Eleonora Lombardo “Sea Paradise”, presentazione

Due donne si apprestano a salire sulla Sea Paradise, una nave da crociera capace di regalare un’esperienza unica e travolgente a migliaia di passeggeri.  Tutto luccica, abbaglia, seduce, nelle cabine curatissime, tra i ponti a picco sull’oceano, nei giardini sospesi sull’orizzonte. Ma dietro il sogno dorato e abbagliante c’è il buio: tutti sanno che prima o poi, in questo o nel viaggio successivo, l’oscurità arriverà.( Nadia Terranova,dal Catalogo Sellerio)

Una crociera, su una nave di lusso, dove tutto è concesso e possibile, unico limite le regole fissate nel protocollo sottoscritto dai viaggiatori, tutti appartenenti ad una precisa fascia di età, cui è consentito un massimo di 10 viaggi completamente gratuiti…

Tutto troppo perfetto o no?

Si apre subito nell’esergo indicandoci il tema con una poesia di Robin Morgan dedicata alla vecchiaia: “La nuova vecchia”, questo il titolo la cui prima terzina recita

“ La donna vecchia non è mai per intero colei che crede
perché è anche sempre tutte quelle che è stata –
sebbene mai davvero la donna che gli altri erano certi di conoscere.

Per concludersi

[…]blande superfici.
di pelle – tese un tempo a tamburo, che chiede colpi
per risuonare – libere finalmente di capire, ora,
ciò che il cervello sa da sempre: l’intelligenza cresce nelle rughe.

 In questo romanzo distopico ambientato in futuro non precisato ma perfetto anch’esso:  l’umanità è riuscita a combattere i suoi mali peggiori, come ad esempio l’emergenza climatica che tanto ci affligge, e dove un “bene comune” è un bene in cui credere; unico prezzo da pagare, quello delle Regole, durissime e una crociera forse senza ritorno. E così le due amiche di lunga data, diverse, ma unite, Amanda e Elvira, s’imbarcano perché non è possibile accettare altre strade fuori dal Protocollo se non difficili da percorrere.

“All’imbarco si occupa di noi un Impeccabile di nome Maurice, ha un sorriso seducente, illuminato come la sua uniforme.[…] è compiacente, ci fa sapere che alla reception, dentro la pancia brulicante di attività della Sea Paradise ci aspetta Thyco, il nostro impeccabile personale”

E più avanti è Thyco ad illustrare l’incredibile realtà sulla Sea Paradise che le aspetta “parla delle attività, dei massaggi con le pietre calde, dello yoga meditativo, “Non vi annoierete mai” continua a ripetere”…

E poi c’è subito Achille, così chiamato da Elvira per i suoi talloni scoperti dentro i sandali, come ha notato mentre sono in coda all’ingresso, che si manifesta sfacciato in accappatoio bianco e con una bottiglia di champagne e declama versi che Elvira riconosce subito senza citarne l’autore, ma riconoscibili anche per il lettore, sono di Johon keats, tratti da Ode su un’urna greca, una lirica romantica il cui tema lega arte, bellezza e verità, nel passato nel presente, senza tempo.

Ma non è l’unico viaggiatore che il lettore imparerà a riconoscere: personaggi protagonisti di questo viaggio particolare, tanti e ciascuno con le proprie peculiarità.

E la nave va…

Eleonora Lombardo è laureata in greco antico e ha conseguito il master in Teoria e tecnica della narrazione presso la Scuola Holden di Torino. Ha lavorato come autrice in Rai e per il teatro. Giornalista, scrive di cultura e tiene corsi di scrittura creativa. Ha pubblicato vari racconti e il romanzo La disobbedienza sentimentale (2019).

Joël Dicker “Un animale selvaggio”, presentazione

Traduzione di Milena Zemira Ciccimarra

Un animale selvaggio è un thriller mozzafiato costruito attorno a un meccanismo di suspense perfetto, che ci ricorda perché Joël Dicker, l’autore di La verità sul caso Harry Quebert, è diventato un fenomeno editoriale mondiale.(da La nave di Teseo)

La sinossi da La nave di Teseo

2 luglio 2022, due ladri stanno per rapinare una importante gioielleria di Ginevra. Ma questo non sarà un colpo come tutti gli altri. Venti giorni prima, in un elegante sobborgo sulle rive del lago, Sophie Braun sta per festeggiare il suo quarantesimo compleanno. La vita le sorride, abita con il marito Arpad e i due figli in una magnifica villa al limitare del bosco. Sono entrambi ricchi, belli, felici. Ma il loro mondo idilliaco all’improvviso s’incrina. I segreti che Arpad custodisce cominciano a essere troppi perché possano restare nascosti per sempre. Il loro vicino, un poliziotto sposato dalla reputazione impeccabile, è ossessionato da quella coppia perfetta e da quella donna conturbante. La osserva, la ammira, la spia in ogni momento dell’intimità. Nel giorno del compleanno di Sophie, un uomo misterioso si presenta con un regalo che sconvolgerà la sua vita dorata. I fili che intrappolano queste vite portano lontano nel tempo, lontano da Ginevra e dalla villa elegante dei Braun, in un passato che insegue il presente e che Sophie e Arpad dovranno affrontare per risolvere un intrigo diabolico, dal quale nessuno uscirà indenne. Nemmeno il lettore.

