
Collana: Vallecchi Poesia diretta da Isabella Leardini
Vallecchi
Dal 19 dicembre 2025
Come un ventaglio di bellissima fattura, pagina dopo pagina Giorgio Ghiotti apre piccoli universi di fronte agli occhi del lettore. Due paradisi è un bestiario della mente popolato di creature reali e simboliche, vive o appuntate a una teca, «inchiodate per sempre al loro volo»; presenze animali e umane, tutte segnate dalla medesima mortale perfezione colta in un attimo di intravista eternità.
I due regni attraversati in questo libro sono spazi liminari: terrazzi, cantine, vialetti, e sono regni del tempo che tornano a coincidere, la giovinezza e le sue città, l’infanzia e i luoghi in lei trasfigurati, le vite altrui come eredità rimaste nelle stanze, età riflesse in un presente che a se stesso non fa sconti. Questa voce, che in appena trent’anni ha già un’opera solida e varia tra poesia e narrativa, nei versi risplende di una dimensione sempre duplice, fanciullesca e dura, limpida e intransigente, classica ma quotidiana.
Giorgio Ghiotti è forse l’ultimo custode di un mondo novecentesco a cui appartiene ancora interamente, per cantabilità e forma mentis. Innato, ma coltivato nella fedeltà alla letteratura, possiede il dono raro della sprezzatura, in cui la naturalezza è anche distanza. Io per metà già fossile – si definisce – provvisoriamente nel mezzo di una scena, di straforo. È da questa vicinanza incrinata di nostalgia che la vita potenziale può essere guardata, esige di essere detta con esattezza e passione, a patto di non essere del tutto toccata, come un’ala di farfalla o di falena. Nella sua partitura gioiosa ed esatta, è davvero come il volo o il canto degli uccelli questa poesia, una forma inevitabile di armonia. «Sono creature fatte di solo canto / se preferiscono mostrarsi al loro meglio / cioè senza mostrarsi – farsi nuda voce».
Giorgio Ghiotti (Roma, 1994) è poeta e scrittore. In poesia ha esordito con Estinzione dell’uomo bambino, cui sono seguiti, tra gli altri, La via semplice (Premio Prestigiacomo), Ipotesi del vero (Premio Notari) e I perduti amori. Tra i suoi romanzi più recenti, Casa che eri e L’avvenire