Umberto Brindani “Senza lasciare traccia”, presentazione

Senza lasciare traccia è una continua corsa contro il tempo in cui si intrecciano suspense e satira, verità e menzogna, amore e ossessione.(da Piemme Editore)

“Sembra di trovarsi in un episodio di un film di Quentin Tarantino. Sembra. Siamo alle prime due pagine del romanzo di Brindani”, così scrive Giancristiano Desiderio presentando il romanzo sul Corriere (22 ottobre 2025)

Protagonista è Pierfrancesco Balzani, giornalista prossimo alla pensione, in tempi anadati cronista di nera, al momento  utilizzato come articolista giusto per tirare avanti quanto basta, ma c’è l’amore nella sua vita, c’è Rossana pubblico ministero, anche se amante clandestina.
Tutto si sconvolge quando nel palazzo di Giustizia viene trovato il cadavere di un magistrato, ritrovamento che coinciderà con la scomparsa di Rossana.
Convinto della sua innocenza, Pierfrancesco Balzani, da bravo cronista di nera, si mette alla ricerca delle prove e della scomparsa che sa bene essere, contrariamente a quanto i colleghi magistrati credono, innocente e pertanto nascosta.

[…]Il romanzo di Brindani è un insieme di racconti brevi — brevi come i capitoli di cui è composto – che hanno al centro una sensazione, un gio-co, un’abitudine, una stupidaggine, una fisima della contemporaneità e i personaggi e la storia, nella loro ironica tragicità, mettono in scena una satira del nostro tempo e ci servono una critica sentimentale di noi stes-si[…] conclude Desiderio la sua recensione

Umberto Brindani Nato nel 1958 a Busseto (Parma), è un giornalista italiano. Laureato in Filosofia all’Università di Bologna, ha iniziato la carriera collaborando con Il Mulino e La Gazzetta di Parma. Dopo l’Istituto di Giornalismo di Milano, ha lavorato per Espansione, Italia – Oggi e Panorama, dove è stato condirettore. Ha diretto Gente, Chi, TV Sorrisi e Canzoni e, dal 2010 al 2022, il settimanale Oggi. Nel 2023 è tornato alla guida di Gente, edito da Hearst. Ha pubblicato il libro Elogio dell’uomo perbene nel 2012 e Suicidio imperfetto nel 2024.( da Autori Piemme Editore)

Fabio Lombardi “L’esercito delle carriole”, Mursia

Una storia che intreccia una fantasiosa maledizione, la caduta di un giornalista e la misteriosa sparizione di un pescatore. 

Tra superstizione, manipolazioni e un amore non corrisposto, il racconto si sviluppa sullo sfondo della coltivazione illegale di marijuana fino alla guerra etnica nei Balcani, affrontando temi come l’odio, la violenza di genere e le speculazioni di case farmaceutiche senza scrupoli, fino a rendere la maledizione una crudele realtà.

Mursia

dal 10 novembre

Leonida Lucomagno, ex giornalista fuggito sull’isola croata di Susak dopo una condanna per aggressione, si ritrova a indagare sulla misteriosa scomparsa di Thomas, un pescatore locale dal passato controverso come coltivatore illegale di marijuana e leader del movimento per la legalizzazione della cannabis.
Le indagini di Leonida lo trascinano in un vortice di pericoli: tra ex militari alla ricerca di vendetta, spregiudicati rappresentanti di case farmaceutiche e narcotrafficanti, le sue azioni attirano anche le attenzioni di Pentesilea, la carismatica leader di un’organizzazione europea che offre supporto alle vittime di violenza maschile.
La chiave di tutto risiede in un passato lontano: l’assedio di Vukovar, le vicende legate all’enigmatico “esercito delle carriole” e le conseguenze delle decisioni di Pentesilea nel dopoguerra.
Tra complotti e rivelazioni scioccanti, Leonida dovrà confrontarsi non solo con i suoi demoni personali, ma anche con una verità scomoda che rischia di travolgere tutti.

Un “noir esistenziale”, in cui hanno prevalenza tematiche storiche (guerra dei Balcani e crimini etnici), diritti civili e violenza contro le donne, legalizzazione della Cannabis e narcotraffico, lobby farmaceutiche. Centrale il racconto dell’infanzia dei personaggi, il passato ha lasciato ferite non rimarginate che ne influenzano le azioni e per alcuni di loro costituisce una crescita spezzata dalla violenza.

