Maria Parr “Oscar e io e quella volta che…”, Beisler Editore

Torna in libreria Maria Parr, la “nuova Astrid Lindgren” della Norvegia (già autrice del bestseller Cuori di waffel, 30.000 copie vendute e Premio Andersen e finalista Premio Strega). Arriva in Italia il tanto atteso seguito di Oscar e io (Beisler 2024): “Oscar e io e quella volta che…”, le nuove avventure dei fratellini Oscar e Ida. Il primo volume, Oscar e io ( Beisler 2024) è stato un successo internazionale venduto in 20 paesi, adattato per una serie TV e vincitore del Premio Cento e finalista Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2025.

Illustrazioni in bianco e nero di Åshild Irgens
Traduzione di Alice Tonzig
Collana “Il serpente a sonagli”

BEISLER
Dal 14 novembre

Questa volta Oscar è innamorato di Bums, l’elefantino di peluche ospite fisso nella classe di Ida. La regola è che ogni fine settimana uno degli alunni lo porta a casa con sé per fargli vivere grandi avventure. Ida è la prescelta, suo malgrado: dovrà prendersi cura di Bums e inventarsi qualcosa di speciale per lui. Fortuna che c’è Oscar e le sue invenzioni geniali e bizzarre: la parola chiave è SPA. Nella stanza da bagno nasce un vero e proprio Centro benessere, pensato per rimettere a nuovo lo stressatissimo Bums! Quello che sembra un semplice fine settimana si trasforma così in un’avventura fatta di idee strampalate, momenti di allegria e qualche piccolo imprevisto. Ma come sempre, tra fraintendimenti, emozioni e fantasia, i fratellini sapranno affrontare tutto insieme con coraggio e ironia. Una storia dolce e profonda che, con delicatezza, introduce e accarezza i temi universali della preadolescenza.

Maria Parr è nata in Norvegia, dove ha studiato lingue e letterature nordiche. Prima di diventare scrittrice a tempo pieno, ha lavorato a lungo come insegnante. Il suo primo romanzo, Cuori di waffel (Beisler 2014), ha riscosso un successo folgorante vendendo oltre 30.000 copie in Italia, vincendo il Premio Andersen per la categoria 9/12 anni, il Super Premio Andersen Libro dell’Anno 2015, il Premio Legambiente 2015 ed è stato finalista della prima edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2016. Dal romanzo è stata tratta una serie televisiva di grande popolarità in Norvegia. Con Beisler Editore ha pubblicato anche Oscar e ioTonja Valdiluce e il seguito di Cuori di waffelLena, Trille e il mare, finalista al Premio Strega 2019.

Åshild Irgens è nata nel 1976 e ha studiato disegno e illustrazione alla Scuola di Belle Arti di Oslo e alla School of Visual Arts di New York. Dopo la laurea, ha iniziato a collaborare con alcuni dei più importanti editori norvegesi per l’infanzia. Nel 2011 è stata presidente della giuria “Libri più belli dell’anno”, storico comitato norvegese dedicato alla promozione della qualità grafica dei libri. Vive e lavora a Oslo come illustratrice e graphic designer. Per Beisler Editore ha illustrato Oscar e ioTonja Valdiluce (Premio Samarelli 2018) e la copertina e le vignette di Lena, Trille e il mare.

Alice Tonzig è nata a Milano nel 1972 e attualmente è docente di Business English, Cross Cultural Communication e Storytelling presso Høyskole Kristiania a Oslo. Insegna italiano presso l’Istituto Italiano di Cultura di Oslo e italiano come lingua straniera presso la scuola superiore Bjertnes Videregåendeskole. Dal 1998 svolge attività di traduttrice letteraria dal norvegese, specializzandosi in libri per bambini e ragazzi. Tra i numerosi titoli tradotti figurano Olla scappa di casa di Ingunn Thon, William Wenton e il ladro di Luridium di Bobby Peers e i libri Oscar e ioCuori di waffel e Tonja Valdiluce di Maria Parr.

