Dal 4 aprile in libreria, Italo Svevo Edizioni


La copertina e la sinossi nel Risvolto

La presentazione di Salvina Pizzuoli
Dello stesso autore su tuttatoscanalibri
Dal 4 aprile in libreria, Italo Svevo Edizioni


La copertina e la sinossi nel Risvolto

La presentazione di Salvina Pizzuoli
Dello stesso autore su tuttatoscanalibri

[…]”ho ben ventisette sveglie ogni giorno per ricordarmi di lavorare, di mangiare, di andare a letto, di smettere di pensare. Soprattutto faccio troppe domande, dicono. Perché per me è essenziale che ogni cosa abbia una spiegazione. Per questo dirigo una rivista online di enigmistica dove ogni gioco, rebus o anagramma ha una soluzione univoca. Mi fa sentire al sicuro. So che siamo in pochi a ragionare così. Ora, però, è successo qualcosa che ha scombinato le carte”.[…] (da Garzanti Libri)
La colpa è tutta del fratello gemello, Febo, che dopo un rapido successo come giallista, al secondo best seller si è impantanato nel blocco dello scrittore che cerca di sciogliere riaccendendo l’ispirazione tra varie e disparate attività nella speranza di ritrovare l’ estro perduto o in pausa.
Ed eccolo quindi frequentare in una scuola di magia un corso di prestidigitazione di cui ha però intravisto risvolti sinistri: convince così la sorella a partecipare. Reputa infatti Atena in grado di aiutarlo a chiarire il mistero proprio perché fra le caratteristiche della sua personalità, che non sopporta le sorprese, con difficoltà gestisce le emozioni e ha problemi di relazioni sociali, tanto che conduce una vita solitaria scandita solo dai continui scambi con lui e tra i suoi giochi enigmistici, c’è una geniale capacità di cogliere e prestare attenzione ai più minuti dettagli, abilità che la rende una perfetta detective.
Dopo un’iniziale riluttanza Atena si farà incuriosire dai sospetti e affiancherà il fratello e i compagni di corso
Nell’incipit due delle ventisette sveglie…
È lunedi 16 settembre, sono le 16.43, io alzo la testa di scatto e sento che devo chiamare mio fratello.
Sedici e quarantatré. Un vero peccato. Altri due minuti e sarebbe suonata la sveglia. Sarei arrivata giusta giusta alla fine dell’ora e mezza destinata alla costruzione del cruciverba crittografico settimanale. Pace: quando sento che devo chiamare, devo chiamare. […]
lo voglio bene a mio fratello, ho condiviso un utero per otto mesi e mezzo con mio fratello senza strangolarlo, ma nessuno sa esasperarmi quanto lui. E un eczema vivente, l’ortica del prato della mia vita. Sa sempre con precisione la cosa da dire più capace di farmi venire le bolle. Per esempio, adesso: “Facciamo un’oretta”.
Odio quando mi risponde cosi approssimativamente, cioè sempre. E lui lo sa. Non lo sapesse, ma lo sa. Da trent’anni, lo sa. Facciamo ventinove, ché il primo anno non è che abbiamo parlato molto.
Comunque: meglio che ci pensi io, tanto ho già ventisette sveglie impostate lungo il corso della giornata e una in più non mi cambia nulla, anzi, meglio, si avvicina di più alla cifra tonda. «Ti chiamo io, metto una sveglia fra un’ora e quindici minuti. Sehnò tu o ti dimentichi o mi chiami in ritardo, e io intanto non riesco a fare: niente.» […]
Mio fratello chiude la telefonata con un «Ora vado» e io subito subitissimo, come prima cosa sennò poi mi dimentico, imposto la sveglia. Apro quella già esistente genericamente etichettata Richiamare F., che oggi sarebbe dovuta rimanere silenziosa ma la vita sa sempre sorprenderti, la attivo e aggiomo l’orario a un’ora e quindici minuti da adesso.
Poi mi viene un sospetto e controllo. Merda: suonerà due minuti dopo la Sveglia Delle Ricerche, il che significa che m’interromperà proprio appena avrò iniziato a tentare di concentrarmi sulle ricerche online per la sezione Wunderkammer della mia rivista. Dunque riapro Richiamare F. e la cambio a un’ora e tredici minuti, cosi le due sveglie coincideranno. Ordine e rigore, che bello: tutto ciò che vorrei nella vita.
ALICE BASSO è nata nel 1979 a Milano e ora vive in un ridente borgo medievale fuori Torino. Lavora per diverse case editrici come redattrice, traduttrice, valutatrice di proposte editoriali. Nel tempo libero finge di avere ancora vent’anni, canta e scrive canzoni per un paio di rock band. Suona il sassofono, ama disegnare, cucina male, guida ancora peggio e di sport nemmeno a parlarne. Con Garzanti ha pubblicato le avventure della ghostwriter Vani Sarca: L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome (2015), Scrivere è un mestiere pericoloso (2016), Non ditelo allo scrittore (2017), La scrittrice del mistero (2018) e Un caso speciale per la ghostwriter (2019), più i racconti La ghostwriter di Babbo Natale (2017) e Nascita di una ghostwriter (2018). Con Il morso della vipera (2020), Il grido della rosa (2021) e Una stella senza luce (2022) ha inaugurato una nuova serie ambientata nell’Italia degli anni Trenta.