Fabio Lombardi (Milano, 1965) è un giornalista. Negli ultimi quattordici anni ha lavorato a Quarto Grado, trasmissione specializzata in casi di cronaca nera; precedentemente è stato cronista al TG4 e al TG5, dove ha seguito come inviato grandi casi di cronaca, dalla banda della Uno Bianca, al delitto di Cogne, al delitto di Garlasco e alla strage di Erba. Per tre anni ha scritto il blog «Nera e Dintorni» e nel 2019 il suo primo romanzo, L’istinto dei calamari.

David Pinner “Ritual”, Alcatraz Edizioni

Per la prima volta tradotto in italiano, arriva nelle librerie il bizzarro romanzo di culto del 1967 che ha ispirato il capolavoro del cinema folk-horror inglese The Wicker Man.

Traduzione di Stefania Renzetti

Collana Bizarre Off 3

Alcatraz

Dal 10 ottobre in libreria

David Hanlin, ispettore di polizia di Scotland Yard, viene inviato in uno sperduto villaggio in Cornovaglia per investigare sulla morte di una ragazzina. Sulle prime, le circostanze parrebbero quelle di un tragico incidente, ma vicino al cadavere viene ritrovata una testa di scimmia inchiodata a un albero in maniera bizzarra, come a suggerire uno strano rituale. Durante la sua breve permanenza nel villaggio, Hanlin si trova sempre più invischiato nelle strane vite e nelle altrettanto singolari abitudini dei suoi abitanti, finendo per rimanere quasi ipnotizzato dall’assurda e decadente atmosfera che vi si respira. Ma quando un altro ragazzino viene trovato senza vita, capisce che deve fare di tutto per dissipare le ombre che sembrano oscurargli la mente, e trovare l’assassino.
Con la sua prosa decisamente sopra le righe, Ritual è un vero e proprio viaggio allucinato in un entroterra rurale pagano dove le regole dell’esistenza si piegano ad antichi riti religiosi celati da una coltre di inganno e omertà. E dove nulla è come sembra, sino alla sconcertante rivelazione finale…

INCIPIT

La quercia era molto antica. Uno dei suoi rami più bassi era stato spezzato di recente e, circa un metro e mezzo più giù, una testa di scimmia e tre fiori d’aglio erano stati fissati al tronco con uno spillone da cappello. Eppure la bambina, ad­dormentata alla sua ombra, sembrava ignara dell’albero e delle sue strane decorazioni. Non si accorse nemmeno del corvo che stava volando verso di lei. Non si accorse di nulla, mentre il sangue le sussurrava tra i denti e le scivolava lungo la gola. Presto le rigò i capelli color grano, ma lei continuò a non ac­corgersi di niente. Non stava dormendo. Dian Spark aveva otto anni ed era decisamente morta.

David Pinner è nato nel 1940 ed è uno scrittore e attore britannico. Dopo essersi formato alla Royal Academy of Dramatic Art, dal 1966 al 2019 ha interpretato diversi ruoli sia per il teatro che per la televisione, nel Regno Unito e oltreoceano. È autore di tredici opere teatrali e di quattro romanzi. Ritual (1967), il suo libro di maggiore successo, ha ispirato il capolavoro del cinema folk-horror The Wicker Man del 1973.

Michela Bellini “Quarta finestra da sinistra”, presentazione

Una strana finestra, una luce sempre accesa e movimenti inquietanti intravisti dietro le tende attirano l’attenzione di Rita, appassionata di storie, che abita nel palazzo di fronte.
Un grido di donna, l’ombra minacciosa di un uomo.
Che mistero si cela dietro al vetro?
La sensazione di pericolo e di tragedia imminente incombe e condiziona la vita di Rita che non riesce a stare a guardare e indaga, con l’aiuto delle amiche e il supporto discontinuo di Bruno, il suo fidanzato di sempre. L’ignoto sovrasta le vite di tutti mentre man mano il mistero si svela fino all’epilogo decisamente noir. 

