“La collina dei cocci”, il nuovo libro di Daniele Turrini, è una piccola gemma letteraria che intreccia poesia e musica in modo unico. Questa raccolta di sonetti “romanizzati” ci porta a riscoprire le vite di personaggi del passato e i loro antichi mestieri, ormai quasi scomparsi. Attraverso versi ricchi di suggestioni e atmosfere, Turrini dà voce a storie dimenticate, riportando alla luce un mondo che appartiene alla memoria e al cuore di chi lo legge.
Così l’autore racconta “La collina dei cocci”
Una fascinazione. Mi viene da pensare che l’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters, si sia furtivamente introdotta nella mia anima, sedimentandosi giorno per giorno, fino a provocare un’impellenza narrativa, che ho cercato di soddisfare con la realizzazione di questa piccola opera. In realtà, tutto nasce dall’ascolto di un disco, o meglio di un concept album (come dicevano una volta quelli della mia età), realizzato dal più grande poeta- musicista italiano, Fabrizio de André. NON AL DENARO, NON ALL’AMORE, NÉ AL CIELO è per me un disco di formazione negli anni giovanili (oltre che un assoluto capolavoro). Ma per molto tempo l’ho ascoltato solo in quanto prodotto musicale. Poi ho scoperto la suggestione e l’insopprimibile attrazione provocata dalla lettura dell’opera letteraria che lo aveva ispirato.
Daniele Turrini biografia
Nato a Roma il 31 agosto 1964. Ha pubblicato con piattaforme di self publishing, con Aletti Editore e con Edup. L’autore ha partecipato al Salone Internazionale del Libro di Torino dal 9 al 13 maggio 2024, selezionato nella sezione self publishing con il libro “LUCI, OMBRE E VOCI- la parola ai dipinti di Caravaggio”.
“SILVIA Si è messa davanti al fiume ad aspettare ma sono passati così tanti cadaveri che le è dispiaciuto.”
dal 27 settembre in libreria
collana intrecci
Vent’anni di storia per uno dei progetti letterari più longevi e celebrati della scena editoriale italiana che giunge alla sua quarta, aggiornata e definitiva incarnazione. Dal 2004 a oggi Vanni Santoni ha scritto migliaia e migliaia di “personaggi” in forma di epigramma, che negli anni sono apparsi su riviste e giornali, sono stati trasformati in fumetti e illustrazioni, letti in programmi radiofonici e poetry slam, e sono tuttora ospiti della prima pagina del dorso toscano del “Corriere della Sera”. Un panorama umano in affanno ma disperatamente autoconsapevole con cui l’autore ha portato la narrazione del precariato dalla mera cronaca alla struttura stessa del testo, dando vita a un vero e proprio universo di monadi stranite, ironiche, malinconiche e spietate.
L’autore VANNI SANTONI Nato a Montevarchi nel 1978, ha pubblicato i romanzi “Gli interessi in comune” (Feltrinelli 2008, Laterza 2019), “Se fossi fuoco, arderei Firenze” (Laterza 2011), la saga di “Terra ignota” (Mondadori 2013-17), “Muro di casse” (Laterza 2015), “La stanza profonda” (Laterza 2017, candidato al Premio Strega), “I fratelli Michelangelo” (Mondadori 2019), “La verità su tutto” (Mondadori 2022, Premio Viareggio selezione della giuria) e “Dilaga ovunque” (Laterza 2023, Premio selezione Campiello), oltre al saggio “La scrittura non si insegna” (minimum fax 2020) e alla raccolta poetica “Altre stanze” (Le Lettere 2023). Scrive sul “ Corriere della Sera”.
Il nuovo romanzo di Jill Mansell, commovente, romantico e divertente, farà la gioia dei suoi fan: nel verde cuore delle Cotswolds Mimi scopre che l’amore non sempre aspetta il momento giusto…
Mimi non è alla ricerca dell’amore quando trascorre un fine settimana a Goosebrook, il paese delle Cotswolds in cui il padre si è trasferito. Il suo primo incontro con Cal, un abitante della cittadina, non assomiglia affatto a una scena da film romantico, anche se non può fare a meno di notarne il fascino e il carisma. Ma Cal al momento non può essere nient’altro che un semplice amico per Mimi, la quale decide di fare ritorno alla sua frenetica vita londinese. Passano quattro anni e Cal è concentrato sulla famiglia, mentre Mimi sulla carriera. Quando lui inizia una nuova storia d’amore potenzialmente perfetta, lei si ritrova impegnata a sistemare le relazioni degli altri. Sembra che qualcosa, o qualcuno, riesca sempre a mettersi fra loro. Sarà mai il momento giusto per entrambi?