prefazione di Alberto D’Atanasio
Un amore che stravolge la quotidianità, un’amicizia messa a dura prova dalla violenza dell’esistenza e una vita fragile, smarrita nei meandri di una mente difficile da decifrare.
Il romanzo pone interrogativi universali: tutti amano e soffrono allo stesso modo? La protagonista si interroga su questo e molto altro, ripercorrendo i propri ricordi, innescati da un odore sgradevole e nauseabondo, simbolo di una pioggia che non porta sollievo.
Ecco quello strano odore nell’aria… Era talmente forte che entrava nel naso e stava lì, come a riposo, per ore intere e senza dare il minimo cenno di voler svanire. Lo trovava talmente pungente
e aguzzo – questo aggettivo non era proprio indicato per descrivere un odore ma rendeva bene l’idea – da percepirlo anche negli armadi del secondo piano di casa, tra le lenzuola e le coperte, sui
cuscini, tra le pieghe della vecchia poltrona e, inaspettatamente, faceva la sua comparsa anche durante l’ora del pranzo o della cena. Non voleva mai cedere il passo a qualche altra piacevole fragranza o… perché no? Magari anche a un altro ripugnante odore che, a confronto, sarebbe stato ben accetto
Maddalena Baldini, nata a Pontremoli (MS) e residente a Milano, è laureata in Lettere Moderne con indirizzo in Storia dell’Arte. Dopo un’esperienza iniziale come storica dell’arte, si è dedicata al giornalismo enogastronomico, conseguendo un master specifico nel settore. Attualmente collabora con diverse testate food and beverage, occupandosi anche di comunicazione ed eventi.
GIALLI IN MUSICA, UN’OPERA TRAFUGATA DI BACH E UN VIOLINO STRADIVARI TESTIMONI DI MISTERIOSI OMICIDI TRA LA PRUSSIA E GLI STATI UNITI
La musica del re. Delitti e misteri alla corte di Potsdam

Bibliotheka
Due misteriosi omicidi, una composizione di Bach e uno strumento musicale che potrebbe contenere la soluzione del giallo si intrecciano nel romanzo La musica del Re. Delitti e misteri alla corte di Potsdam.
La quiete della corte di Federico II, Re di Prussia, viene improvvisamente sconvolta da un misterioso omicidio: Christophe Braumsieger, copista reale, viene ritrovato morto nel suo studio. Anche l’Offerta Musicale, la composizione di Johann Sebastian Bach cui l’uomo stava lavorando per conto del sovrano, è scomparsa. Spetterà a Carl Philipp Emanuel Bach, musicista di corte e figlio prediletto di Johann Sebastian, condurre le indagini. Sulla scia di un secondo, inspiegabile omicidio, inizia così un avventuroso viaggio alla ricerca della verità tra incantevoli città europee, musiche d’altri tempi, personaggi indimenticabili e strumenti musicali come il Fortepiano, prototipo settecentesco del pianoforte.
Il violino noir

