
A trent’anni dalla scomparsa di Massimo Troisi, Donatella Schisa ne ripercorre i luoghi partendo dall’infanzia a San Giorgio a Cremano, passando per Napoli, le prime esperienze teatrali, il cinema, il borgo marinari, l’isola di Procida e tutti i paesaggi che hanno fatto dell’attore uno degli interpreti più conosciuti e amati in Italia e nel mondo della cultura partenopea. Il ritratto di Massimo Troisi raccoglie l’eredità di quanti hanno avuto l’occasione di conoscerlo e raccontare la sua comicità, la sua arte e il suo pensiero, nel tentativo unanime di evitare di farne un personaggio idealizzato, appartenente a un altrove lontano, distante, a tratti irraggiungibile.[…](da Perrone Editore)
L’autrice è stata intervistata da Brunella Schisa (Il Venerdì La Repubblica, 26 luglio 2024), anch’essa napoletana, che ha deciso di incontrarla nel nome di un mito pertanto difficile da raccontare senza rischiare il già detto; ha invece dichiarato che la scrittrice c’è riuscita in pieno: attraverso l’intervista di amici e collegfhi ha costruito, con gli strumenti di una storica, un libro autentico sapendo penetrare nell’anima del personaggio e nel suo rapporto con Napoli, sebbene non fosse la sua città natale.
Alla domanda “Lei lo descrive come un arci napoletano allergico agli steriotipi”, la scrittrice risponde che effettivamente detestava i luoghi comuni e che era “l’esatto contrario” del furbo che vive d’espedienti, anzi lo definisce “malinconico, umbratile” che partendo da se stesso era riuscito ad eliminare i cliché sulla figura del classico napoletano; richiamando il rifiuto dell’attore al trapianto del cuore e alla sua morte all’indomani delle riprese del Postino di Neruda ci fornisce una caratteristica peculiare del suo carattere: “tutto anima”, al punto di non voler sostituire il suo cuore con quello di un altro che avrebbe potuto provare sentimenti diversi, un modo diverso di guardare le cose.
Donatella Schisa è avvocato e si occupa di libri. Lettrice appassionata, conduce da anni il circolo letterario “Scritti di questi tempi”. È stata conduttrice radiofonica di rubriche letterarie e autrice di due romanzi: Il posto giusto (L’Erudita, 2017) e La nebbia quando sale – Lettere a mia madre e non solo (L’Erudita, 2019), e curatrice di antologie per Giulio Perrone Editore. L’ultimo suo lavoro è Lunario minimo (Affiori, 2023).