Øyvind Torseter “Mule Boy e il Presidente. Una spy story”, Trasversale Beisler

TORNA MULE BOY, L’EROE GENTILE E STRALUNATO PROTAGONISTA DELLA FORTUNATA SERIE DI GRAPHIC NOVEL SCRITTA E ILLUSTRATA DAL PLURIPREMIATO ØYVIND TORSETER

di cui Beisler ha già pubblicato “Mule Boy e il troll dal cuore strappato

Traduzione: Alice Tonzig

Collana: Trasversale Beisler

Premio Prix du livre vivant, France 2023

BEISLER 

In libreria dal 18 aprile

Ancora una volta mito, avventura e critica sociale si fondono nell’universo distorto e in qualche modo alienato di Mule Boy: il sogno di una straordinaria carriera dissolto, la perdita di identità e del proprio posto nel mondo. Infine, la fortuna meritata dell’aiuto inaspettato tutto al femminile.

 Il sogno si avvera: Mule Boy ha trovato lavoro come tuttofare, nientemeno che a casa di un presidente. E se si dimostrerà all’altezza, avrà un incarico di superfiducia: sorvegliare la valigetta che contiene la bomba atomica. All’improvviso spunta un suo sosia, e la situazione si fa dura e pericolosa. Ma in questo intricatissimo intrigo internazionale, Mule Boy avrà al suo fianco una magica aiutante, l’abile e seducente detective Miss Cadmio. Avvolta nel suo impermeabile giallo, aiuterà Mule Boy a riconquistare la sua identità e a salvarne la carriera.

Øyvind Torseter, classe 1972, è un acclamato artista, fumettista, scrittore e illustratore norvegese, che vive e lavora a Oslo. Ha dato vita a libri di successo nazionale e internazionale e per il suo contributo duraturo come illustratore per bambini, è stato finalista nel 2014 al premio biennale internazionale Hans Christian Andersen, il più alto riconoscimento per i creatori di libri per bambini. Per Detours è stato insignito del premio Year’s Most Beautiful Book Prize e del prestigioso Bologna Ragazzi Award nel 2008. Il Buco (pubblicato in Italia da Orecchio Acerbo) si è aggiudicato il rinomato premio francese Jeune Alber e il premio norvegese come libro più bello dell’anno nel 2013. Mule Boy e il Troll dal cuore strappato, edito da Beisler, si è aggiudicato il Premio Andersen e il Premio Comicon nel 2022 ed è stato finalista del Premio Strega Ragazze e Ragazzi e del Premio Orbil sempre nello stesso anno. Tra i molti riconoscimenti internazionali ha avuto la nomina del Nordic Councils Childrens Book Prize nel 2016, e ha vinto, nel 2018, il Deutscher Jugendliteraturpreis.

Alice Tonzig, nata a Milano nel 1972, attualmente è docente di Business English, Cross Cultural Comunication e Storytelling presso Høyskole Kristiania, Oslo, insegnante di italiano (tutti i livelli) presso l’Istituto Italiano di Cultura, Oslo, e di italiano come lingua straniera presso la scuola secondaria superiore Bjertnes Videregåendeskole. Dal 1998 in poi ha svolto attività di traduttrice letteraria dal norvegese, specializzandosi in libri per bambini e ragazzi. Tra i numerosi titoli tradotti ricordiamo i libri di Maria Parr, pubblicati da Beisler Editore: Tonja Valdiluce (2015) e Cuori di waffel (2014), finalista al Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2016 e vincitore del Premio Andersen 2015 come Libro dell’Anno e Miglior Libro 9-12 anni, e infine Oscar e io (2024). È anche la traduttrice di Mule Boy e il Troll dal cuore strappato di Øyvind Torseter.

Michael Di Marco “Pentro, i cavalli della Val Cocchiara”, Via Media Publishing

L’amicizia tra i bambini e una rara razza equina

Via Media Publishing

Il video

Questo libro finemente illustrato è pensato per i bambini che vogliono divertirsi mentre apprendono l’equilibrio della natura attraverso i loro nuovi amici, i Pentro, razza di cavalli alquanto rara che vive tutto l’anno all’aperto in una valle circondata da montagne.