JILL MANSELL è autrice di oltre venti bestseller secondo il Sunday Times, con oltre tredici milioni di copie vendute nel mondo. Ha vinto numerosi premi tra cui il Romantic Comedy Prize, e nel 2015 il RoNA le ha conferito un importante premio come riconoscimento per il suo successo letterario. Vive a Bristol con la sua famiglia. Con Ogni cosa può cambiare (2020) ha fatto il suo ingresso nel catalogo Leggereditore, seguito da Tutto cominciò con un segreto nello stesso anno e Incontriamoci a Beachcomber Bay. Maybe this Time – Forse questa volta è il suo ultimo romanzo pubblicato nella presente collana, una lettura leggera e romantica perfetta per riportare il buon umore nelle malinconiche sere autunnali.
Corrado Peli, IL PONTE DELL’IMPICCATO Genere: Mistery Fanucci Editore
Tornano i ragazzi di La Balotta dei Tramonti con un nuovo caso in sospeso tra la realtà e il mondo dei fantasmi, dove non c’è pace per chi non ha trovato giustizia. Starà a loro svelare il colpevole grazie alle abilità di Marco che, bloccato per sempre su una sedia a rotelle trasformata in un mezzo formidabile, potrà continuare a contare sull’amicizia e l’affetto incondizionato del resto del gruppo. Nulla e nessuno potrà mai separarli… Un romanzo sulla forza dell’amicizia.
Sono iniziate le vacanze di Natale e nel casolare della famiglia di Marco regna il caos: Anna, sua sorella, continua a frequentare Attila Brusa mentre il padre Giuseppe subisce le insistenze di Luzio Brusa che vuole a tutti i costi i suoi terreni. Dopo qualche esitazione, Marco decide di indagare sulla morte di don Silvio – l’origine di tutta la faccenda – partendo da un crocifisso nero con un Cristo filiforme dagli occhi dipinti di rosso. Raduna così gli amici per far luce sulle vicende che affliggono Fossosecco da decenni, tra cui il suicidio di Pillari. Rosa, la vedova di Giorgio Pillari, rivela che il padre di Luzio Brusa, Oreste, credeva alle visioni del marito e fissò un incontro con lui: pochi giorni dopo Pillari venne trovato impiccato e Oreste fu ricoverato in una clinica privata dove in seguito fu dichiarato morto. Tra un’incursione notturna nel cimitero comunale, un’operazione di spionaggio nei magazzini del mattonificio e incontri sempre più inquietanti con i fantasmi, Marco e tutta la banda dovranno svelare una serie di segreti per risolvere il caso, aiutando così gli spiriti a trovare la pace.
CORRADO PELI è nato a Castel San Pietro Terme (BO) nel 1974. Scrittore e giornalista, lavora in un’agenzia di comunicazione. Vive a Medicina, in provincia di Bologna. Autore già noto con lo pseudo- nimo di Corrado Spelli per La stanza del dipinto maledetto (Newton Compton) e L’isola dei dannati (TeZLA Books); con I bambini delle Case Lunghe fa il suo esordio nel catalogo Timecrime (Gruppo Editoriale Fanucci) cui fa seguito Il sangue degli abeti, il suo secondo romanzo. Dopo La maledizione di Fossosecco, esce nella presente collana di Fanucci Editore il secondo e conclusivo capitolo della dilogia La Balotta dei Tramonti, Il Ponte dell’Impiccato.