Il violino noir inizia invece a Cremona nel 1721. Antonio Stradivari, il più famoso liutaio del suo tempo, riceve la commissione per realizzare un nuovo violino destinato a un anonimo sommo maestro dell’archetto. Oltre quarant’anni dopo, a Parigi, Jean-Marie Leclair, tra i maggiori violinisti dell’epoca barocca e tra i primi a far conoscere lo stile italiano in Francia, viene brutalmente assassinato e il suo prezioso strumento trafugato. La misteriosa vicenda prosegue a San Francisco nel 2013. Uno strano omicidio coinvolge il Teatro dell’Opera. In uno dei camerini viene ritrovata senza vita la violinista Elizabeth Chang. Il suo prezioso strumento, uno Stradivari del 1721, appartenuto a Jean-Marie Leclair, è stato rubato. Gli agenti speciali Michael Turner e Sharon Bliss sono incaricati delle indagini e dovranno risolvere lo strano caso di uno strumento musicale che nel corso dei secoli è stato testimone di più omicidi.
I due gialli in musica portano la firma di Gabriele Formenti, giornalista professionista, musicologo e musicista, diplomato in flauto traverso e in flauto traversiere storico nei Conservatori Statali di Milano e Vicenza. Laureato in Storia della musica all’Università Statale di Milano, collabora con emittenti radiofoniche Radio Classica – Class Editori, RSI-RadioTelevisione Svizzera Italiana e quotidiani. Nel 2009 ha vinto la prima edizione del premio giornalistico Benvenuto Cellini nella categoria miglior servizio radiofonico.

Traduzione di Lucia Gaja Scuteri
Collana: Libripinguino Età: 3-6
BEISLER
Arriva dalla Slovenia questo piccolo gioiello, un albo che al suo interno racchiude la straordinaria manualità di chi lo ha letteralmente costruito e una storia delicata che narra di passione, di magico incontro e di un sogno che si realizza.
Manica K. Musil ha illustrato questa sorta di libro tattile con la speciale “tecnica del cucito”, una novità che le ha portato fama internazionale. Le sue mani d’artista hanno “ricamato” le pagine con pazienza e perizia, regalandoci qualcosa di unico. Il mare è così vero che ci si può tuffare, e Tina è così vera che la si può accarezzare.
Tina non è un pesce come gli altri. Certo, nuota felice nell’acqua limpida, ma intanto nutre una atavica passione per le quattro ruote. Che siano auto da strada e da corsa, autobus e furgoni, Tina è rapita da tutto ciò che corre e si sposta. E nel profondo del suo mare, sogna di stringere un giorno un volante e di premere la pinna su un pedale. Siccome la vita sa essere anche bellissima nella sua imprevedibilità, può accadere che un evento nefasto si traduca in meraviglia. Tina è un pesce e può succedere che un bambino pescatore la prenda all’amo. Ma può accadere anche che quel bambino la aiuti a realizzare il suo desiderio, donandole una giornata di assoluta felicità.
Manica K. Musil. Nata a Ptuj, in Slovenia, Manica Klenovšek Musil voleva studiare pianoforte. Ma presto ha rivolto la sua attenzione ad altri settori, tra cui l’architettura. Dopo la laurea, il suo primo edificio – il Palazzo Municipale di Gorisnica (Slovenia) – ha vinto il Grand Prix internazionale al concorso “Leonardo” per giovani architetti di Minsk, nel 2005. Nel frattempo, ha anche vinto alcuni premi per la sua arte grafica. Tra il 2002 e il 2006 il suo lavoro è stato presentato su undici francobolli sloveni. Gli animali dei suoi libri l’hanno ispirata a ricrearli come installazioni per gallerie o altri spazi pubblici. Molto probabilmente è la sua formazione in architettura che le fa percepire i suoi libri più come interi progetti che come semplici libri.
Lucia Gaja Scuteri. Nata a Lubiana (Slovenia), lavora come traduttrice freelance e mediatrice culturale. Dopo la laurea in Lingua e Letteratura Slovena presso l’Università “L’Orientale” di Napoli, ha conseguito il dottorato in Storia Contemporanea e Linguistica slovena presso l’Università del Litorale di Capodistria. Fin dai suoi studi, promuove la letteratura e la cultura slovena nel Sud Italia come traduttrice, interprete e coorganizzatrice di eventi culturali e accademici. Oggi lavora come traduttrice freelance dallo sloveno all’italiano e come mediatrice culturale per CELA (Connecting Emerging Literary Artists).