Della stessa autrice su tuttatoscanalibri

Oscar e io

Manica K. Musil “Largo, pista, Tina in vista!”, Beisler Editore

Traduzione di Lucia Gaja Scuteri

Collana: Libripinguino Età: 3-6

BEISLER

Arriva dalla Slovenia questo piccolo gioiello, un albo che al suo interno racchiude la straordinaria manualità di chi lo ha letteralmente costruito e una storia delicata che narra di passione, di magico incontro e di un sogno che si realizza. 
Manica K. Musil ha illustrato questa sorta di libro tattile con la speciale “tecnica del cucito”, una novità che le ha portato fama internazionale. Le sue mani d’artista hanno “ricamato” le pagine con pazienza e perizia, regalandoci qualcosa di unico. Il mare è così vero che ci si può tuffare, e Tina è così vera che la si può accarezzare. 
Tina non è un pesce come gli altri. Certo, nuota felice nell’acqua limpida, ma intanto nutre una atavica passione per le quattro ruote. Che siano auto da strada e da corsa, autobus e furgoni, Tina è rapita da tutto ciò che corre e si sposta. E nel profondo del suo mare, sogna di stringere un giorno un volante e di premere la pinna su un pedale. Siccome la vita sa essere anche bellissima nella sua imprevedibilità, può accadere che un evento nefasto si traduca in meraviglia. Tina è un pesce e può succedere che un bambino pescatore la prenda all’amo. Ma può accadere anche che quel bambino la aiuti a realizzare il suo desiderio, donandole una giornata di assoluta felicità.

Manica K. Musil. Nata a Ptuj, in Slovenia, Manica Klenovšek Musil voleva studiare pianoforte. Ma presto ha rivolto la sua attenzione ad altri settori, tra cui l’architettura. Dopo la laurea, il suo primo edificio – il Palazzo Municipale di Gorisnica (Slovenia) – ha vinto il Grand Prix internazionale al concorso “Leonardo” per giovani architetti di Minsk, nel 2005. Nel frattempo, ha anche vinto alcuni premi per la sua arte grafica. Tra il 2002 e il 2006 il suo lavoro è stato presentato su undici francobolli sloveni. Gli animali dei suoi libri l’hanno ispirata a ricrearli come installazioni per gallerie o altri spazi pubblici. Molto probabilmente è la sua formazione in architettura che le fa percepire i suoi libri più come interi progetti che come semplici libri.

Lucia Gaja Scuteri. Nata a Lubiana (Slovenia), lavora come traduttrice freelance e mediatrice culturale. Dopo la laurea in Lingua e Letteratura Slovena presso l’Università “L’Orientale” di Napoli, ha conseguito il dottorato in Storia Contemporanea e Linguistica slovena presso l’Università del Litorale di Capodistria. Fin dai suoi studi, promuove la letteratura e la cultura slovena nel Sud Italia come traduttrice, interprete e coorganizzatrice di eventi culturali e accademici. Oggi lavora come traduttrice freelance dallo sloveno all’italiano e come mediatrice culturale per CELA (Connecting Emerging Literary Artists).

Ingrid Ovedie Volden “Una canzone stonata”, Beisler Editore

Una canzone stonata è un romanzo d’amore e tanto altro. L’autrice attinge agli stereotipi sull’amore e, da straordinaria alchimista, li mescola, dando vita a uno dei romanzi più belli, più forti, più ironici, più veri di sempre. Una canzone stonata è un romanzo da amare, per la forza dei sentimenti, così difficili da mostrare. Per il coraggio di mettersi in gioco, perché un cuore ferito e rattoppato vale doppio.

Traduzione di Lucia Barni

Età +13

Beisler Editore

Da quando Aline e Oliver frequentano la stessa scuola, nella stessa classe, non si sono mai scambiati una parola. Lui è alle prese con la separazione dei suoi, lei vuole tornare nella città dove abitava prima. Un giorno il padre di Oliver ha un infarto e finisce nel reparto di cardiologia dell’ospedale: forse il suo cuore si è spezzato per il mal d’amore. Mentre Oliver è da suo padre, ecco che arriva Aline. Deve fare una ricerca sul cuore umano ed è venuta a documentarsi. Quello che la quotidianità e la consuetudine non hanno generato, nasce in un luogo di cura. In un’esplosione di sentimenti e di emozioni mai provati prima, Aline e Oliver si innamorano. Ma Oliver sa che il loro amore dovrà restare segreto, al sicuro dalle chiacchiere e le stupide risate dei suoi compagni di scuola. Non è facile proteggere un segreto, i malintesi sono dietro la porta e ci vuole un attimo per perdersi. E poi cosa accadrà quando il papà di Oliver tornerà a casa? Sarà guarito? Ma i cuori spezzati si aggiustano? Esiste una medicina, una colla antica come il mondo. Si chiama musica, non appiccica, è magica e restaura. E porta felicità. Basta volerlo.

