
Non è la prima volta che Luca Doninelli medita sul destino della città italiana per eccellenza: Firenze. Questa volta lo fa attraverso un romanzo in cui la realtà sfugge di continuo alla comprensione, i moventi vengono da lontano e il Male ha la forma del retropensiero, del brusio di fondo, dell’agitazione senza nome. E dove i morti possono essere gli assassini più pericolosi di tutti.(dal Catalogo Bompiani)
Firenze e i suoi dintorni ambientano un noir che si apre nel 2010 con oscuri delitti e sparizioni per riaprirsi con nuovi quindici anni più tardi. All’origine un misterioso ritrovamento nel 2010, rimasto tale anche perché mai confermato tangibilmente, di due tavole appartenenti al Brunelleschi, due opere incompiute ma rivoluzionariamente moderne relative all’evoluzione della prospettiva, accompagnato da una serie di omicidi e scomparse attribuibili alla non verificata scoperta.
I fattacci si ripresentano a distanza di quindici anni in occasione di un concorso internazionale aperto a personalità di spicco del mondo dell’architettura per progettare il completamento di un’opera incompiuta di Filippo Brunelleschi: la facciata della basilica di San Lorenzo.
Luca Doninelli nato nel 1956, è vissuto a lungo a Desenzano; vive e lavora a Milano. Con Bompiani ha pubblicato tra l’altro Fa’ che questa strada non finisca mai (2014) e Le cose semplici (2015; premio Selezione Campiello 2016). Tre casi per l’investigatore Wickson Alieni è il libro per ragazzi che ha scritto con un gruppo di bambini di famiglia e gli è valso il Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2019.