[…]ottantaquattro poesie, il ‘taccuino’ trascina il lettore in
un viaggio perlopiù solitario attraverso le periferie, urbane, arcane e dell’anima.
La raccolta è disponibile in libreria, online sul sito della casa editrice De Ferrari Editore e su Amazon.
La poesia come disvelamento di tutte le periferie.
“Piccola biografia di periferie” si articola in tre sezioni o, come indicato dall’autrice, tre ‘momenti’ poetici (Sentieri liminali, Ordalia, Lux orta est iusto) che esplorano il contrasto tra luce e ombra, pluralità e singolarità, ma anche la più classica dicotomia sogno-realtà.
Le poesie offrono una riflessione intensa sulla «maledetta città» (per citare “Il gabinetto del dottor Caligari”), descritta
come un «rocchetto di inganno e sopravvivenza», dove le ambizioni si scontrano con una realtà cruda e soffocante.
La raccolta diventa un atto di resistenza poetica – forse addirittura politica – comunque un tentativo di evasione oltre l’apparenza.
Il volume è arricchito dalla prefazione di Andrea Galgano, poeta, scrittore e critico letterario, che ha dedicato un’analisi profonda alla raccolta, estraendone punti salienti. L’autrice offre inoltre una sua personale guida alla lettura. In quarta di copertina, un contributo arriva anche dalla giornalista Sara Erriu, collaboratrice de “la Lettura” del Corriere della Sera: «Uno sguardo cupo e disilluso che mescola luoghi fisici e dell’anima per scoprire una realtà severa dove la luce, fioca, si intravede tra le crepe. Una voce che attinge ora al realismo ora alla sfera del romanticismo, delineando un quadro cristallino in cui dominano l’angoscia e lo smarrimento».
Sulla copertina del libro è incasellato un frammento dell’opera “Suono ottico” (2008) del musicista, compositore e artista Federico De Caroli, in arte ‘Deca’. Un’immagine che cattura l’atmosfera sospesa e a tratti brutale descritta nelle pagine. A completare l’esperienza visiva, tre quadri generati dall’intelligenza artificiale elaborano e sintetizzano i tre ‘momenti’ poetici, tentando un dialogo interpretativo tra parole e immagini.
Linda Miante nasce a Savona nel 1995. Durante e dopo la laurea in Lettere Moderne all’Università di Genova, si dedica al giornalismo. È stata inviata di un’emittente televisiva ligure e attualmente si occupa di comunicazione istituzionale, musicale e culturale, oltre che di organizzazione di eventi. La raccolta “Piccola biografia di periferie” è la sua prima pubblicazione.
LA CASA EDITRICE.
Fondata nel 1985 da Gianfranco De Ferrari, e oggi guidata insieme al figlio Fabrizio, De Ferrari Editore vanta un catalogo di oltre 1.200 titoli e una distribuzione nazionale. Ogni anno pubblica circa cento novità, molte delle quali valorizzano il patrimonio culturale del territorio. Spaziando dall’architettura alla poesia, dalla storia alla gastronomia fino ai saggi universitari, il catalogo è ricco e variegato, testimonianza dell’impegno della casa editrice nel promuovere la letteratura e il patrimonio locale attraverso collaboratori di prestigio che curano le diverse collane.

“16 marzo, Bari. In una delle strade del quartiere murattiano viene rinvenuto il cadavere di una donna, che pare essersi gettata dal balcone del suo appartamento. Quando Lolita Lobosco arriva sul posto, però, capisce subito che non si tratta di un gesto avventato, bensì di un omicidio. La vittima è Margherita Colonna, direttrice della filiale di un istituto di credito, recentemente separata e in una nuova relazione, eppure priva di grandi affetti. Ma c’è dell’altro: la donna è spaventosamente simile a Lolita”[…].( da Sonzogno Editori)
E non solo fisicamente; la vittima, Margherita Colonna, per molti aspetti assomiglia a Lolita: è delusa dagli uomini, non comunica, se non apparentemente, il vuoto che l’attanaglia e che cerca di colmare acquistando abiti e scarpe di lusso, Louboutin comprese, concentrandosi sulla carriera, apparendo avida e insensibile anche nei confronti dei figli; il tutto la rende di fatto una donna sola
Anche Lolita ha concentrato la sua vita sulla carriera, per vendicare il padre carabiniere ucciso, un padre idealizzato che non teme confronti con qualsiasi altro uomo, anche con Giancarlo Caruso, collega e amante, ma che l’ha tradita.
Una questione di soldi è il titolo di quest’ultimo romanzo in ordine di tempo ma che sarà il penultimo, come afferma l’autrice in una recente dichiarazione: il personaggio di Lolita ha ormai vent’anni, è nato nel 2006, è quindi venuta l’ora di chiudere con lei. Probabilmente per questo nel finale di questo penultimo un colpo di scena impensabile precorre l’evento conclusivo?
Agli affezionati non resta che attendere il prossimo anno.
Non manca comunque, come in tutti i precedenti, la parentesi legata ai piatti e alla cucina tradizionale: il cibo e la sua preparazione secondo ricette tramandate e tipiche è accudimento, tradizione, amore per se stessi e per gli altri, e non può mancare
Gabriella Genisi è nata e abita a pochi chilometri da Bari. Ha scritto numerosi libri e ha inventato il personaggio di Lolita Lobosco, protagonista dei romanzi pubblicati da Sonzogno che hanno ispirato la fortunata serie tv trasmessa su Rai 1: La circonferenza delle arance (2010), Giallo ciliegia (2011), Uva noir (2012), Gioco pericoloso (2014), Spaghetti all’Assassina (2015), Mare nero (2016), Dopo tanta nebbia (2017) e I quattro cantoni (2020). Per Rizzoli sono usciti Pizzica amara (2019) e La regola di Santa Croce (2021).
“Voglio la mia geografia e la mia storia. Voglio i miei sogni. Non voglio sognare soldati.
Voglio la libertà di volere.”
Sari Bashi Maqluba Amore capovolto

