesi, si immerge con una nuova prospettiva nei luoghi della gioventù. E se alcune parole giapponesi sono ormai sbiadite nella memoria, le sensazioni che i suoni, gli odori e la luce le provocano si riaffacciano come se non avesse mai lasciato il Giappone. Questa avventura “à la Thelma & Louise” diventa così un’occasione non solo per elaborare il lutto del padre ma anche per capire la sé stessa di oggi.

L’autrice AMÉLIE NOTHOMB nata a Kobe (Giappone) nel 1967 ha esordito nel 1992 con Igiene dell’assassino e da allora pubblica un libro l’anno scalando ogni volta le classifiche di vendita. Innumerevoli gli adattamenti cinematografici e teatrali ispirati dai suoi romanzi e i premi letterari vinti, tra cui il Grand Prix du roman de l’Académie française e il Prix Internet du Livre per Stupore e tremori, il Prix de Flore per Né di Eva né di Adamo, e due volte il Prix du Jury Jean Giono per Le Catilinarie e Causa di forza maggiore. Con Sete è arrivata seconda al Prix Goncourt 2019, con Primo sangue si è aggiudicata il Prix Renaudot 2021 e il Premio Strega Europeo 2022, e con Psicopompo ha ricevuto il Premio Europeo Rapallo BperBanca 2024 per “la migliore scrittrice europea”. Per l’insieme della sua opera le è stato assegnato il Premio Hemingway per la Letteratura 2023.