Lasciata l’ambientazione americana del Maine di Harry Quebert, i protagonisti operano in un contesto più familiare e contemporaneo: la città natale Ginevra, due coppie di protagonisti quasi quarantenni con i figli ancora piccoli, coinvolti loro malgrado in una rapina e attanagliati in un intrigo dal quale nessuno esce indenne, nemmeno chi lo vivrà solo sulla carta, come il lettore.

In una recente intervista (di Alberto Infelise su tuttolibri del 27 Aprile 2024) alla domanda

 I suoi romanzi si stanno avvicinando alla sua vita?

“Senza dubbio il sottotesto dei miei libri è molto vicino a quello che io sono. Harry Quebert era un libro in cui la domanda fondamentale su cui si basava tutto era “chi sono io e cosa voglio diventare”. Avevo venticinque anni quando l’ho scritto e quella era la domanda cruciale per me”.

“In questo ultimo libro a mettere in moto l’azione è il sentimento di non avere mai abbastanza, di non apparire mai abbastanza, di non essere mai abbastanza. I personaggi sono tutti a loro modo inseriti nella società, hanno successo nelle cose che fanno. Ma qualcosa li spinge sempre a volere di più[…] Il discrimine tra l’ambizione, il sogno, la speranza e l’insoddisfazione è molto labile. Dov’è il limite tra essere ambiziosi ed essere insoddisfatti?”

E precisa più avanti riflettendo sugli obiettivi che ciascuno si pone nella propria vita

“[…]E questo ha molto a che fare con i personaggi di Un animale selvaggio e con il modo in cui costruiscono le loro vite. Come le stanno costruendo? Per loro stessi o per la società? In questa società dell’apparenza, dei social, di Instagram, le persone si costruiscono per poter essere guardate e ammirate o per cosa è davvero importante per loro?”

Un’intervista interessante anche in relazione alle risposte, insite nel romanzo stesso.

Joël Dicker è nato a Ginevra nel 1985. I suoi romanzi sono tradotti in 40 lingue e hanno venduto più di dieci milioni di copie. Ha pubblicato La verità sul caso Harry Quebert (2013), Gli ultimi giorni dei nostri padri (2015), Il libro dei Baltimore (2016), La scomparsa di Stephanie Mailer (2018), L’enigma della camera 622 (2020), Il caso Alaska Sanders (2022). Ha ricevuto il Prix des écrivains genevois 2010, il Grand prix du roman de l’Académie Française 2012 e il Prix Goncourt des Lycéens 2012.

Matthew Blake “Anna O”, presentazione

Con un esordio sorprendente, che è diventato un caso editoriale globale in corso di traduzione in oltre trenta paesi, Matthew Blake firma un thriller psicologico avvincente e inquietante, in cui il confine tra preda e predatore, tra vittima e carnefice, tra innocente e colpevole è sempre effimero e volubile.(da La nave di Teseo)

Anna Ogilvy, venticinquenne, scrittrice londinese, fondatrice della rivista “Elementary”, viene trovata addormentata nel suo cottage in una fattoria nell’Oxfordshire, con accanto un coltello da cucina di venti centimetri. Nel cottage vicino i corpi dei suoi migliori amici. E lei dorme e non si risveglia.

Un esordio travolgente quello di Matthew Blake già tradotto e venduto in trenta paesi, che ha visto la Warner Bros acquistare i diritti e  anche  i complimenti da Jeffery Deaver, Lee Child e David Baldacci.

Già la premessa colpisce il lettore: i fatti li espone uno dei protagonisti del libro, il dottor Benedict Prince, psicologo forense, esperto del sonno con il compito di svegliare la protagonista, affetta da una sindrome definita “della rassegnazione”, e sapere finalmente se si tratta di un’assassina e ricevere il naturale processo. Quello di Anna O, nome attribuito al caso e nato da quello da lei usato  sui social, comincia ad essere tale quattro anni dopo quando a Ben Prince, che ha studiato una lunga casistica di persone che hanno commesso crimini durante il sonno, viene dato l’incarico dal ministro della Giustizia di risvegliare Anna.