Amanda Quick, L’AMANTE Genere: Romanzo Storico Traduzione dall’inglese di Maddalena Mendolicchio Leggereditore
Dopo un anno di grandi avventure tra l’Italia e la Grecia, Iphiginia Bright torna in Inghilterra accolta da un’amara sorpresa. Sembra che la zia Zoe sia caduta vittima di un sinistro ricattatore, che si dichiara l’artefice della scomparsa di Marcus Valerius Cloud, conte di Masters. Solo lei può sperare di smascherare il misterioso ricattatore, ma ha bisogno di un piano; così, imitando le bellezze più leggendarie della Storia – da Cleopatra a Elena di Troia, ad Afrodite – Iphiginia decide di presentarsi alla società londinese come l’affascinante amante dello stesso Marcus. Nel giro di una notte però, si ritrova con una schiera di ammiratori ai suoi piedi, tra cui uno alquanto inaspettato: il conte di Masters in persona. È spavaldo, fascinoso e seducente, e in una scintillante sala da ballo reclama la sua ‘amante’. Iphiginia non può che rimanerne ammaliata, e quando Marcus accetta di stare al gioco non sa che il conte ha un piano tutto suo: stuzzicarla e sedurla, finché non diventerà la sua amante anche nella realtà.
Autrice di oltre 50 bestseller secondo il New York Times, Jayne Ann Krentz scrive romance suspense in tre mondi diversi: contemporaneo (come Jayne Ann Krentz), storico (come AMANDA QUICK) e futuristico (come Jayne Castle). Ha conseguito una laurea in Storia presso la University of California a Santa Cruz e un master in Biblioteconomia presso la San José State University in California. Prima di iniziare a scrivere a tempo pieno, ha lavorato come bibliotecaria sia in biblioteche accademiche che comunali. Vive con suo marito Frank a Seattle, Washington. Leggereditore ha pubblicato Scandalo, Rendezvous, Intrigo pericoloso, Seduzione pericolosa e ora anche Mistress.
Richard Stark,IL CACCIATORE Genere: Noir Traduzione dall’inglese di Vinicius Letale TimeCrime
Dopo una rapina finita male in cui viene tradito dalla moglie Lynn, che finisce per sparargli, e in cui viene raggirato dal suo socio in affari Mal, Parker attraversa il Paese con un unico obiettivo: vendicarsi e reclamare ciò che gli è stato sottratto. Parker è un ladro professionista, un vero esperto del crimine. Tosto, intelligente, instancabile, determinato e senza uno stralcio di morale. Se tenete alla pelle, vi conviene non ostacolarlo e non mettervi tra lui e il suo bersaglio. Nulla può fermarlo. Ucciderà chiunque incroci sul suo cammino pur di ottenere ciò che vuole. Parker è implacabile e bisogna stargli alla larga. Un romanzo crudo e intenso, un classico del noir, una gemma nella tradizione dell’hard boiled e non solo.
DRichard Stark è uno pseudonimo di ONALD E. WESTLAKE (1933-2008), uno degli autori più talentuosi della narrativa poliziesca americana, ha iniziato la sua carriera alla fine degli anni Cinquanta, spesso scrivendo anche quattro romanzi all’anno sotto vari pseudonimi, per poi pubblicare con il proprio nome. I suoi personaggi più noti sono John Dortmunder, un ladro piuttosto sfortunato, e uno spietato criminale di nome Parker. Le sue opere gli valsero tre Edgar Award e un Grand Master Award della Mystery Writers of America. La pietra che scotta, primo romanzo della serie su John Dortmunder diventato nel 1972 un film con Robert Redford, già disponibile nel catalogo TimeCrime, a cui seguirà il secondo capitolo, Bank Shot. Nella stessa collana, TimeCrime pubblica The Hunter e apre la serie sul personaggio di Parker, cui seguiranno The Man with the Getaway Face e The Black Ice Score, di ispirazione per il film Play Dirty, in produzione per Amazon Studios e Team Downey, interpretato da Robert Downey Jr.
C.N. Crawford, GARDEN OF SERPENTS – IL GIARDINO DEI SERPENTI Genere: Narrativa Fantasy Traduzione dall’inglese di Antonella Straullu Leggereditore
C’è stato un tempo in cui io e Orion ci siamo amati. Ma quando ha deciso di cacciarmi dalla Città delle Spine ed esiliarmi nel regno mortale, il mio cuore si è spezzato. Ora ho un piano per vendicarmi e salvare il mondo, in pericolo a causa delle sue trame di vendetta contro tutti i mortali. L’unica chance per fermare questo spargimento di sangue è sottrargli la corona. Non mi resta che batterlo in una serie di prove per dimostrare che la prescelta dagli dèi, e quindi la futura regina dei demoni, sono io. Ma lui è deciso a sconfiggermi e a tenersi il trono, e non si lascerà certo sfuggire l’occasione di distrarmi con il suo fascino pericoloso e ammaliante. La vera impresa sarà resistergli. Se dovessi fare la scelta sbagliata, le mie mani si macchieranno del sangue di migliaia di innocenti. In libreria il terzo e conclusivo capitolo della trilogia The Demon Queen Trials, una serie paranormal romance, divertente, sexy, frenetica e magicamente diversa dalle altre finora conosciute.