Un giallo psicologico, che si snoda a ritmo incalzante tra Milano e Lione, attraverso una rapida alternanza dei personaggi. Qui suspense, amore, ironia e violenza s’intrecciano in un crescendo appassionante.
(da PAB Editore)

L’incipit

La macchina le piombò addosso a tutta velocità mentre attraversava viale Romagna. Se ne accorse
solo all’ultimo ma, non si sa come, riuscì a evitarla e si ritrovò ansimante a guardarla mentre
sbandava e usciva di strada finendo dritta contro il muro di una casa. Un attimo dopo un tizio si
buttava fuori dall’abitacolo e si dileguava di corsa. Rita era sbalordita, ma si riprese in fretta e si
allontanò velocemente. Al momento sembrava che nessuno avesse fatto caso a lei. Di lì a poco, la
strada si sarebbe riempita di gente, qualcuno stava già accorrendo. La Municipale, una volta sul
posto, avrebbe cercato dei testimoni e lei non aveva nessuna intenzione di complicarsi la vita.
Svoltò rapidamente l’angolo di via Mangiagalli, ma subito dovette fermarsi perché le cedevano le
gambe. Si appoggiò alla parete di un palazzo e fece alcuni respiri profondi. Contò fino a dieci, poi
provò a muovere con cautela un passo, poi due, tre, sì, le gambe erano a posto e la testa non le
girava più: poteva riavviarsi.

 

Michela Bellini è una scrittrice e poetessa milanese. Da sempre appassionata lettrice, negli anni Novanta si dedica alla scrittura di favole che crea insieme alle sue figlie. Passa poi ai racconti e alla poesia, pubblicando varie raccolte, l’ultima delle quali, Senza Centro, in ottobre 2022, per Porto Seguro Editore. La passione per le storie la porta a scrivere un giallo psicologico, nasce così Il passato dietro l’angolo, pubblicato da Fratelli Frilli Editori a fine 2021.  
Partecipa a varie antologie, Sogni Noir (2024 – F.lli Frilli Editori), Note noir (2023 – F.lli Frilli Editori), Respect (2024 – Edizioni Effigi), Scriviamo nell’era del CAMBIAMENTO (2023PAV Edizioni), Quei sorrisi noir (2022-F.lli Frilli Editori), Odio e amore in noir (2021-F.lli Frilli Editori), La Poesia nei giorni della Paura (2021-Rayuela Edizioni), con racconti o poesie. Ama scattare foto e per questo apre un suo blog sul quale, quando arriva la pandemia, pubblica un diario ironico del primo lockdown,
corredato di foto e nel 2021 pubblica il libro: Diario ai tempi del Corona – cronaca semiseria di un incubo.   

Hannelore Cayre “Le dita mozzate”, Edizioni Le Assassine

Hannelore Cayre inaugura la nuova collana SISTERS delle Edizioni le Assassine con il noir preistorico “Le dita mozzate” in cui il paleolitico è lo sfondo per indagare la sottomissione femminile.

Edizioni le Assassine pubblica e continuerà a pubblicare letteratura gialla nei suoi molteplici sottogeneri, proponendo e riscoprendo autrici del presente e del passato. L’obiettivo è quello di mettere in luce la capacità dello sguardo femminile di descrivere, decifrare e interpretare vari contesti sociali, senza mai sacrificare la suspense che è tipica di questo genere. Con la stessa passione e gli stessi obiettivi, nasce ora la nuova collana Sisters, che apre a voci inedite in grado di creare storie appassionanti e memorabili, portando il lettore su sentieri narrativi inaspettati. Al centro c’è la curiosità di esplorare e tracciare nuove mappe letterarie che siano coinvolgenti e ad alta tensione narrativa. Per le Assassine la destinazione è immutata: scoprire storie che ci parlino, ci appassionino e ci facciano riflettere.
Il primo titolo di Sisters è Le dita mozzate è un noir atipico, in cui il nostro passato remoto diventa lo sfondo perfetto per indagare la nascita della sottomissione femminile e le sue origini.

