Alessandro Pagani, toscano, ci ha abituato alle sue “chicche”: con “Io mi libro” recensito su tuttatoscanalibri.com, ci ha regalato ben 500 freddure e altrettanti sorrisi giocando con le parole. Così in “500 chicche di riso” dove le battute, non tutte scoperte, non tutte evidenti, sono proprio per questo più interessanti e spassose, indagano anche incongruenze, paradossi, assurdi comportamenti in una dimensione surreale, quella che, come si legge nella pagina omonima, è “un luogo parallelo al tangibile, dentro una visione diversa delle cose, in una giustapposizione solo apparentemente incongrua tra ciò che è, quello che sembra e il fantastico opposto”.
Come chiarisce Cristiano Militello nella Prefazione “In Chicche di riso il Pagani, si mette nel solco dei Bartezzaghi e dei Campanile, passando per Woody Allen (la numero 499 avrebbe potuto scriverla tranquillamente lui). Il nostro ci regala o, meglio, ci fa pagare il giusto, una valanga di freddure con predilezione per il calembour, anzi, ad esser precisi, per i metaplasmi, le metatassi e i metasememi. Non vi spaventate: nel mesozoico (1994) mi sono laureato con una tesi dal titolo “Aspetti comunicativi e pragmatici del cabaret come tecnica di satira” e nel capitolo 5 misi in fila, appunto, tutte le tipologie di battuta esistenti”.
L’Indice ci dà gli argomenti e le sezioni in cui sono articolate le “chicche”:
INDICE
Prefazione
La surrealtà
La realtà irreale
La cronaca sincronica
TG spaziale
Il testo è illustrato con i disegni di Massimiliano Zatini
Alcune spigolature:
- «Traduca in francese: Giampaolo ha avuto molto senza
aver compiuto sforzi per ottenerlo.»
«Jean Paul Belmondo.» - Ritrovati resti antichissimi di organismi viventi. Un paleontologo commenta: «Ah se fossi lì…».
- Se bevi superalcolici a Natale fai delle reti fantastiche:
gin goal bel.
E concludiamo spigolando nella sezione intitolata “TG spaziale”
- Costruito robot in grado di montare un mobile Ikea in soli trenta secondi. E senza fare neanche una telefonata all’assistenza.
- Modificato il gene di un dentista in laboratorio. Finalmente non ti chiederanno cose quando hai la bocca aperta.
… e buone 500 chicche di riso a tutti!
S.P.
L’Autore, cenni biografici dalla Quarta di copertina:
Alessandro Pagani è nato nel 1964 a Firenze, dove vive e lavora. Artista del movimento underground fiorentino Pat Pat Recorder durante gli anni ’80, nel 1988 inizia un percorso come musicista con svariati gruppi. Attualmente è batterista del gruppo rock Stolen Apple. Ha pubblicato Perché non cento? (2016) Io mi libro (2018)