dal 7 marzo in libreria collana Amazzoni
traduzione di Olga Dalia Padoa
Febbraio 2010. Sari è un’avvocata israelo-americana che si occupa di diritti umani. Osama è un professore universitario originario di Gaza, vive a Ramallah e non è libero di muoversi a causa delle leggi
dell’occupazione israeliana. Sari e Osama si innamorano. Le circostanze esterne rendono la loro frequentazione un’impresa, gli spostamenti, la possibilità di condurre una vita insieme. Eppure ci provano, poi demordono, poi tentano ancora. Come la maqluba, piatto arabo che viene rovesciato a fine cottura, per non soccombere alla realtà Sari e Osama devono capovolgere continuamente la prospettiva, perché i loro sentimenti non sono indenni al clima tempestoso che li circonda. Una storia d’amore a due voci travolgente e autobiografica che sfida la tragica attualità del conflitto israelo-palestinese e il crescente abisso che separa due popoli.
L’autrice Avvocata, scrittrice ed esperta di diritto umanitario internazionale, in particolare del conflitto israelo-palestinese, SARI BASHI è anche un’atleta e detiene il record israeliano femminile di ultramaratona
da 216 km. Maqluba. Amore capovolto, suo primo romanzo, ha vinto nel 2021 il premio del Ministero israeliano della Cultura come miglior esordio.
***
“La nostra unica pretesa era fallire perché il fallimento in un mondo di persone tristi e pacate era segnale di allegria e insubordinazione”
David Trueba Il mio ’69

dal 28 marzo in libreria collana Intrecci
traduzione di Marco Ottaiano
Tre scritti che raccontano la formazione affettiva e professionale di David Trueba e forniscono una suggestiva mappa di orientamentoall’interno della sua scrittura. Il mio ’69, ancora inedito in Spagna, e Guadagnarsi da vivere si intrecciano e rievocano la vita dell’autore a cominciare dai nove mesi della “sua” gestazione nell’anno dello sbarco sulla Luna e dello scioglimento dei Beatles. C’è poi la sua infanzia nella famiglia numerosa, l’ingresso tardivo a scuola, le prime letture, l’influenza dei sette fratelli maggiori, i primi passi nel mondo del cinema, la resistenza del padre ad accettare la sua vocazione artistica, la scelta di trasformare le proprie passioni in una professione. L’ultimo testo, La tirannia senza tiranni, più teorico dei precedenti, si interroga sulla nostra società moderna, pericolosamente individualista e sempre più estranea all’interesse collettivo.
L’autore Regista, sceneggiatore, scrittore e giornalista, DAVID TRUEBA è nato a Madrid nel 1969. Ha esordito in narrativa nel 1995 con Aperto tutta la notte, a cui hanno fatto seguito Quattro amici (1999), Saper perdere (2008), con il quale ha vinto il Premio de la Crítica in Spagna, Blitz (2015), La canzone del ritorno (2017) e Cari bambini (2021). Con il film La vita è facile ad occhi chiusi nel 2014 si è aggiudicato sei premi Goya. Ad aprile del 2024 ha debuttato anche a teatro con la sua prima pièce dal titolo Los guapos. I suoi libri sono tradotti in più di dieci lingue.
IL GIOCO DEL BILIARDO, DALLE CORTI REALI AI CAFFE’ DI CAMPAGNA, NEI DIPINTI DI CHARDIN E DEGAS, VAN GOGH E OTTO DIX