Traduzione di Simonetta Badioli

Collana Sisters

Edizioni le Assassine

In libreria dal 12 settembre

Con la sua penna tagliente come una selce, Hannelore Cayre ha cesellato questo noir ambientato nella preistoria ispirandosi alla scoperta, avvenuta in Francia esattamente quarant’anni fa, della famosa Grotta Chauvet, con le sue pareti ricoperte di misteriose impronte di mani femminili mutilate. Elaborando le teorie dell’antropologa femminista Paola Tabet, l’autrice dà vita a un indimenticabile, potente e straordinariamente moderno personaggio femminile in cui ogni donna vorrebbe riconoscersi.

Sinossi.
La brillante e ambiziosa paleontologa Adrienne Célarier scopre in Dordogna una grotta le cui pareti sono ricoperte di mani femminili mutilate e all’interno della quale vengono trovati due scheletri risalenti a 35000 anni fa. L’analisi dei resti rivela che si tratta della scena di un crimine. La storia si sposta allora indietro nel tempo e ci fa fare la conoscenza di Oli, la protagonista, una ragazza ribelle e coraggiosa appartenente a una tribù di Homo Sapiens. Stanca di subire continui soprusi per il solo fatto di essere nata femmina, Oli infrange tutte le convenzioni sociali a rischio della sua stessa incolumità. La sua ribellione getterà nel caos la comunità e sfocerà in una serie inaudita di violenze. 
Le dita mozzate è un noir atipico, in cui il nostro passato remoto diventa lo sfondo perfetto per indagare la nascita della sottomissione femminile e le sue origini. 
Le avventure di Oli, i suoi numerosi incontri con altre tribù e la sua lotta per essere rispettata al pari degli uomini, gettano una luce feroce sulle spietate dinamiche che regolano la sopravvivenza dell’umanità e su verità che molti preferirebbero negare.

Hannelore Cayre vive a Parigi ed è avvocato penalista, oltre a essere sceneggiatrice e realizzatrice di cortometraggi. Ha al suo attivo quattro romanzi oltre al best seller La Daronne, da noi pubblicato con il titolo La bugiarda. Il romanzo, pluripremiato, ha visto anche una trasposizione cinematografica nel 2020, con Isabelle Huppert come protagonista.

Amanda Cross “In ultima analisi”, presentazione

Kate Fansler può essere considerata il prototipo della detective femminista. È la protagonista di una serie molto popolare di quattordici romanzi investigativi iniziata nel 1964 e conclusa nel 2002, professoressa un po’ supponente (non risparmia allusioni contro il maschilismo di Freud), spregiudicata, apertamente indipendente, personalità prorompente, piomba casualmente in questo suo primo caso.(da Sellerio)

Sellerio ripropone In ultima analisi pubblicato per la prima volta nel 1964 e primo capitolo della serie con protagonista la professoressa newyorchese di Letteratura inglese Kate Fansler che ci trasporta nella città negli anni sessanta e dentro il mondo accademico del periodo.
Il primo episodio vede la docente impegnata a risolvere, con una sua investigazione personale, dimostrando un acume fuori dal comune,il caso della sua studentessa, Janet Harrison, che è stata assassinata nello studio dello psicoanalista Emanuel Bauer, suo caro amico nonché ex amante che proprio lei aveva suggerito alla giovane. Pur di risolvere il caso, il primo di quattrordici, usa qualsiasi sistema, non sempre ortodosso: coinvolge  il ventiduenne fidanzato della nipote, il vice procuratore distrettuale, si intrufola a feste organizzate da colleghi dei college statali, evidenziando  un  carattere decisamente anticonvenzionale e mostrando abitudini non sempre prevedibili dei suoi colleghi che si ubriacano appena ne hanno l’occasione. Un omicidio a tutta prima misterioso nel movente , ma sarà proprio  la vittima a rivelarsi circondata da misteri, come anche la coppia dei coniugi Bauer, nella cui casa-studio è avvenuto il delitto, non manca di stranezze…

 Amanda Cross (1926-2003), pseudonimo di Carolyn Gold Heilbrun, è stata la prima donna a ottenere un incarico accademico alla Columbia University. Scrittrice e attivista per i diritti delle donne, ha pubblicato saggi e romanzi tradotti in tutto il mondo. In ultima analisi (1964) è il primo dei 14 romanzi gialli con protagonista Kate Fansler.