I Pentro si trovano nella stessa zona dell’Italia centrale da oltre duemila anni, prendendo il nome dalla tribù dei Pentri che combatté contro i Romani secoli e secoli or sono.
Tuttavia, la storia presentata in questo libro potrebbe essere ambientata ovunque. È stata scritta affinché la nobile razza equina possa ispirare i bambini, condividendo la loro prospettiva sulle meraviglie della natura e sulla relazione tra flora, fauna ed esseri umani.
La vastità della valle a forma di cucchiaio è mozzafiato: colline e alte montagne circondano la zona, trasmettendo un senso di isolamento dal resto del mondo. Un fiume la attraversa per tutta la sua lunghezza, offrendo nutrimento a piante e animali, tra cui alcuni uccelli esotici che migrano dall’Africa. Qui i bambini possono abbracciare la natura, osservando i colori delle farfalle e dei fiori, e ascoltando il ronzare degli insetti, il gracidare delle rane e il nitrire dei cavalli.
Non basta una vita per conoscere tutti i segreti della valle, che cattura l’attenzione dei più piccoli e li invoglia alla scoperta. Nonostante Madre Natura sia in costante fermento, la valle è incredibilmente pacifica e infonde tranquillità nei visitatori. In questo ambiente maestoso, è il nobile Pentro ad affascinare grandi e piccini: una magnifica bestia da lavoro o da diporto, che pascola paciosa assieme alla sua mandria o corre al galoppo per dare libero sfogo al proprio spirito indipendente.
La bellezza e la forza del Pentro sono apprezzate dalla gente del luogo, che ha tratto beneficio dalla sua presenza.
Questa storia per bambini descrive la valle e la relazione simbiotica tra cavalli e umani. Il libro offre inoltre simpatiche pagine da colorare.


“Questa storia splendidamente illustrata . . . è un libro per bambini lirico e didattico
che fonde la poesia con un sentito messaggio sulla protezione dell’ambiente.
La narrazione ritmica lo rende un piacere da leggere ad alta voce, mentre le
immagini vivide immergono i lettori nei paesaggi mozzafiato della Valcocchiara.”
— Kid’s Picture Book Reviews (Recensioni di libri illustrati per bambini), feb 2025


L’autore Michael DiMarco ha studiato italiano all’Università per Stranieri di Perugia e ha conseguito un master presso la Seton Hall University. Ha fondato Via Media Publishing nel 1991, pubblicando una rivista trimestrale e settanta libri. Negli ultimi anni, Mike si è concentrato sulla propria scrittura, producendo cinque libri, tra cui Mundunur: Un Paese di Montagna Sotto L’incantesimo del Sud Italia.
Ha anche prestato consulenza ed è apparso in documentari televisivi trasmessi su Discovery Channel, Arts and Entertainment, The History Channel e The Learning Channel.

Laura De luca “Ma l’amore no. Dialoghi con me stessa su mia madre”, Graphe.it

Un dialogo intimo e doloroso con la madre perduta, per ricucire i fili di un’esistenza spezzata. Un romanzo che ci invita a confrontarci con le nostre ferite più profonde e a trovare la forza di guarire.

Con un ritratto di Gianni De Luca

Graphe.it

Dal 26 aprile in libreria

Quando la madre, figura centrale nella vita di ogni individuo, viene a mancare, si spalanca una ferita profonda e si accende una ricerca di risposte che solo lei avrebbe potuto dare. Laura De Luca, in questo romanzo, intraprende un dialogo intenso con la sua memoria, dandole la forma di una conversazione tra la “Grande” e la “Piccola”, tra l’adulta e la bambina che un tempo era. La perdita diventa così l’occasione per esplorare il retaggio familiare, il rimpianto e l’amore perduto. Un percorso di riflessione che ci invita a rivedere il nostro rapporto con la crescita, la memoria e il dolore.

Una figlia unica con chi può condividere il dolore della perdita di una madre se non con se stessa, con quella se stessa di un tempo, che della cura e della confidenza della madre ha maggiormente beneficiato grazie alla limpidezza luminosa dell’infanzia?
All’indomani della morte di mia madre sono andata appositamente a cercare la me stessa piccola, ingenua e sapiente, fedele al ricordo e libera dai rimorsi. L’ho fatta parlare e poi maltrattata per gelosia, infastidita dalle sue contraddizioni e dalle sue ingenuità. Dalla sua voce infantile. Per capire alla fine che era molto più vicina di me alla verità. (Laura De Luca)

LAURA DE LUCA (Roma, 1957) radiogiornalista, conduttrice e autrice radiofonica, negli ultimi anni si è dedicata in particolare al recupero dello storico format delle interviste impossibili, sia come autrice che come regista, curandone diverse edizioni librarie e messe in scena teatrali. Ha siglato testi di saggistica, poesia e opere da lei illustrate. Sul sito www.lauradeluca.net firma il blog Cartoline da Marte. Questa qui pubblicata è forse l’intervista più impossibile di tutte: quella con se stessa sul tema irrisolto e struggente del rapporto con la madre.