Un breve saggio illustrato dello storico dell’arte Victor Claass, che indaga su un passatempo diventato sport professionale
Traduzione Mario Cucca
Pagine 60, con illustrazioni a colori
Gioco dalle origini enigmatiche, ampiamente diffuso nelle corti reali d’Europa in epoca moderna, il biliardo conquista le famiglie benestanti nel Settecento per poi imporsi progressivamente nei caffè di città e di campagna. I più convinti sostenitori di questo passatempo in piena espansione ne esaltano i benefici culturali ed educativi teorizzandone la pratica come ginnastica della visione e trasformando il tessuto verde in un paesaggio naturale propizio all’esercizio contemplativo.
Affascinati dal gioco, dai luoghi, dai giocatori, dai movimenti, ma anche dalle forme, dai colori che si materializzano sul panno verde facendo del tavolo un doppio del quadro, molti artisti osservano, disegnano, dipingono, incidono scene di biliardo. E ci riconsegnano l’atmosfera di un frammento di vita sociale oltre che una tendenza a sessualizzare i corpi femminili coinvolti nel gioco, veicolando un discorso (maschile) sui comportamenti di emancipazione delle donne.
Guardando alla storia di questo gioco di abilità e fortuna, divenuto ormai sport professionalizzato, l’autore decifra l’evoluzione delle sue rappresentazioni e stila un corpus di opere invitandoci a pensare la storia dell’arte come un “gioco di posizioni” in perpetua riconfigurazione. Una sfida divertita alla storia dell’arte, nella sua tortuosa ricerca di equilibrio tra il visivo e il sociale.
L’autore, Victor Claass, coordinatore scientifico all’Istituto Nazionale di Storia dell’Arte, ha insegnato Storia dell’arte contemporanea nelle Università Parigi-Sorbona, Tours, Basilea, Sorbona-Abu Dhabi, Picardie e all’École du Louvre. Dal 2014 al 2018 è stato membro di un gruppo di ricerca internazionale in collaborazione con il Warburg Institute di Londra.
Thriller, Romantasy, Fantascienza, Mistery, Thriller fantascientifco
House of war and bone : La Casa della guerra e delle ossa di Leia Stone

Genere: Romantasy
Collana: Narrativa
Marchio: Leggereditore
Uscita: 21 Marzo 2025
Fallon Bane credeva davvero che la sua maledizione – il tocco di un’altra persona le provoca un dolore insopportabile – fosse la cosa peggiore al mondo. Si sbagliava. Perché questo era stato prima d’innamorarsi di Ariyon, l’unico nel regno in grado di toccarla senza farle del male. Ma poi lo ha intrappolato accidentalmente nella terra delle anime scambiando i loro poteri. Ora è costretta a svolgere il ruolo di guaritrice per la regina Solana, mentre cerca di capire come intrufolarsi nel Regno dell’Eternità e salvare l’amore della sua vita.
Ariyon Madden aveva già abbastanza problemi: erede al trono, orfano a causa di Marissa Bane che ha assassinato i suoi genitori, e con poteri da guaritore che lo avrebbero condannato a una morte precoce. Ma poi è arrivata Fallon, la figlia di Marissa, e se n’è innamorato, stravolgendo così tutto ciò che pensava di sapere. Ora è costretto a combattere per la sua vita – e forse anche per la sua esistenza nell’aldilà – contro i non morti. E, come se non bastasse, la profetizzata guerra dei Nightling è sempre più vicina.
Il secondo volume della trilogia Gilded City di Leia Stone, seguito di House of Ash and Shadow: La Casa di Cenere e Ombra, è una tormentata storia d’amore con creature fatate e magia ovunque, una lettura perfetta per chi ama Holly Black e Sarah J. Maas.
Leia Stone è una scrittrice a tempo pieno e madre di due gemelli. Quando non scrive o non si occupa dei bambini, è immersa nella lettura di un buon libro. Ha venduto oltre due milioni di copie. Ama anche dilettarsi nella scrittura di sceneggiature e i suoi romanzi, tradotti in diverse lingue, hanno come protagonisti eroine impertinenti e amori irresistibili. La serie Kings of Avalier, un successo editoriale interamente pubblicato da Leggereditore, è composta da Il re dei draghi, Il re degli elfi, Il re degli esseri fatati e Il re dei lupi. Dopo House of Ash and Shadow: La Casa di Cenere e Ombra, Stone torna nel catalogo Leggereditore con House of War and Bone: La Casa della Guerra e delle Ossa, il secondo capitolo della trilogia Gilded City. Di prossima uscita nella presente collana anche il terzo e conclusivo volume, House of Light and Ether: La Casa della Luce e dell’Etere. Vive a Spokane, nello Stato di Washington.
MORIRE PER VIVERE di John Scalzi