Barbara Baraldi “Gli omicidi dei Tarocchi”, presentazione

Un giallo magnetico e visionario, una storia che fonde logica e mistero, un segreto sepolto fra molti destini intrecciati. Il nuovo, travolgente romanzo di Barbara Baraldi ( da Giunti)

Due donne, due sorelle che si sono allontanate da tempo, l’una Emma è commissario di polizia, l’altra, Maia, ha due passioni, l’illustrazione e la divinazione. Non è una vera e propria cartomante ma da artista con la passione per l’esoterismo, ha realizzato un mazzo di Tarocchi disegnadolo a mano.
Saranno due omicidi a costringere la commissario a riallacciare i rapporti con Maia: la carta della Temperanza e quella della Ruota della fortuna sono state rinvenute sui luoghi dei delitti e precisamente la prima nel taschino di un ex agente immobiliare caduto dal terzo piano di una palazzina in costruzione e la seconda tra le mani di una ex ballerina colpita alla testa da un soprammobile e le carte, Emma le riconosce all’istante, sono opera della sorella.
La faccenda si complica quando Maia rivela di essersene disfatta da tempo dopo un evento stravolgente che le ha lasciato un nome impresso nella memoria; ma sarà il terzo omicidio controfirmato da una nuova carta a costringere le sorelle ad una più precisa collaborazione, ciascuna con le proprie abilità, l’una logiche l’altra ritornanado a cercare risposte nelle carte. Teatro  è Trieste, città che si sposa perfettamente con l’enigma che l’ attraversa con le sue atmosfere magiche e misteriose.

Barbara Baraldi è autrice di thriller, gialli e sceneggiature di fumetti per «Dylan Dog», di cui dal 2023 è curatrice. Con Aurora nel buio (2017) e i successivi Osservatore oscuro (2018), L’ultima notte di Aurora (2019), Cambiare le ossa (2022) e il prequel La stagione dei ragni (2021), tutti editi da Giunti, ha ottenuto un enorme successo. Sempre per Giunti nel 2023 ha firmato Il fuoco dentro, romanzo dark su Janis Joplin, e nel 2024 La bambola dagli occhi di cristallo, la riedizione del suo esordio nel thriller.

Gigi Paoli “L’ordine del Drago”, presentazione

Un turbinio di emozioni senza tregua, per un continuo susseguirsi di colpi di scena. Un thriller magistrale.(da Giunti)

La guerra fredda fu un gioco di specchi. Non tutto è com’ è stato raccontato
«Il drago, che per alcuni simboleggia il male supremo, Il diavolo, é anche visto da altri come guardiano e protettore di antichi tesori e luoghi magici, oltre che portatore di sapere a conoscenze:Per questo venne scelto dall’’Ordine, perché doveva proteggere»(dalla Quarta di copertina)

Terzo della serie con il professor Montecchi, dopo La voce del buio e Oltre,

Piero Montecchi, neuroscienziato forense del Cicap,  insieme al vicequestore Anna Orsini, capo dell’Udu, Unità Delitti Insoluti della polizia, indagherà sul delitto del collega e amico Giancarlo Grassi, presidente del consiglio di amministrazione dell’Area Science Park di Trieste, il centro di ricerca scientifica, e luminare nel campo delle strumentazioni che, se nelle mani sbagliate, potrebbero condurre a conseguenze disastrose.
Proprio a Trieste è approdata una porta container che oltre a merci che non dovrebbero esserci trasporta anche qualcuno con una missione da compiere.
Per Montecchi indagare sul delitto significa soprattutto scavare a fondo nelle ricerche del collega e amico come un video parrebbe indicare, diretto a Montecchi e preparato dallo stesso Grassi, che racconta all’amico fidato della Polymer, società con sede in Romania, che doveva essere allontanata dall’Area Science Park.
Sarà seguendo questo tracciato che Montecchi scoprirà misteri secolari, patti scellerati della Guerra Fredda, e l’esistenza di un’oscura congregazione, l’Ordine del Drago che esiste da oltre seicento anni, in un intreccio tra soprannaturale e fantascientifico.

