
Traduzione di Claudia Durastanti
Con una scrittura cruda e bellissima, Leila Mottley racconta il pregiudizio razziale, la corruzione, il riscatto sociale, nelle strade di un’America poco conosciuta.(da Bollati Boringhieri)
Opera prima di Leila Mottley racconta Kiara Johnson, eroina diciassettenne afroamericana alla ricerca di una vita normale, costretta invece a sopravvivere: pagare l’affitto del monolocale in cui vive con il fratello Marcus, poco talentuoso ma desideroso di diventare un rapper, con la madre finita in un centro di riabilitazione dopo la morte della figlia più piccola e il padre morto di cancro, alla ricerca di un’occupazione che le permetta l’affitto e una possibilità di futuro per Trevor, figlio della sua vicina di cui si occupa da quando è nato; possibilità che paiono aprirsi quando una serata al bar e un incontro casuale in un momento di difficoltà determinano l’inizio di un lavoro che non vorrebbe fare; e comincia a prostituirsi fino a diventare la preferita di alcuni poliziotti ma, quando uno del gruppo si suicida, viene coinvolta in un procedimento legale, restando presa nello scandalo che coinvolgerà tutto il dipartimento di polizia di Oakland, un fatto di cronaca a cui l’autrice si è ispirata. Una storia di carta quella della giovanissima Kiara, detta Kia, che trova pesante riscontro in statistiche di vite effettivamente e terribilmente reali
Leila Mottley nel 2018, all’età di sedici anni, è stata la più giovane autrice a essere nominata Poet Laureate of Oakland, California. Le sue poesie sono apparse sul «New York Times». Il suo romanzo d’esordio, Passeggiare la notte, è stato inserito tra i finalisti del Booker Prize, del PEN/Hemingway Award e scelto dallOprah’s Book Club come libro del mese. Vive a Oakland, California.(da Bollati Boringhieri Autori)