C.N. CRAWFORD è un duo composto da Christine Mancuso e Nick Crawford, marito e moglie. Hanno scritto circa una mezza dozzina di serie di romanzi fantasy e soprannaturali, e i loro libri hanno raggiunto le vette delle classifiche Kindle. Christine ha cittadinanza sia italiana che statunitense, e da sempre si interessa al folklore del New England, con una particolare predilezione per i vecchi cimiteri da brivido e le storie di esecuzioni. Nick ha trascorso l’infanzia leggendo fantasy e fantascienza durante i lunghi inverni del Vermont, che lo hanno reso immune al freddo. Dopo City of Thorns: La Città delle Spine e Lord of Embers: Il Signore dei Fuochi, Leggereditore pubblica Garden of Serpents – Il Giardino dei Serpenti, l’ultimo volume della serie The Demon Queen Trials.
Adrian Tchaikovsky, I SIGNORI DELLA DISTRUZIONE Genere: Space Opera Traduzione dall’inglese di Bianca Giliotti Fanucci Editore
Un’organizzazione vuole mettere le mani sulla scoperta fatta da Idris Telemmier sul conto degli Architetti – la loro più grande debolezza – per trasformarla in un’arma contro questi alieni distruttori di mondi. Ma le grandi potenze della galassia preferiscono perseguire i propri scopi piuttosto che unirsi contro il nemico comune. Per tale ragione, mentre le varie specie lottano per prendere il controllo di questa potente rivelazione, la galassia esplode in una guerra distruttiva e controproducente. L’altro grande ostacolo alla lotta contro la minaccia aliena è Idris stesso: sa che gli Architetti, nonostante il potere, non sono altro che strumenti nelle mani di un’intelligenza superiore. Nelle profondità del non spazio, dove il tempo scorre in modo diverso e la realtà non è quella che sembra, i loro padroni sono la vera minaccia: si stanno accorgendo solo ora dell’audacia della specie umana e per mettere fine a questa “seccatura” sono pronti a prendere provvedimenti e sterminarla una volta per tutte.
ADRIAN TCHAIKOVSKY vive insieme a sua moglie a Leeds, città in cui ha svolto la professione di avvocato. Autore della fortunata serie fantasy Shadows of the Apt, per i suoi romanzi è stato nominato al David Gemmell Legend Award e al British Fantasy Award. Dopo l’enorme successo della serie di fantascienza vincitrice dell’Hugo Award Children of Time, composta da I figli del tempo – vincitore nel 2016 dell’Arthur C. Clarke Award e opzionato da Summit Entertainment e Lionsgate per diventare un film –, I figli della caduta e I figli della memoria, già disponibile in questa collana, Fanucci Editore ha pubblicato anche Le porte dell’Eden, vincitore dei Sidewise Awards nel 2021, e la serie The Final Architecture, composta da Frammenti della Terra, vincitore dei British Science Fiction Awards nel 2022, Gli occhi del vuoto e I Signori della distruzione – Lords of Uncreation, vincitore dei Neffy Awards 2023.
Struggente e irripetibile andare per il paese io e te sotto i portici (fa freddo, ne manca alle rondini) in cerca del tuo innamorato, il sabato, il pomeriggio dei bambini. È lui? Mi pare di vederlo. Forse sì, forse no. Aspetta, sì, eccolo, dai, andiamo. E stringi più forte la mano.
Valentino Ronchi, già autore di romanzi e sillogi poetiche di rara eleganza, torna con una raccolta di versi che cattura l’attenzione per la sua capacità di frammentare la vita in sequenze ipnotiche di senso. Un caleidoscopio di incontri, situazioni e paesaggi cesellati tra le pagine, dove l’Hinterland di Milano si fonde con altre periferie più distanti, anche quelle dell’animo umano. Lingua semplice legata al dialogo che porta alla luce epifanie del quotidiano, mentre il risvolto civile, quasi mai di denuncia ma più un’espressione di un sentimento laico, è uno degli architravi della poetica dell’autore lombardo. Versificare tagliente, ironico e irriverente che lega l’incontro tra il dettato lirico e un atteggiamento di tendenza narrativa. Un’opera da non perdere per gli amanti della poesia contemporanea.