Gigi Paoli (Firenze, 1971) vive e lavora a Firenze come giornalista del quotidiano La Nazione. Le indagini del reporter Carlo Alberto Marchi, tutte uscite per Giunti – Il rumore della pioggia (2016), Il respiro delle anime (2017), La fragilità degli angeli (2018) Il giorno del sacrificio (2021) e Diritto di sangue (2022) hanno avuto un grande successo. Nel 2020 l’autore ha ricevuto il prestigioso Premio La Pira per la cultura. Nel 2023 ha ideato una nuova serie incentrata sul mistero, con protagonista il professor Piero Montecchi, pubblicando, sempre per Giunti, La voce del buio a cui ha fatto seguito Oltre (2024).

Dello steso autore su tuttatoscanalibri

Il rumore della pioggia

La voce del buio

Edoardo Crisafulli “L’ombra della Sindone”, Vallecchi

Un thriller che è anche una profonda riflessione sulla fede, il potere e la manipolazione della verità

Vallecchi

In libreria dal 18 luglio 2025

Quando il corpo del celebre studioso francescano Quirico Malatesta viene ritrovato in circostanze misteriose, parte una caccia serrata alla verità. A condurla è Veronica, giovane cronista, madre single dal passato difficile, che si ritrova invischiata in un intrigo che la porterà a sfidare i segreti più inaccessibili della Chiesa cattolica. Aiutata dalla figlia Emanuela, brillante adolescente, e da un ruvido collega, Veronica segue una pista insanguinata che la conduce fino al cuore degli archivi vaticani.
Ma cosa ha scoperto davvero padre Malatesta prima di morire? E perché qualcuno è disposto a tutto, anche a uccidere, pur di seppellire certi segreti?
Tra complotti, silenzi millenari, lotte interne alla Chiesa e l’ombra lunga del dubbio sulla più discussa reliquia della cristianità, il thriller si snoda come un enigma serrato. 
L’ombra della Sindone è molto più di un giallo: è una riflessione sull’autenticità, sulla fede, sul potere e sull’ossessione per la verità in un’epoca in cui tutto – anche il sacro – può essere manipolato.

Incipit:

«Nell’anno del Signore 2033 la Resurrezione verrà celebrata il 17 aprile. L’annuncerà una luna pienamente lieta, la prima a far capolino – dopo l’equinozio di marzo – nel cielo di Gerusalemme, alla sommità dell’emisfero boreale. Per le nazioni che adottano il calendario gregoriano, il 2033 – MMXXXIII in numeri romani – sarà un anno solare scandito dall’avvicendarsi delle stagioni, suddiviso in 365 giorni o in dodici mesi di durata ineguale, da 28 a 31 giorni. Il 2033 non può cadere in un anno bisestile: i 366 giorni evocherebbero il numero della Bestia. Il duemilatrentatreesimo anniversario della vittoria di Cristo sulla morte coinciderà con il trentatreesimo anno (nonché quarto anno degli anni trenta) del terzo millennio, iniziato allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre 1999. Il 2033 corrisponderà al duemilasettecentoottataseiesimo anniversario della fondazione di Roma, al sesto millennio del calendario ebraico (la cui data, mobile, cadrà nel 5792 o nel 5793) e al secondo millennio del calendario islamico (il 1454 o il 1455, a seconda del peregrinare della luna). Il 2033 albeggerà subito dopo lo Shabbat ebraico, affinché nessuno dimentichi l’Altissimo». (Anonimo riminese

Edoardo Crisafulli (Rimini, 26 aprile 1964) dal 2001 è addetto culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Dal 2023 dirige l’Istituto Italiano di Cultura di Almaty (in Kazakistan). Ha diretto gli Istituti Italiani di Cultura di Kiev, di Haifa (durante la seconda Guerra del Golfo, l’Intifada e la guerra di Hezbollah contro Israele), di Damasco (agli inizi della guerra civile) e di Beirut (quando incombeva la minaccia terroristica dell’ISIS). È stato inoltre vicedirettore dell’Istituto di Cultura a Tokyo. I suoi ultimi libri sono La Kamikaze e altri racconti del passaggio (Rubbettino, 2016) e Trentatré ore. Diario di viaggio dall’Ucraina in guerra (Vallecchi, 2022).

