Nicola Campogrande “Viaggio al centro dell’orchestra. La vita segreta della musica classica tra direttori e solisti, prove e strumenti, disastri e colpi di genio”

Una guida all’ascolto per curiosi e appassionati, un volume unico per immergersi nella meraviglia della musica orchestrale. Perché, come spiega l’autore, “la bellezza, l’emozione, la sorpresa, l’eccitazione, la gioia regalate da un brano suonato da un’orchestra sono doni preziosi; e un ascolto più consapevole può moltiplicarli, lucidarli, renderli più intensi” (da Rizzoli libri)

Un testo  divulgativo alla scoperta del funzionamento degli strumenti musicali che insieme vanno a costituire un  tutt’uno: l’orchestra sinfonica; una conoscenza necessaria per un ascolto  più consapevole. Con un linguaggio accessibile anche ai non esperti, l’autore accompagna il lettore alla scoperta, come propone il titolo, degli strumenti che la compongono e del loro ruolo evidenziando le differenze tra i diversi tipi di orchestra: barocca, classica, romantica, tardo-romantica, d’ avanguardia della seconda metà del Novecento, quindi il ruolo e i compiti del direttore “l’unico musicista dell’orchestra che non suona”. A conclusione dieci brani proposti perché ben orchestrati e  descritti come esemplificazione ad un ascolto consapevole che aggiunge ulteriore piacere.

Nicola Campogrande, compositore, è nato a Torino nel 1969, vive a Roma e ha tre figli. La sua musica, eseguita dai maggiori interpreti internazionali, è pubblicata da Breitkopf & Härtel e incisa su trentacinque album. Dal 1998 conduce trasmissioni musicali per Rai Radio3 e ha condotto Contrappunti sul canale Classica HD di Sky. Già critico musicale per “la Repubblica”, è ora tra i collaboratori de “La Lettura” del “Corriere della Sera”. Dal 2016 al 2023 è stato direttore artistico del festival MITO SettembreMusica. Ha pubblicato anche 100 brani di musica classica da ascoltare una volta nella vita (BUR, 2018), Occhio alle orecchie (Ponte alle Grazie, 2015), Capire la musica classica ragionando da compositori (Ponte alle Grazie, 2020) e il corso di musica per la scuola media Prima la musica! (Lattes, 2022).

Giovanni Arpino “Il fratello italiano”, presentazione

Torna in libreria, nella nuova edizione BUR Rizzoli con la prefazione di Mario Desiati, “Il fratello italiano” di Giovanni Arpino, romanzo vincitore del Campiello nel 1980. Racconta, nella Torino tra gli anni Settanta e gli Ottanta, la fine di un’epoca e le incomprensioni legate al salto generazionale, attraverso le figure dei due protagonisti, il maestro elementare Carlo Botero e il manovale Raffaele Cardoso. Il maestro è piemontese, sessantaduenne, vedovo, che stempera la sua solitudine nell’affezione che lo lega a Stalin, il gatto; Cardoso è calabrese, sessantenne e vedovo, arrivato a Torino per dare una lezione alla figlia che vive prostituendosi, scelta disonorata che ha fatto morire di crepacuore la madre. La figlia di Botero, Stella, ha un ex marito calabrese che, squattrinato e senza lavoro, continua ad infastidirla. Quando Stella chiederà al padre di “liberarla” dalla presenza esasperante dell’ex, i due sessantenni si troveranno: il primo nei guai, il secondo, nel cui passato ambiguo traspare una certa familiarità con la malavita, capace quindi di trattare con gli ambienti malavitosi e trarlo dagli impicci.

Scrive Desiati nella Prefazione “Il romanzo è uno dei più importanti testi che abbiamo su quel passaggio di consegne tra due stagioni italiane, quella di chi ha visto il Paese attraversato dalla violenza del decennio appena trascorso, caratterizzato dal terrorismo e la lotta armata, e la stagione di chi quel Paese lo raccoglie, un attimo prima dell’ultimo boom negli anni Ottanta,

“[…]romanzo alimentato da dilemmi incomponibili, da mondi che non riescono a comunicare, disegna con una scrittura cruda e dolorosa il passaggio di testimone tra due generazioni – quella che precede e quella che vive il boom dei consumi degli anni Ottanta – e conferma Giovanni Arpino come uno dei più importanti narratori del Novecento, mai allineato eppure profondamente immerso nel proprio tempo, capace di guardare dentro il buio dei propri personaggi senza mai giudicarli”.(da BUR Rizzoli Libri)

Giovanni Arpino (1927-1987) è stato uno dei più originali narratori del Novecento italiano. Giornalista, ha seguito da inviato speciale, prima per “La Stampa” poi per “il Giornale”, i maggiori eventi dello sport e del calcio in particolare. Dopo l’esordio di Sei stato felice, ha goduto del riconoscimento della critica e di un vasto consenso di pubblico firmando numerosi romanzi. In BUR è disponibile Una nuvola d’ira.(da Rizzoli Autori)