VALENTINO RONCHI (Milano 1976) ha pubblicato i libri di poesia L’epoca d’oro del cineromanzo (nottetempo 2016), Primo e parziale resoconto di una storia d’amore (nottetempo 2017), Buongiorno ragazzi (Fazi 2019) e i romanzi Riviera (Fazi 2021) e Quasi niente (fve 2024).
Un romanzo storico che celebra la resilienza, l’amore e il destino. E racconta la vera storia del risotto alla milanese.
Mursia In libreria dal 26 settembre
«Era la voce del cardinale che proclamava:“Un giorno tutto il mondo farà così”.»
Anno Mille. In uno sperduto feudo del Regno di Lombardia la routine del contadino Guglielmo viene funestata dall’improvvisa – e gravissima – malattia della giovane moglie Rosa. Deciso a non rassegnarsi all’idea di perderla, mentre sacrifica tutto il raccolto a un viaggio della speranza allo “Spedale” di Milano, si inventa un modo per non togliere il cibo di bocca ai suoi bambini: una pietanza sconosciuta chiamata riso, insaporita col contenuto dell’osso grande del bue.
Milano, 1573. Nel cantiere del Duomo il giovane pittore Filippo, dipendente di Valerio Perfundavalle di Lovanio, s’innamora della figlia di questi, Alessandra, che è promessa al nobile Galeazzo Soligo e ne rifiuta le avances. Filippo cerca di superare la delusione buttandosi sul lavoro e si specializza in una tecnica di colorazione da lui stesso inventata a base di zafferano, spezia che il cardinale arcivescovo Carlo Borromeo gli fa arrivare addirittura dalla Persia. Intanto Alessandra si sposa, e Filippo, invitato al matrimonio, decide di vendicarsi dell’antico rifiuto con uno scherzo che il cuoco di corte, l’amico Pierandrea, finge di accettare come tale avendone però capito la portata rivoluzionaria: “macchia” di zafferano il tradizionale risotto con il midollo di bue, servito come pietanza principale al pranzo di nozze. Ne esce un piatto favoloso, che conquista immediatamente la platea, la città e l’intero Ducato, arrivando persino a superarne i confini! Il riso, simbolo di abbondanza, non solo rappresenta la cultura milanese, ma diventa anche un atto di festa e di speranza dopo un periodo di grande sofferenza.
Due vite una ricompensa è un romanzo storico. È una storia emozionante. Una narrazione che si intreccia tra realtà storica e finzione, la trama racconta le asperità e le disuguaglianze della vita. L’amore e il caos o destino che poi alla fine in qualche modo sistema tutto. L’Autore presenta ai lettori una vicenda – originale, tragica, multiforme e meravigliosa – che da una tragedia individuale ha condotto all’usanza capace di unire nello spazio e nel tempo gli esseri umani: lanciare sugli sposi il riso crudo. È un rito derivato proprio dall’amore dei milanesi per il loro risotto, divenuto simbolo di gusto e abbondanza in spirito liberatorio dopo l’incubo della Peste del 1576. La scelta di basare parte della trama su eventi storici come la Peste, e l’introduzione di un rito tradizionale come il lancio del riso sugli sposi, conferisce al romanzo una dimensione culturale significativa, legando il destino dei protagonisti alle usanze che hanno plasmato una comunità.
Stefano Ferri dichiara: «“Due vite una ricompensa” intende mostrare una delle più profonde e amare regolarità dell’esistenza umana: che se da un lato non è vero in assoluto che chi la dura la vince, dall’altro è sempre vero che un sacrificio onesto e amorevole lascia un segno, per quanto eventualmente diverso dall’intento originario, come un seme che porta frutto ai posteri e non a chi lo ha piantato».