Due capolavori che hanno segnato la storia della narrativa d’avventura: “I Robinson d’America” di David W. Belisle e Daniel Defoe “Le avventure di Robinson Crusoe”, Bibliotheka

Dall’11 luglio sarà disponibile I Robinson d’America di David W. Belisle, con la prefazione di Masolini D’Amico, un emozionante viaggio attraverso il mito della frontiera americana che restituisce, con straordinaria forza descrittiva, la bellezza incontaminata della prateria e le tradizioni dei nativi d’America. Il 18 luglio seguirà Le avventure di Robinson Crusoe di Daniel Defoe, con la prefazione di Cesare Pavese, icona intramontabile della letteratura mondiale, che rappresenta uno dei primi esempi di romanzo moderno. Questi titoli offrono l’opportunità di riscoprire due testi fondamentali che continuano a illuminare il panorama letterario con il loro profondo significato storico e culturale. Entrambi i libri sono pubblicati da Bibliotheka Edizioni

David W.Belisle I Robinson d’America

Prefazione di Masolino D’Amico

Traduzione di Amedeo Ceresa Genet

Dall’11 luglio 

Bibliotheka Edizioni

Mister Duncan e la sua famiglia sono alle prese con un avventuroso viaggio attraverso l’ancora instabile West americano. Ricca di colpi di scena, la scoperta della vita nella sconfinata prateria porterà la famiglia Robinson a esplorare scenari mozzafiato, affrontare terribili cariche di bisonti e scoprire l’affascinante mondo dei nativi d’America.  Pubblicato per la prima volta nel 1853 a Filadelfia, la storia della famiglia Robinson divenne ben presto un bestseller ed eguagliò in popolarità romanzi come Robinson Crusoe, vendendo nel corso degli anni milioni di copie. Cavalcata tra foreste imponenti, montagne selvagge, fiumi e valli immortalati nella loro naturale bellezza, questo viaggio nella cultura americana è una ricognizione del mito della frontiera, capace di dipingere con pennellate iperreali l’espansione a stelle e strisce e di descrivere, attraverso pagine di grande bellezza, la natura e la cultura degli indiani d’America, i loro sentimenti, la loro religiosità, il loro modo di rapportarsi alla vita.

L’autore, David W. Belisle(1827 – 1890), fu scrittore, poeta, giornalista, sindaco di Atlantic City dal 1866 al 1867. Oltre a The American Family Robinson, è famoso per History of Independence Hall from the Early Period to the Present Time, pubblicato nel 1959 e come autore di guide turistiche e manuali per viaggiatori.

Daniel Defoe Le avventure di Robinson Crusoe

Prefazione di Cesare Pavese

Traduzione di Alessandro Pugliese

Dal 18 luglio

Bibliotheka Edizioni

Durante la seconda metà del XVII secolo, Robinson Crusoe, un giovane da sempre appassionato alla vita di mare, decide, compiuti diciannove anni e contro la volontà del padre, di imbarcarsi per esplorare il mondo e conoscere nuovi orizzonti. Ogni suo viaggio finisce però in mille peripezie e, durante la sua ultima avventura, naufraga su un’isola deserta dove rimane per ventotto lunghi anni, molti dei quali in assoluto isolamento. Solo dopo dodici anni dal naufragio, infatti, Robinson si renderà conto di non essere mai stato veramente solo. Ispirato alla reale vicenda di un marinaio naufragato su un’isola al largo del Cile,

Accolto da un ottimo riscontro di pubblico, questo classico della narrativa inglese datato 1719 è considerato il capostipite dei romanzi d’avventura e, insieme al Don Chisciotte di Cervantes, una delle prime forme di romanzo moderno, talmente diffuso nel mondo da vantare il maggior numero di edizioni dopo la Bibbia.

L’autore, Daniel Defoe (1660 –1731), esordì come saggista e fu rinchiuso in carcere con l’accusa di aver diffamato in un saggio la Chiesa d’Inghilterra (La via più breve per i dissenzienti). Autore di un secondo romanzo, Fortune e sfortune della famosa Moll Flanders (fonte d’ispirazione per numerosi film), Defoe fu apprezzato anche come giornalista e fondatore della rivista The Review, considerata una pietra miliare nella storia del giornalismo.