«Come dev’essere soffrire così tanto per amore da pensare di voler diventare ciechi se non si potrà mai più vedere la persona di cui si è innamorati? Penso in continuazione al testo della canzone che ha letto Sara. If I can’t see you again, I might as well go blind. Mi vengono i brividi. Mi siedo sul letto e cerco su Google ‘male d’amore’. È metaforico dire che il cuore si spezza. Non si spezza per davvero. A volte però, in casi molto rari, il mal d’amore può davvero provocare dei mutamenti nel cuore. Leggo di una coppia di coniugi, il marito muore all’improvviso in un incidente d’auto; subito dopo, la moglie comincia ad avvertire dei dolori al petto.

Dopo visite ed esami, si scopre che soffre di quella che chiamano Sindrome del cuore infranto. Assomiglia all’infarto, spiega l’articolo, ma in questo caso i sintomi non sono dovuti a un’arteria ostruita. “Può capitare che lo stress emotivo causato dalla perdita di una persona cara sia così forte che il cuore cambia forma”, dice Richard Olsen dell’American Heart Association, “il muscolo cardiaco si indebolisce e, nel peggiore di casi, può smettere di battere.” Continuo a leggere senza battere le palpebre. “Si giunge a questa diagnosi solo dopo attenti esami”, dice la cardiologa e responsabile dell’Unità operativa di cardiologia dell’Ospedale universitario, Heidi Hals. L’antilope! Scorro l’articolo verso il basso e trovo una sua foto. Ha gli stessi occhi severi, ma non gli occhiali. “Ed è importante fornire a questi pazienti l’aiuto di cui hanno bisogno

Ingrid Ovedie Volden, nata nel 1981, ha conseguito una laurea in scienze politiche ed è editorialista e critico musicale. Ha scritto due romanzi per ragazze e ragazzi, acclamati dal pubblico e dalla critica. Il suo romanzo Una canzone stonata è stato tradotto in cinque lingue.

Lucia Barni traduce dal norvegese, dall’inglese, dallo svedese e dal danese. Per Beisler ha tradotto Lena, Trille e il mare di Maria Parr, Ora di nanna di Kjersti Skomsvold e Ascoltami! di Gulraiz Sharif.

Maria Parr “Oscar e io”, Beisler Editore

Arriva in Italia il vincitore del prestigioso Premio Brage 2023: Oscar e io di Maria Parr, l’autrice norvegese diventata una star della letteratura per ragazzi

«Maria Parr ha scritto uno splendido ritratto di una delle cose più importanti nella vita di un bambino: la condivisione con un fratello. Tutti dovrebbero avere un Oscar nella loro vitaMaria Parr descrive l’esperienza di essere proprio qui, in questa terra di mezzo. Il libro è scritto sapientemente, ed è riccamente illustrato. La lingua è fresca come gli spruzzi del mare, furiosa come una pioggia torrenziale e gentile come un venticello estivo. Un linguaggio strettamente legato alla natura, e allo stesso tempo riflesso della vita. È la dimensione del quotidiano, con tutte le cose più importanti, grandi o piccole che siano.» (Premio Brage 2023, motivazione della Giuria) 

Illustrazioni di Åshild Irgens


Traduzione di Alice Tonzig

Collana: Il Serpente a sonagli, 

Età: 9+

Beisler Editore

In un piccolo villaggio nel cuore della Norvegia, c’è una grande casa rossa e sciupacchiata che si affaccia su un bosco tanto amato e mai temuto, dai mille colori cangianti a seconda delle stagioni. Qui, insieme ai genitori, Ida e Oscar riempiono la loro vita di piccole e grandi avventure. Ida ha otto anni, è paziente e gentile. Oscar di anni ne ha cinque, non è per nulla paziente, ha l’argento vivo addosso e una fantasia che galoppa. Mica facile dividere la cameretta e la giornata con un tipo così.