Stefano Ferri (Milano 1966) vive a Milano. Nel 2004 ha ricevuto il Premio Hilton per il giornalismo in turismo d’affari e nel 2006 il Premio Italia for Events per la stampa di settore. Nel 2022 gli è stata assegnata la menzione al TTG Star Award e nel 2023 è stato inserito fra i cento personaggi più influenti della meeting industry mondiale. Con Mursia ha pubblicato Crossdresser. Stefano e Stefania, le due parti di me (2021).
Il libro è un oggetto amato ma ambivalente: il risultato che produce è soggetto talvolta al caso, spesso alla stoltezza dell’uomo che lo maneggia. Sapienti di tutte le epoche si sono (insospettabilmente) espressi contro il libro e contro il lettore e hanno manifestato la propria frustrazione per l’eventuale e irrimediabile fraintendimento dei contenuti (per non parlare dell’affidabilità degli storici!).
Questo volume, dissacrante e spassoso, ripercorre con leggerezza la storia della trasmissione scritta della conoscenza, affiancando nozioni filologicamente impeccabili a riflessioni facete e curiosità poco note.
Per esempio, sapevate che gli scribi egizi («quel popolo dal girovita così sottile») usavano un inchiostro apposito per le parolacce?
La comparsa e l’uso degli alfabeti e della scrittura sono stati tra i primi segnali che “umanità” e “raziocinio” non fossero termini completamente antitetici, come poteva sembrare. Tuttavia, i tanti millenni impiegati dall’Homo Sapiens per svilupparli non depongono proprio a suo favore. Potremmo dire che chiunque è d’accordo con il fatto che i libri rappresentano qualcosa di meraviglioso, ma non è così: non tutti lo pensano (e vedremo poi chi sono i dissidenti). Ma, nel bene e nel male, i libri hanno una storia appassionante e impegnativa con la quale speriamo di tenervi occupati catturando il vostro interesse (geniale quest’ultima frase, non vi pare?). Alcuni testi hanno giovato molto al mondo, altri per niente, spesso perché si è capito più male che bene quel che di positivo c’era, e quelli che non hanno capito bene se la sono presa a male, il che non va bene, ma male. (Dall’introduzione)
ENRIQUE GALLUD JARDIEL (Valencia, 1958) è figlio d’arte, nipote del grande umorista spagnolo Enrique Jardiel Poncela. Ha conseguito un dottorato di ricerca in filologia ispanica e ha al suo attivo più di duecento libri. Attualmente si dedica alla satira e alla parodia.
Dall’autrice della serie Shatter Me, arriva un romanzo contemporaneo potente e straziante sulla paura, il primo amore e l’impatto devastante del pregiudizio. È il 2002, un anno dopo l’11 settembre. È un periodo estremamente turbolento dal punto di vista politico, ma lo è anche per una persona come Shirin, una sedicenne musulmana stanca di essere vittima di pregiudizi. Non si sorprende più di quanto le persone possano essere orribili, ma è stanca degli sguardi sgarbati, dei commenti degradanti e persino della violenza fisica che subisce a causa della sua etnia, della sua religione e del hijab che indossa. Per questo ha eretto dei muri protettivi intorno a sé e si rifiuta di lasciare che qualcuno si avvicini abbastanza da ferirla. Invece, affoga le frustrazioni nella musica e passa i pomeriggi a ballare la breakdance con il fratello. Ma poi incontra Ocean James, la prima persona che dopo tanto tempo sembra volerla davvero conoscere. Ciò la terrorizza: provengono da due mondi all’apparenza inconciliabili e Shirin ha tenuto alta la guardia così a lungo che non è sicura di riuscire ad abbassarla per cogliere questa nuova occasione di crescita.
“Un’analisi cruda e al tempo stesso sorprendentemente delicata dell’identità, della solitudine e della famiglia, che non lascia dubbi sulla sua autenticità e sulla sua potenza.” (Sabaa Tahir, autrice di Tutta la mia rabbia e della serie An Ember in the Ashes.)