Collana: Narrativa
Genere: Fantascienza
Marchio: Fanucci Editore
Uscita: 21 Marzo 2025
A settantacinque anni, il vedovo John Perry decide di arruolarsi nell’esercito. L’umanità è finalmente arrivata nello spazio interstellare. La cattiva notizia è che i pianeti adatti alla vita umana sono pochi e sono oggetto di contesa con le razze aliene disposte a tutto pur di non lasciarli in mani umane. La guerra per il controllo interplanetario va dunque avanti da decenni: brutale, sanguinosa, inarrestabile. Di per sé, la Terra è ormai un luogo arretrato e la maggior parte delle sue risorse è nelle mani delle Forze di difesa coloniale, dove chiunque raggiunga l’età pensionabile, come John, può arruolarsi. Non vogliono giovani, bensì persone con alle spalle l’esperienza e le conoscenze di una vita. Una volta entrati, non sarà più possibile tornare sulla Terra, ma coloro che riusciranno a sopravvivere ai primi due anni di combattimenti al fronte verranno ricompensati con una proprietà su uno dei pianeti coloniali conquistati con il sangue. John Perry accetta l’accordo. Non sa bene cosa aspettarsi, ne ha giusto una vaga idea. Perché la lotta vera e propria, ad anni luce da casa, è molto più dura di quanto possa immaginare…
John Scalzi è tra i più importanti e acclamati scrittori di fantascienza emersi nell’ultimo decennio. Nato in California nel 1969, vive in Ohio, dove tiene un blog molto seguito: whatever.scalzi.com. Autore bestseller per il New York Times, ha vinto nel 2006 il premio John W. Campbell come miglior esordiente. Candidato tre volte all’Hugo con la serie Old Man’s War, si è aggiudicato il prestigioso premio con Uomini in rosso. Fanucci Editore ha anche pubblicato la trilogia Interdependency, composta da Il collasso dell’impero (i cui diritti sono stati acquistati dalla Working Title TV), Lo stallo dell’impero e L’ultima imperatrice, e gli standalone The Kaiju Preservation Society – Gli ultimi di una razza e L’eredità di Charlie, in corso di adattamento per Paramount Pictures e la Maximum Effort dell’attore e produttore Ryan Reynolds. In occasione dei vent’anni dalla sua uscita, pubblichiamo una nuova edizione di Morire per vivere con l’introduzione dell’autore scritta per l’occasione
OMICIDIO IN VERSI di Kate Carlisle

Collana: Narrativa
Genere: Mystery
Marchio: Leggereditore
Uscita: 21 Marzo 2025
Brooklyn Wainwright è un chirurgo esperto. Certo, i suoi pazienti possono puzzare di muffa e avere il dorso in cuoio, ma nessun libro malmesso morirà tra le sue mani scrupolose. Non si può dire lo stesso di Abraham Karastovsky, suo amico ed ex datore di lavoro. Alla vigilia di una festa per il restauro di un libro, Brooklyn trova il suo mentore disteso in una pozza di sangue. Con un ultimo respiro Abraham le lascia un messaggio criptico, “Ricorda il diavolo”, e le consegna, affinché la custodisca, una copia inestimabile – e presumibilmente maledetta – del Faust di Goethe. Quando Derek Stone, l’agente di sicurezza fastidiosamente attraente e dall’accento rigorosamente british ma privo di senso dell’umorismo, la sorprende inginocchiata accanto al corpo della vittima, Brooklyn si ritrova di colpo sospettata di omicidio e furto. Toccherà a lei ricostruire il puzzle di indizi lasciati dal suo mentore, trovare il colpevole e scagionarsi una volta per tutte. Un’intrigante storia di amicizia, segreti e misteri da risolvere, dove una restauratrice divenuta detective deve dimostrare la propria innocenza.
Nata in California, Kate Carlisle, autrice bestseller secondo il New York Times, ha lavorato per molti anni in televisione prima di dedicarsi alla scrittura. La passione per l’arte della rilegatura l’ha spinta a scrivere la serie Misteri per bibliofili con protagonista Brooklyn Wainwright, la cui abilità nella rilegatura e nel restauro dei libri porta immancabilmente alla luce vecchi segreti, tradimenti e delitti. Con Omicidio in versi, primo volume di questa serie, debutta nel catalogo Leggereditore. Di prossima pubblicazione nella stessa collana anche il secondo e il terzo volume, If Books Could Kill e The Lies That Bind.
UN GRIDO DALL’IGNOTO di A.J. Ryan