Albertina Vittoria “Storie di gatti e altri animali”, presentazione

Illustrazioni di Margherita Mazzoli

“Questo libro racchiude storie di animali che l’autrice ha avuto nel corso di una vita, da quando era bambina: criceti, scoiattoli, tartarughe, cani e soprattutto gatti. Protagonista principale è la famiglia di gatti che ha vissuto per molti anni con la scrittrice, in numero variabile da uno a otto, assieme alla cagnolina che credeva di essere un gatto. Il confronto tra loro ci fa vedere quanto siano differenti gli uni dagli altri per il carattere, le abitudini e le manie, per il rapporto tra loro e con gli umani, per il modo di amare la propria padrona e di conquistarla”[…].(da Metauro Edizioni)

Una storia che racconta i rapporti tra l’autrice e gli animali che hanno attraversato la sua vita: alcuni indimenticabili perché forte è il legame che si è creato, come con Gustavo, il  gatto con cui si apre il racconto, non cronologico,  tra la scrittrice e i suoi amici speciali che le hanno insegnato che ciascuno ha un proprio carattere, manie e inclinazioni, proprio come gli umani: ci sono i presuntuosi e i prepotenti, ma anche i timidi e gli egoisti.
E non solo gatti:
Nel tempo con lei trascorrono le vacanze estive due tartarughe, la cagnetta Caterina, lo scoiattolo giapponese Hashimoto, e insieme a loro gli ambienti, i luoghi, altri animali, come i due gatti, Tamarindo e Fausto così diversi tra loro, e altri umani in una relazione che, contrariamente a quanto si possa pensare, soprattutto per chi non ha rapporti ravvicinati con gli animali, spesso complessa e affettivamente coinvolgente. Esempio ne è la gatta Micia, protagonista della seconda parte del libro, un pezzo di vita: da piccola fino ad adulta con i suoi cuccioli.
Storie di animali ma soprattutto di rapporti tra esseri viventi.

Albertina Vittoria, nata a Roma, già docente di Storia contemporanea all’Università di Sassari, si è occupata di storia degli intellettuali, dell’editoria, delle riviste e degli istituti culturali italiani del Novecento. Tra i volumi più recenti, editi da Carocci: Togliatti e gli intellettuali. La politica culturale dei comunisti italiani (1944-1964) (2014); Il Novecento. Dall’età dell’imperialismo alla globalizzazione (2019); I luoghi della cultura. Istituzioni, riviste e circuiti intellettuali nell’Italia del Novecento (2021). Per Metauro ha curato, assieme a Marta Bruscia, il volume di Antonio Baldini, Lettere a Luigi Federzoni per la «Nuova Antologia» (1931-1942) (2017).

Carmel Cassar “Jehan de Vallete.L’eroe dell’assedio di Malta e il fondatore de La Valletta”, Graphe.it

Jehan de Vallete: il condottiero che, con coraggio e lungimiranza, ha difeso Malta dall’invasione ottomana e ha dato vita a una nuova città, simbolo di forza e resistenza.

Graphe.it

Dal 26 aprile in libreria

Nel 1565, Malta fu teatro di uno scontro epico: l’assedio da parte dei turchi ottomani. Al centro di questa battaglia decisiva per la cristianità occidentale, il Gran Maestro Jehan de Vallete si distinse per il suo coraggio e la sua straordinaria leadership. Fu lui a guidare i cavalieri di San Giovanni verso la vittoria e a concepire La Valletta, la città-fortezza destinata a diventare un simbolo di resistenza e fede. Carmel Cassar racconta la storia di un condottiero leggendario, le sue scelte ardue e la sua visione che ha segnato il destino del Mediterraneo.