In 12 capitoli, ognuno una storia a sé a comporre l’affresco familiare, Maria Parr descrive il potere straordinario della quotidianità; i litigi tra fratelli sulla scelta del letto a castello; le disquisizioni sul mistero di Babbo Natale; la paura di un mostro nell’armadio; il virus intestinale che contagia tutta la famiglia. Lo zio Øyvind, gravemente malato, amatissimo dai nipotini che ha un marito invece di una moglie, ma va bene così. Toccando con garbo e delicatezza i temi dell’accettazione, del mettersi in gioco e del coraggio, del lutto e della nascita. Del ridere di tutto e di nulla. In fondo, un romanzo d’avventura, dove la noia, piaga del nostro tempo, non esiste perché non c’è il tempo di annoiarsi, per Ida, Oscar e la sua famiglia.

L’autrice: Maria Parr, norvegese, ha studiato lingue e letterature nordiche e, prima di diventare scrittrice a tempo pieno, è stata a lungo un’insegnante. Cuori di waffel (2014), il suo primo romanzo, ha avuto un successo folgorante, vincendo il Premio Andersen per la categoria 9/12 anni, il Super Premio Andersen Libro dell’Anno 2015, il Premio Legambiente 2015 ed era finalista della prima edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2016. Dal romanzo è stata tratta una serie televisiva molto popolare in Norvegia, dove Maria Parr è considerata la nuova star della letteratura per ragazzi. Con Beisler Editore ha pubblicato Tonja Valdiluce e –  il seguito di Cuori di Waffel – Lena Trille e il mare, che è stato finalista al Premio Strega 2019.

 L’illustratrice: Åshild Irgens, nata nel 1976, ha studiato disegno e illustrazione alla Scuola di Belle Arti di Oslo e la School of Visual Arts di New York. Dopo la laurea ha iniziato a collaborare con alcuni dei più importanti editori norvegesi per l’infanzia. Nel 2011 è stata presidente della giuria “Libri più belli dell’anno”, uno storico comitato fondato nel 1933 per incentivare l’aspetto grafico dei libri. Lavora come illustratrice e graphic designer a Oslo. Per Beisler Editore ha illustrato Tonja Valdiluce, vincendo il Premio Samarelli nel 2018, e la copertina e le vignette di Lena, Trille e il mare.

La traduttrice: Alice Tonzig, nata a Milano nel 1972, attualmente è docente di Business English, Cross Cultural Comunication e Storytelling presso Høyskole Kristiania, Oslo, insegnante di italiano (tutti i livelli) presso l’Istituto Italiano di Cultura, Oslo, e di italiano come lingua straniera presso la scuola secondaria superiore Bjertnes Videregåendeskole. Dal 1998 in poi ha svolto attività di traduttrice letteraria dal norvegese, specializzandosi in libri per bambini e ragazzi. Tra i numerosi titoli tradotti ricordiamo Olla scappa di casa di Ingunn Thon, William Wenton e il ladro di Luridium di Bobby Peers e i libri Cuori di waffel e Tonja Valdiluce di Maria Parr.

Ole Könnecke e Hans Könnecke “A tutta Musica! Il metodo geniale per conoscere 50 strumenti in 1 colpo”, Beisler Editore

Traduzione di Chiara Belliti

Beisler Editore

Grazie ai QR-Code stampati su ogni pagina è possibile ascoltare il suono di tutti gli strumenti

Dalle mani virtuose di Ole Könnecke e di suo figlio Hans, acclamato musicista, un libro unico nel suo genere: 50 strumenti musicali raccontati, illustrati e perfino suonati. Un’orchestra da leggere e da ascoltare. Carta Canta, è proprio il caso di dire. Anzi, Carta suona! Il metodo geniale per scuotere le orecchie del più stonato degli stonati. E correre a iscriversi alla scuola di musica più vicina. Perché, per chi ancora non lo sapesse, siamo tutti musicisti. Basta mettersi alla prova.

SUDDIVISO IN BREVISSIMI CAPITOLI, SCRITTO CON IL FONT TESTME AD ALTA LEGGIBILITÀ COMPLETO DI QR-CODE PER L’ASCOLTO È UN LIBRO DIVERTENTISSIMO E ISTRUTTIVO ANCHE IN LETTURA CONDIVISA!