La maggior parte dei capitoli vedono Ben Prince come voce narrante che non solo cerca di svegliare “la bella addormentata”, così come è stata definita sui quotidiani, ma cerca anche risposte avviando un’indagine parallela. I capitoli sono poi inframmezzati da pagine del diario della protagonista e non mancano colpi di scena, false piste, nuove direzioni, interruzioni di scene proprio nel momento culminante.

In una recente intervista (di Marco Bruna su la lettura del 14 aprile) l’autore relativamente alla scelta del sonno e del sonnanbulismo, come elementi chiave nel suo thriller, ha dichiarato

Il sonnambulismo e la sindrome della rassegnazione, che porta a uno stato di riduzione della coscienza, sono due misteri. Ancora oggi, nessuno sa veramente che cosa li provochi. Un sonnambulo ha gli occhi aperti ma il cervello addormentato. È affascinante. Perché accade? E se fai qualcosa mentre sei sonnambulo, sei colpevole o no? Per trattare la sindrome della rassegnazione, secondo le teorie attuali, bisogna provare a riportare speranza nella vita di qualcuno. È un’idea meravigliosa, soprattutto per un romanziere: per curare qualcuno devi indagarlo come individuo, come faresti con un personaggio di finzione.

Matthew Blake ha studiato Lettere alla Durham University e al Merton College di Oxford. Ricercatore e speechwriter a Westminster, dopo aver scoperto che in media una persona passa dormendo trentatré anni della propria vita, inizia una ricerca approfondita sui crimini legati al sonno e sulla misteriosa malattia conosciuta come “sindrome della rassegnazione”, che lo porta a indagare su delitti compiuti in casi di sonnambulismo. Anna O nasce da questo interesse ed è il suo romanzo d’esordio. (da La nave di Teseo)

Guillaume Musso “Angélique”, presentazione

Traduzione di Sergio Arecco

Prossima l’uscita in Italia del nuovo romanzo di Guillaume Musso, Angélique, per La nave di Teseo. In una recente intervista di Stefano Montefiori sul Corriere (16 ottobre 2022) l’autore racconta alcuni passaggi del nuovo thriller la cui azione si muove da Parigi e arriva a Venezia, un’Italia molto presente nel romanzo non solo per il coinvolgimento di una famiglia alto borghese, i Sabatini, ma anche nell’ambientazione parigina nel VII arrondssement, di marcata presenza italiana.

Molti i colpi di scena che si susseguono, voluti e ricercati dallo scrittore francese, di origini lombarde, come lui stesso rivela nell’intervista, che sceglie, lavorandoci molto, di sorprendere i lettori che definisce ormai esperti e abituati al giallo.

La storia è nata da un’idea abbozzata, dichiara, come spesso capita a molti scrittori di scriverne, con protagonista una giovane volontaria che suona il violoncello per i malati degli ospedali, Louise Collange, che incontrerà un poliziotto, Mathias Taillefer. Poi, aggiunge lo scrittore, è arrivata la svolta dedicando attenzione ad “Angélique Charvet appunto, la protagonista che corrisponde alla mia voglia di descrivere l’ambiguità, il fatto che una persona non particolarmente diversa da me possa scivolare nel lato oscuro”.

“Quando Louise scopre che Mathias è un poliziotto, gli chiede di occuparsi di un caso molto particolare che la riguarda da vicino. All’inizio riluttante, Mathias accetta infine di aiutarla, e presto i due si ritroveranno uniti in una spirale che si stringe pericolosamente intorno a loro.
Inizia così un’indagine mozzafiato che parte da Parigi e arriva a Venezia, sulle tracce di un mistero che porta a una vita segreta, a un amore forse sfiorato, a un luogo desiderato ma non ancora raggiunto.
Il nuovo romanzo di Guillaume Musso – intenso, sorprendente, eccitante – è un labirinto di emozioni in cui ogni pagina mette in discussione le nostre stesse certezze”. (da La Nave di Teseo)

e anche

Brevi note biografiche

Romanzo dopo romanzo, Guillaume Musso ha costruito un legame unico con i suoi lettori. Nato ad Antibes nel 1974, ha iniziato a scrivere dopo gli studi e non si è più fermato, nemmeno quando è diventato professore di Economia. I suoi libri, tradotti in 40 lingue, e più volte adattati per il cinema, lo hanno consacrato come uno dei più importanti scrittori di noir. Presso La nave di Teseo ha pubblicato La ragazza di Brooklyn, Un appartamento a Parigi, La ragazza e la notte, La vita segreta degli scrittori, L’istante presente, E poi…, Salvami, La vita è un romanzo e La sconosciuta della Senna.

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