TAHEREH MAFI è l’autrice bestseller per il New York Times e USA Today della serie Shatter Me, composta da sei volumi e diverse novelle: Shatter Me, Unravel Me e Ignite Me, disponibili in una nuova traduzione per Fanucci Editore, Restore Me, Defy Me, Imagine Me, e le due raccolte Shatter Me – Le novelle vol. 1 (Destroy Me, Fracture Me, Shadow Me e in appendice Il diario di Juliette) e Shatter Me – Le novelle vol. 2 (Reveal Me e Believe Me), presenti in questa collana. Nata in una piccola città del Connecticut, attualmente risiede a Santa Monica, in California, con suo marito, l’autore Ransom Riggs. Non di rado può essere sorpresa in overdose da caffeina e immersa nella lettura di un libro. Fanucci Editore ha inoltre pubblicato i primi tre volumi della nuova serie composta da This Woven Kingdom – Le trame del regno, These Infinite Threads – Gli intrighi del regno e All This Twisted Glory – Una rete di intrighi. Con A Very Large Expanse of Sea entra invece nel catalogo Leggereditore.
Con oltre centoventimila copie vendute negli Stati Uniti, Love Lettering è un romanzo dolce e spiritoso dove una piccola parola mette in pericolo gli affari di una donna e il suo cuore. Una lettura perfetta per le lettrici di Emily Henry e Abby Jimenez.
Trama: L’abilità di Meg Mackworth nel lettering a mano l’ha resa famosa come ‘la Planner di Park Slope’, disegnando diari personalizzati per l’élite di New York. Ha anche un’altra abilità: leggere i segnali che agli altri sfuggono. Sapere che l’imminente matrimonio di Reid Sutherland e della sua splendida fidanzata era destinato a fallire è una cosa, ma intessere una parola segreta di avvertimento nel loro programma di nozze è un altro paio di maniche. Meg pensava che non se ne sarebbe accorto nessuno, ma non aveva messo in conto l’ossessiva attenzione per i dettagli del futuro sposo… Un anno dopo, Reid la rintraccia per scoprire come faceva a sapere che il suo futuro meticolosamente pianificato sarebbe imploso. Ma con una scadenza incombente e un brutto caso di blocco creativo, Meg non ha tempo per le sue domande, a meno che lui non la aiuti a ritrovare l’ispirazione. Mentre si aprono gradualmente l’uno all’altra, entrambi cercano di ignorare il legame sempre più profondo che li unisce. Ma i segnali ci sono, irresistibili e indiscutibili, e spingono Meg a prestare ascolto ai messaggi che Reid le invia, giorno dopo giorno, prima che sia troppo tardi…
KATE CLAYBORN è l’acclamata autrice di sette romanzi. I suoi libri sono stati recensiti dal New York Times, Washington Post, O, The Oprah Magazine, Entertainment Weekly, BookPage e altri ancora. Di giorno lavora nell’ambito dell’educazione, mentre di notte (e a volte anche di mattina presto) scrive romanzi contemporanei su eroine moderne, forti e intelligenti che affrontano il mondo insieme a veri amici e famiglie complicate. Vive in Virginia con il marito e il loro cane. Dopo Georgie, All Along – Georgie, da sempre, Leggereditore pubblica il romance Love Lettering. Di prossima pubblicazione nella presente collana anche Love at First.
Gli omicidi della famiglia Hope sconvolsero la costa del Maine in una notte del 1929. Sebbene la maggior parte delle persone ritenesse responsabile la diciassettenne Lenora Hope, la polizia non è mai riuscita a dimostrarlo. A parte la sua smentita dopo gli omicidi, non ne ha mai più parlato pubblicamente, né è mai più uscita da Hope’s End, la casa sulla scogliera dove avvenne il massacro. È il 1983 e l’assistente domiciliare Kit McDeere arriva alla villa per occuparsi di Lenora, sulla settantina e costretta su una sedia a rotelle. Negli anni è diventata muta in seguito a una serie di ictus e può comunicare solo attraverso una vecchia macchina da scrivere. Una notte le fa una proposta: raccontarle ciò che è successo veramente. Mentre Kit l’aiuta a scrivere gli eventi che hanno portato al massacro della sua famiglia, diventa chiaro che c’è molto di più di quanto si sia mai scoperto. Quando vengono alla luce nuovi dettagli sulla precedente infermiera, Kit inizia a sospettare che Lenora non stia dicendo tutta la verità e che la donna, apparentemente innocua, possa essere molto più pericolosa di quanto pensasse.