Quel tratto semplice e continuo, quell’andamento lieve, nitido ed elegante […] nella sua cordiale comprensibilità, nella sua fresca immediatezza mi appare perfetto per giungere, in primis, ai lettori più piccini. Walter Fochesato

OLE KÖNNECKE nato nel 1961 a Göttingen, vive ad Amburgo con la sua famiglia. Dal 1990 ha illustrato oltre 40 libri per bambini, molti dei quali vincitori di prestigiosi premi internazionali. Con il suo ultimo albo illustrato, Desperado (2020), si è aggiudicato il Premio Andersen. Beisler Editore ha tradotto i suoi albi più celebri, tra i quali la serie dedicata a Camillo, finalista al Premio Nati per Leggere 2014, Le Avventure di Lester e Bob, che ha conquistato nel 2016 il Premio Orbil e il Premio Scelte di Classe. Gli altri titoli di Ole Könnecke nel nostro catalogo sono Le nuove Avventure di Lester e Bob, Che sport, lo sport! Bill il Cattivo (ora buonissimo) e Dulcinea. Könneke è a ragione considerato uno degli autori che hanno modificato il linguaggio dell’illustrazione per l’infanzia.

HANS KÖNNECKE nato nel 1997, è compositore e strumentista. Scrive musica per il cinema, il teatro e per altri media. Dal 2018 studia composizione alla Hochschule für Musik und Theater di Monaco di Baviera.

CHIARA BELLITI è editor e traduttrice. Cura i romanzi di numerosi autori italiani e ha vinto il Premio Andersen per la traduzione di Rico, Oscar e il Ladro Ombra, di Andreas Steinhöfel, per Beisler Editore. Collabora con l’artista Michelangelo Pistoletto, organizza e cura mostre, insegna scrittura alla scuola Holden ed è socia fondatrice dell’associazione Legati al Filo, che mette l’arte al centro dell’innovazione sociale e del cambiamento. Abita in campagna con cane e gatti e, ogni tanto, fra i monti con il suo amore.

Dal 1990 ha illustrato oltre 40 libri per bambini, molti dei quali vincitori di prestigiosi premi internazionali. Beisler Editore ha tradotto i suoi albi più celebri, Könnecke è a ragione considerato uno degli autori che ha modificato il linguaggio dell’illustrazione per l’infanzia. Il viaggio in Italia sarà l’occasione per incontrare un autore importante, ma anche per sfogliare il suo nuovo titolo, arrivato sugli scaffali grazie a Beisler: A tutta musica! il metodo geniale per conoscere 50 strumenti in un colpo! di Ole e Hans Könnecke, tradotto da Chiara Belliti, è un viaggio affascinante tra gli strumenti di un’orchestra, spaziando dalle dolci melodie dei mandolini al ritmo travolgente delle percussioni, con tracce audio da ascoltare insieme ai bambini. 

Le tappe del tour italiano dalla Liguria all’Emilia Romagna

GIOVEDÌ 29 FEBBRAIO – ore 17.00 – GENOVA – Biblioteca Kora (via delle Vigne 9 r.) – info@bibliotecakora.it
Incontro con l’autore e firmacopie rivolto a bambini (dai 6 anni in su) e famiglie
Promosso dallarivista Andersen – in collaborazione con Beisler Editore e la libreria per ragazzi L’Amico Immaginario – e dalla Biblioteca Kora, Ingresso gratuito su prenotazione: info@bibliotecakora.it
VENERDÌ 1 MARZO – ore 10.00 – GENOVA – Palazzo Ducale, Sala del Maggior Consiglio (piazza Matteotti),Incontro/spettacolo e firmacopie con l’autore riservato a 15 classi delle scuole primarie genovesi con alcune esecuzioni musicali a cura della Deutsche Schule Genua-Scuola Germanica Genova
Ingresso gratuito su prenotazione: didattica@palazzoducale.genova.it
SABATO 2 MARZO – CASALECCHIO DI RENO
ore 10:30 – CASA DELLA CONOSCENZA – Via Porrettana, 360.  
l’Autore incontra i bambini dai 6 ai 10 anni
Ingresso gratuito
SABATO 2 marzo – CASTEL MAGGIORE (BO)
alle ore 16:30 – PAS – PARCO DEL SAPERE GINZBURG- Via Bondanello 39
Email biblioteca.cm@renogalliera.it
LUNEDÌ 4 MARZO – LUGO DI ROMAGNA – BIBLIOTECA TRISI – piazza Trisi n. 19
ore 10.30 l’autore incontra due sezioni della classe terza della scuola primaria; ore 17.00 l’autore incontra le famiglie dei bambini dagli 8 ai 10 anni 
trisiragazzi@comune.lugo.ra.it