CARMEL CASSAR è ordinario di storia culturale e direttore dell’Istituto di Studi Maltesi. Ha contribuito allo sviluppo di una sezione etnografica presso il Dipartimento dei Musei pubblici maltesi, più tardi ribattezzato Heritage Malta. Già responsabile del Palazzo dell’Inquisizione a Vittoriosa, ha favorito la nascita dell’interesse nella ricerca storica del cibo mediterraneo e maltese, di cui dà contezza in questo saggio. È Fellow della Royal Historical Society di Londra e della Cambridge Commonwealth Society, socio della Renaissance Society of America e membro a vita della Società Storica di Malta. Diverse le sue pubblicazioni, tra cui, in italiano, Il senso dell’onore ( Jaca Book 2002, tradotto in cinque lingue). Con Graphe.it edizioni ha pubblicato Cibo mediterraneo (2024).

Roberto Barbolini “La strada fantasma”, Bibliotheka Edizioni

UNA STRADA FANTASMA TRA GLI APPENNINI E LE APUANE, TRE RACCONTI DI ROBERTO BARBOLINI IN CUI LA PAZZIA DEL MONDO DIVENTA CLOWNERIE

Introduzione di Cesare Garboli

Bibliotheka

In libreria dal 25 aprile

“Una strada che non c’è più diventa tutte le strade possibili”. Ed è così anche per l’antica via Vandelli, realizzata alla metà del Settecento per collegare Modena, capitale dell’omonimo ducato, a Massa e dunque all’unico sbocco al mare dello Stato estense. Questo ambiente montano ripido e impervio attraverso l’Appennino e le Alpi Apuane offre lo scenario e tre racconti sulfurei raccolti da Roberto Barbolini nel libro La strada fantasma.
Pubblicato originariamente negli anni ’90 da Garzanti, vincitore del Premio Dessì nel 1991, la raccolta era ormai divenuta introvabile. 

Come ha scritto il critico Cesare Garboli, Gadda e Delfini sono qui riuniti “in tre racconti sulfurei, in una topografia culturale che presuppone strade internazionali mentre è il più nostrano e famigliare dei crocevia: il luogo picaresco, zingaresco, padano (tra Modena e l’Appennino) dove la pazzia del mondo è la più innocua e sciagurata delle clowneries. Questo luogo è attraversato da una strada fantasma, ma non per questo metaforica. Una strada reale, appenninica, segnata su vecchie mappe. La metafora comincia dopo”. Barbolini è infatti un narratore che predilige il comico, il visionario e il fantastico.
Roberto Barbolini. Ha lavorato con Giovanni Arpino al Giornale di Indro Montanelli, è stato redattore e critico teatrale di Panorama, si è occupato di gialli e di poesia erotica e ha collaborato al QN-Quotidiano nazionale e a Tuttolibri. Con Bibliotheka ha pubblicato Il detective difettoso. Ritorno al futuro per il romanzo poliziesco (2024). 

Dello stesso autore su tuttatoscanalibri

Il detective difettoso. Ritorno al futuro per il romanzo poliziesco

Giuseppe Arcadio Losa “L’anima dei Greci” LdM press

Introduzione di Marco Vannini

In libreria il 23 aprile

LdM press

Questo libro raccoglie la sfida di parlare dell’anima nel tempo in cui lo sviluppo imperioso delle conoscenze scientifiche, degli interessi tecnologici ed economici ne hanno reso obsoleto il concetto stesso. Dimenticata e trascurata, la realtà dell’anima non cessa però di interrogare le nostre coscienze.

L’autore si impegna allora in un ampio e articolato lavoro di ricostruzione della complessa trama di riflessioni che scrittori e filosofi greci hanno intessuto intorno ad uno dei temi più affascinanti del pensiero. Si propone così ai lettori di compiere un viaggio nell’anima per scoprire tanti spunti di pensiero suggestivi quanto arricchenti, e così accrescere la consapevolezza di ciò che siamo e di ciò che siamo chiamati ad essere. In fondo, la sfida più ardua, e al contempo affascinante, è progredire verso la completezza della nostra umanità. Proprio in questo, ancora oggi, gli antichi greci hanno molto da insegnarci.

