Igino Ugo Tarchetti “Tre racconti gotici” con una premessa sulla Scapigliatura e note a cura di Alessandro Ferrini

Dalla Prefazione

I tre racconti proposti, a partire da Osso di morto hanno in comune il tema della morte, sentimento onnipresente, traslato in situazioni extrasensoriali e nel misterioso, nel sogno come portatore di premonizione e nell’onirico, dimensione extra reale, ma tangibile come in Le leggende del castello nero e Uno spirito in un lampone.

Solo riconducendo gli scritti alla scelta letteraria operata dagli Scapigliati è possibile dare loro un significato e renderli “significativi” in nome di un tentativo, non sempre riuscito fino in fondo, di costruire pagine nuove, messaggi diversi, uso della parola non come segno per illustrare il reale, ma che lo superasse e arrivasse ad esprimere altro e oltre, come Tarchetti tenta anche nelle sue composizioni poetiche. 

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Nella stessa Collana

Arrigo Boito “L’alfier nero”

Arrigo Boito “Il pugno chiuso”

Luigi Capuana “Novelle”

Grazia Deledda “La regina delle tenebre”

Giovanni Verga “Le storie del castello di Trezza”