Stefano Roccio “La Natura non ha copyright”, Beisler editore

Scritto e illustrato da Stefano Roccio, finalista al PREMIO PICCOLO GALILEO*

Età: 14+

Beisler Editore

Come può un uccello aiutare nella progettazione di treni ad alta velocità? Come fa uno scarafaggio a permetterci di coltivare verdure in mezzo al deserto? Come riesce un seme a incrementare la resa delle turbine a vento? Uno straordinario viaggio in un futuro sostenibile che è già attorno a noi, ma che solo ora stiamo imparando a vedere. Una immersione tra le innovazioni che la natura ispira, con applicazioni pratiche che vanno oltre ogni nostra immaginazione: dalla medicina, all’architettura, alla robotica, fino ad arrivare a essere parte della vita di tutti i giorni.

Innovazione ispirata alla natura. Questa la definizione di biomimetica – βίος (bios), vita e μίμησις (mīmēsis), imitazione. Una disciplina innovativa che trae ispirazione dal mondo naturale, dai suoi processi e dalle sue forme, per risolvere i problemi di progettazione dell’uomo in maniera rigenerativa e sostenibile, unendo mondi che solitamente immaginiamo separati: natura e tecnologia, biologia e innovazione, forme di vita e design. Dopo 3,8 miliardi di anni di ricerca e sviluppo, ciò che non ha funzionato è ora un fossile e ciò che ci circonda è il segreto per sopravvivere. Anche noi umani facciamo parte della natura, ma siamo una specie molto giovane, ed in quanto tale, dovremmo mettere da parte la nostra arroganza di predatori, diventando allievi di chi, qui sulla Terra, c’è da molto prima e che meglio di noi sa come produrre, riutilizzare e tutelare. Le migliori idee e soluzioni, infatti, potrebbero essere già state inventate.

Stefano Roccio, nato nel 1994 e cresciuto a Cerano, un piccolo ma speciale paesino della provincia di Novara, vive attualmente ad Amsterdam dove studia e lavora. Biologo e illustratore, i suoi studi lo portano inizialmente a specializzarsi in biologia molecolare e genetica per poi cambiare ambito, trovando nel mondo della biomimetica, disciplina che studia l’innovazione ispirata dal mondo naturale, il tassello mancante per unire il suo amore per la scienza e la natura con la passione per il disegno e l’illustrazione. Collabora con diverse realtà tra cui università, aziende e fondazioni per progetti improntati sulla sostenibilità e la tutela del territorio. Il suo obbiettivo è quello di essere ricordato in futuro come una persona che ha fatto la differenza in positivo, anche per pochi, e non come qualcuno che è stato seduto a guardare. Il suo desiderio è che questo suo primo libro possa essere un punto di partenza per giovani e adulti a osservare, riflettere, creare e a non essere mai sazi di curiosità.

* La giuria scientifica del Premio Il Piccolo Galileo, il primo premio dedicato alla letteratura scientifica a misura di bambine e bambini – ha selezionato La natura non ha copyright di Stefano Roccio tra i tre finalisti per la categoria Young (libri per lettori dagli 11 ai 16 anni) con la seguente motivazione:

Un libro fuori dal comune che si distacca da quelli che sono i codici narrativi più consueti che porta l’attenzione sul concetto della natura e sulla sua osservazione. Le pagine invitano lo sguardo a indagare temi e concetti del futuro, rimettendo anche al centro il processo scientifico, l’atteggiamento, il pensiero, della scienza. Visivamente porta lo sguardo a confrontarsi con una costruzione nuova dell’immagine, producendo un effetto inedito. L’occhio si interroga: è una mano a disegnare? Un robot? L’intelligenza artificiale? Un nuovo device? Un nuovo programma?

La premiazione sarà venerdì 17 novembre a Padova, durante La Settimana della Scienza 2023