Cristina Núñez Pereira “Emozionario. Dimmi cosa senti” edizione illustrata, Nord Sud Edizioni

Opinioni dei lettori: di Adriana Casalegno

Con l’ ‘Emozionario’ ci si può addentrare nel paesaggio delle sensazioni, da soli o in compagnia. Basta lasciare in giro questo attraente libro per sfogliarlo, consultarlo quando si è richiamati dalla frase di  copertina ‘dimmi cosa senti’.
Le emozioni si affacciano in palloncini tondi e corrono lungo un filo sottile. Sono tante, 42 voci. Ognuna ha il suo numero di pagina e lì la sua narrazione, il suo disegno, i suoi colori.
La timidezza è rosa e rossa, un gentile uccellino blu fa capolino tra tazze di tè. L’ira, invece, ha pennellate di rosso acceso, lingue di fuoco attorno ad un piccolo mostro e, sullo sfondo, scivola nel marrone. Allora si può anche seguire la frase: ‘di che colore mi sento’ e cercare il proprio nelle immagini realizzate da tanti bravissimi illustratori.
Le sensazioni non sono perenni e non sono solitarie, si può continuare a stare con loro finché ci si riconosce. Più tardi, domani, sarà un’altra emozione o forse due, magari di opposta natura, come accadde a Tebaldo. Tebaldo, cugino di Giulietta, al ballo mascherato riconobbe il nemico Romeo dalla voce. Non poté attaccarlo lì a casa dello zio e pensò: “la pazienza costretta ad incontrarsi con la collera che vuole erompere ad ogni costo mi fa tremare il corpo per il contrasto della loro natura”.
Cercare, leggere, scoprire, parlare di emozioni e delle loro relazioni fa parte della conoscenza di sé e via via si comprendono le emozioni altrui, quelle dei compagni e, nel tempo, anche quelle di Tebaldo e di tanti altri personaggi.

Dai 3 anni ai 10 con i più grandi, dai 10 in poi per tutti.