Dalla introduzione di Marco Vannini: 

«Una battuta ormai scontata, ma sempre valida, è che l’anima, una volta distesa sul lettino di Freud, non si è più rialzata. In effetti sembra che il mondo contemporaneo abbia espunto il concetto di anima – anzi, la parola stessa, sostituita da psiche, che, pur essendone l’espressione greca, non significa affatto lo stesso. La parola anima è infatti storicamente carica di un significato religioso, in quanto rimanda implicitamente al divino, o comunque a qualcosa che non si esaurisce nella fisicità, nel funzionamento delle cellule neuronali o simili. Ecco perché lo scientismo contemporaneo guarda spesso con aria di sufficienza, quasi di compatimento, a chi parla di anima. (…) Il risultato di tutto ciò è sotto gli occhi di tutti: la generalizzata sofferenza che nella versione edulcorata corrente è chiamata “disagio psicologico”, ma che, già a metà del secolo scorso v’era chi, come Jung, definiva nel modo più chiaro, più netto: una spaventosa afflictio animarum. Il cambiamento della terminologia non è infatti una questione semplicemente linguistica, ma indica in realtà il mutamento del modo di pensare e della cultura in generale. Il fatto che l’anima sia stata sostituita dalla psiche e, di conseguenza, la cura animarum dalla psichiatria, non ha significato semplicemente passare da una terminologia di origine latina ad una di origine greca (peraltro falsa, dal momento che in greco c’è psiche, ma non psichiatria, e neppure psicologia) per darsi un’aria “scientifica”, ma ben di più: ha significato la negazione della natura spirituale dell’essere umano

Giuseppe Arcadio Losa è nato a Milano, dove si è laureato in Filosofia all’Università Cattolica ed ha iniziato l’attività di insegnamento al Liceo classico “Berchet”. A partire dalla tesi di laurea su L. Pareyson, ha sviluppato interessi in campo antropologico e, per diversi anni, ha tenuto presso la Facoltà Teologica del PIME un corso di Antropologia filosofica. Ha continuato l’attività di docente di Filosofia e Storia in vari licei, e poi stabilmente al Liceo Scientifico “G. P. Vieusseux” di Imperia, nel contempo impegnandosi nella divulgazione filosofica con diversi corsi monografici tenuti all’Unitre della stessa città. Presso il Centro Editoriale Imperiese ha pubblicato il volume Le basi della logica. Percorso nelle strutture del pensiero e del linguaggio (2015) e le due edizioni del saggio Anima persona io. Un percorso filosofico nei luoghi della soggettività fra età antica e moderna.

Roberto Sanesi“Lo scantinato del supplizio”, NeP Edizioni

L’ultimo capitolo della trilogia fantasy di Roberto Sanesi

Il terzo attesissimo romanzo di una fortunata trilogia fantasy.

Già nei primi due capitoli della saga, “Il guaritore di peccati” e “Remissione o dannazione eterna”, l’autore si era distinto per uno stile unico e accattivante, celebrando un mondo in cui la componente dell’avventura si intreccia con il paranormale, combinandosi con l’esperienza mistica e spirituale.

Anche stavolta, l’eterna lotta tra il bene e il male porterà i protagonisti in un tortuoso percorso fatto di sfide insidiose e scoperte, che faranno vacillare ogni certezza.
È giunta la resa dei conti. L’Hotel Alaska, che già aveva fatto da ambientazione nel romanzo precedente, sarà nuovamente teatro di eventi inquietanti e cruenti, avvolto più che mai da un nube oscura che sembrerà non potersi diradare.
Ai tre protagonisti principali, Arianna, Mirko e Simona, si aggiungono due figure cruciali: Samuel, un discendente Navajo, e Alberto, un ex sacerdote che ha lasciato i voti per seguire l’amore, ma non per questo ha rinunciato a un autentico legame con Dio.
Schierate dalla parte del male, vi sono invece Altea e Greta, che, dedite al satanismo, progettano vendetta in un oscuro scantinato in cui si celano insospettabili segreti.
Eterni supplizi demoniaci faranno sprofondare la vicenda nel mondo dell’occulto, aprendo così un varco agli spiriti maligni, che finiranno per manipolare o possedere le coscienze di alcuni personaggi.

Una trama elettrizzante e sorprendente, caratterizzata da un ritmo narrativo intenso, che alterna ambientazioni suggestive a colpi di scena inaspettati, mentre i dialoghi mettono in luce la profondità dei personaggi e il loro sviluppo.

Un fantasy che terrà il lettore con il fiato sospeso fino all’ultima pagina, intrecciando mistero e adrenalina e lasciando un’eco di emozioni che continueranno a risuonare sicuramente nella sua mente.