Collana: Narrativa
Genere: Thriller fantascientifico
Marchio: Fanucci Editore
Uscita: 21 marzo 2025
Un uomo si risveglia su un’imbarcazione in mezzo al mare senza ricordare né chi sia né come abbia fatto a finire lì. E con lui ci sono altre sei persone: nessuna ricorda il proprio nome, ma tutte portano le cicatrici di un recente intervento chirurgico. Non solo, ognuno di loro ha un’abilità specifica, come se formassero una squadra altamente specializzata. Sono frutto di un esperimento, certo, ma quale e perché? Quando sul computer di bordo appare una mappa, decidono di collaborare per sopravvivere e affrontare qualsiasi cosa stia per accadere. Mentre l’imbarcazione si muove autonomamente attraverso la bruma che copre le acque, il gruppo, assalito da mille domande, inizia a dividersi: chi li sta guidando? Perché hanno perso la memoria? E cosa sono le urla che si sentono al di là della nebbia? Un thriller dal ritmo serrato in cui sette sconosciuti devono intraprendere un insidioso viaggio verso l’ignoto.
A.J. Ryan è lo pseudonimo di Anthony Ryan, autore bestseller del panorama fantasy internazionale. Nato in Scozia nel 1970, si è laureato in Storia e ha trascorso gran parte della sua vita a Londra, dove tuttora risiede. La celeberrima trilogia L’ombra del corvo, composta da Il canto del sangue, Il Signore della Torre e La Regina di Fuoco, è interamente pubblicata da Fanucci Editore e disponibile con le nuove copertine di Antonello Venditti. Nella stessa collana sono stati pubblicati anche i due volumi della dilogia La spada del corvo – Il richiamo del lupo e Il canto nero –, e la trilogia L’Alleanza d’acciaio composta da Il reietto, La Martire e Il traditore. Come A.J. Ryan pubblica per Fanucci Editore il thriller distopico Un grido dall’ignoto.
END GAME. LA FINE DEL GIOCO di David Baldacci

Collana: Narrativa
Genere: Thriller
Marchio: Timecrime
Uscita: 28 Marzo 2025
Will Robie e Jessica Reel sono due degli agenti più letali al mondo. Il governo si affida a loro quando è necessaria la massima segretezza per eliminare chiunque pianifichi attacchi terroristici contro gli Stati Uniti. A ogni missione, hanno potuto contare sull’appoggio del loro supervisore, il cui nome in codice è Uomo in Blu. Ma ora lui è scomparso.
Avvistato per l’ultima volta nelle campagne del Colorado, quando è sparito dalla circolazione si era preso una rara vacanza per andare a pesca nella sua città natale. Inviati a indagare, Robie e Reel arrivano a Grand, una cittadina dall’economia stagnante, con forze dell’ordine talmente sotto organico da aver reso la piccola comunità una calamita per la criminalità organizzata e un numero crescente di gruppi di estremisti militanti. Eppure a Grand è in agguato una minaccia ancora più insidiosa e terrificante, che potrebbe scuotere il cuore stesso dell’America. Quando si troveranno ad affrontare un avversario con una potenza di fuoco superiore e il vantaggio di giocare in casa, Robie e Reel saranno già fortunati se riusciranno a venirne fuori vivi, con o senza l’Uomo in Blu… Un thriller appassionato e avvincente, una trama che unisce azione, complotto, sentimenti e un pericolo tale da capovolgere gli equilibri di un’intera nazione.
David Baldacci è nato a Richmond, in Virginia, nel 1960. Autore di più di 50 romanzi tradotti in oltre 80 Paesi, che hanno venduto circa 150 milioni di copie, è sempre ai primissimi posti nella classifica dei bestseller. Fa inoltre parte del Kindle Million Club, con un milione di copie vendute in ebook. Vive a Vienna, in Virginia, con la moglie Michelle e i due figli. Di lui Timecrime ha già pubblicato la serie completa su John Puller, composta dai romanzi Sotto tiro (2013), Doppia verità (2018), La fuga (2019) e Terra di nessuno (2021); i primi tre volumi della serie Atlee Pine, Il lungo cammino verso la verità (2019), L’attimo prima della verità (2022) e Alla luce del giorno (2023) – a cui farà prossimamente seguito il capitolo conclusivo, Mercy –, e lo standalone Semplici bugie. End Game. La fine del gioco è il quinto volume della serie su Will Robie, di cui Timecrime ha già pubblicato L’innocente (2012), La sfida (2014), Target (2020) e La colpa (2022).