L’Autore

Roberto Sanesi è nato a Firenze nel 1961. Da quarant’anni è un agente e rappresentante di tessuti per il mercato americano e ha collaborato con note case di moda. Da sempre appassionato di scrittura, ha esordito nel mondo editoriale con Il guaritore di peccati (Rossini Editore, 2022) primo capitolo della trilogia di cui fa parte anche Remissione o dannazione eterna (NeP, 2023).

NASCE CAPRICORNO IN NOIR

Grandi autori e grandi storie per esplorare il lato oscuro dell’Italia

Capricorno Edizioni presenta Capricorno in Noir, una collana che porta alla luce il lato più nascosto e inquietante dell’Italia, anzi, delle tante Italie di ieri, di oggi, di domani. Una collezione di grandi autori italiani, noti ed esordienti nel genere; un panorama di ambienti sociali, storie, luoghi, forme narrative: dal noir distopico al noir storico, dal legal thriller all’italiana allo scavo nel nostro inconscio contemporaneo, da storie urbane dure al dark side della provincia profonda. La prima collana noir arricchita da designed edges (o sprayed edges): una tecnica che consiste nel verniciare i bordi di un libro. Si tratta di una tecnica che già da alcuni anni spopola sul mercato anglofono internazionale e che, negli ultimi mesi, è esplosa anche sul mercato italiano. La prima tiratura della collana sarà presentata in edizione speciale, con il taglio delle pagine colorato di nero e una parola chiave descrittiva del volume. 

NICCOLÒ ZANCAN

SPORCA ESTATE

Collana Capricorno in Noir

Pagine: 192 – Prezzo: 14 €

Dall’11 aprile in libreria

 Capricorno Edizioni

Habibi. Amore. Così la chiamano. Perché Salima El Maleh, 19 anni, fa impazzire tutti con il suo corpo e con le sue parole: recita a soggetto. Esaudisce desideri. Nessuno ha più successo di lei nel dark web. Ma proprio all’inizio dell’estate, quando stanno per riaprire le discoteche che annunciano il suo nome per la consacrazione pubblica, Habibi scompare. Dov’è finita Salima El Meleh?

In una Torino soffocata da temperature asfissianti e da livelli di inquinamento ormai fuori controllo, la società è sull’orlo del caos. I droni della polizia sorvegliano un paesaggio urbano consumato dalla violenza e dalla disperazione, dove la legge è un concetto sempre più precario. Ruben Riccardo Rivolta, investigatore privato dal passato tormentato, si vede affidare un incarico all’apparenza semplice: ritrovare Salima, la giovanissima e spregiudicata icona delle profondità nascoste del dark web. Accanto a lui, Vale, la sua assistente enigmatica e affascinante, sempre in equilibrio tra audacia e riservatezza. Quella che sembra una missione facile si trasforma rapidamente in un vortice di pericoli: pestaggi brutali, esplosioni improvvise e scontri creano un clima di tensione impossibile da ignorare. La città, avvolta dalle fiamme della rivolta, si rivela un terreno insidioso dove il confine tra vittime e carnefici è sempre più labile. Tra atmosfere incandescenti e un ritmo narrativo travolgente, Ruben e Valeria affrontano una lotta per la sopravvivenza, scoprendo che spesso la verità è solo un altro inganno.

Dichiara l’Autore:
«Il noir serve per raccontare l’intimo e il sociale, il cuore degli uomini e le città. Non so se questa storia sia un incubo con dentro un sogno, o viceversa. Ma so che da quando l’ho scritta, immaginando un futuro prossimo, l’incubo è sempre più vero e il sogno ancora più necessario».  

NICCOLÒ ZANCAN (Torino 1971) Inviato speciale di La Stampa, nel 2014 ha vinto il Premiolino, uno dei più antichi e importanti premi giornalistici italiani, con un’inchiesta sul caso Stamina, e nel 2016 il Premio Mediterraneo con il romanzo Ti mando un bacio (Sperling & Kupfer 2015). Tra i suoi libri: Dove finisce l’Italia. Viaggio sulla linea sottile dei nostri confini (Feltrinelli 2014) e Antologia degli sconfitti. Cronaca quasi poetica del presente (Einaudi 2024) tra reportage d’inchiesta e romanzo sociale.

Il secondo titolo della collana sarà UN DIO SOLO NON BASTA di Massimo Tallone, in uscita il 4 maggio.