Nato in Pennsylvania, RILEY SAGER vive a Princeton, nel New Jersey. Ex giornalista, editor e graphic designer, è oggi uno scrittore a tempo pieno. Il suo primo thriller, Final Girls – Le sopravvissute, di prossima pubblicazione in una nuova edizione per Timecrime, è diventato un bestseller nazionale e internazionale, e il romanzo successivo, The Last Time I Lied, è stato in cima alle classifiche dei libri più venduti stilate dal New York Times. Di suo, Timecrime ha già pubblicato nel 2021 A casa prima di sera, da cui sarà tratto un film prodotto da Sony Pictures in collaborazione con 21 Laps di Shawn Levy, produttore di Stranger Things. Anche l’adattamento per la serie tv di Chiuditi dentro è in lavorazione. Della stessa collana il romanzo Survive the Night – Sopravvivi alla notte, La casa oltre il lago, di cui Netflix ha acquisito i diritti cinematografici, e la sua ultima uscita La casa sulla scogliera. Nel tempo libero, Sager ama leggere, cucinare e andare al cinema il più possibile.
Dopo anni passati a evitarsi, i membri della famiglia di Daisy Darker, lei compresa, si ritrovano per la prima volta a casa della nonna per festeggiare il suo ottantesimo compleanno. A uno a uno i parenti di Daisy arrivano per i festeggiamenti, carichi di rancori e segreti. È Halloween, e Seaglass, la fatiscente dimora arroccata su una piccola isola privata, è un tutt’uno con le rocce di granito su cui poggia. In poco tempo, con l’alzarsi della marea, tutti i partecipanti rimangono tagliati fuori dal resto del mondo per otto lunghe ore. Allo scoccare della mezzanotte, nel pieno della tempesta, scoprono il corpo esanime della nonna, seguito da quello di un altro membro della famiglia al rintocco dell’ora successiva. Intrappolati sull’isola con un assassino, i Darker dovranno fare i conti con i segreti nascosti nel passato di ognuno per risolvere il mistero e sopravvivere alla notte. L’eredità di Daisy Darker è un thriller psicologico che si svolge nel corso di un’unica notte, avvolta dalle mistiche atmosfere del mare della Cornovaglia.
ALICE FEENEY è un’autrice di bestseller del New York Times che hanno venduto milioni di copie. I suoi libri sono stati tradotti in oltre trentacinque lingue e sono stati opzionati per importanti adattamenti cinematografici. Tra questi La sua verità (Editrice Nord, 2022), di cui Netflix sta realizzando una serie televisiva. Alice è stata per quindici anni giornalista della BBC e ora vive nel Devon con la sua famiglia. Con Daisy Darker debutta nel catalogo TimeCrime.
Sergio Colombari per oltre 50 anni ha lavorato nel mondo giornalistico, scattando fotografie a personaggi famosi del mondo dello spettacolo, sport e politica, italiani e stranieri, ha selezionato oltre duecento foto che li ritraggono in momenti di tenerezza.
dalla Prefazione di Oliviero Toscani:
Per me la fotografia ha la “f” maiuscola. Non la considero la parente povera della pittura. E non m’interessa un’escalation verso il cinema. Neanche la televisione riuscirà a scalzarla. La fotografia resta, e resterà per molto tempo, il nucleo di partenza dell’immagine moderna. […] la fotografia invece è il mezzo principe: dalla foto della prima comunione alla foto-tessera è un universo di comunicazione che parte sempre dalla realtà anche quando la modifica, la violenta, la cancella. L’immagine è più reale della realtà perchè è un universo nello stesso tempo chiuso e aperto a mille interpretazioni. La realtà è invece frammentata e non si può coglierne che un solo aspetto. L’obiettivo si apre e si chiude lasciando passare una frazione di luce che ci restituisce un’immagine. Anche la più idiota finisce per essere un documento storico. E il trascorrere del tempo riesce a far diventare ogni foto avvincente. Le vecchie foto ci commuovono, ci sembrano tutte interessanti.[…]Sergio Colombari ha fotografato per anni gli eventi giornalistici, il mondo del cinema, il gossip, i personaggi che sono stati gli attori del suo e del loro tempo. Tutte le immagini sono la memoria di un momento di vita, diventeranno documenti storici, come un grande album di famiglia. Bravo Colombari, senza grandi messe in scena sei riuscito a documentare momenti intimi e felici. Non tutti noi fotografi siamo capaci di ciò.
Oliviero Toscani
da una dedica di Rino Barillari “Il re dei paparazzi”
[…]È capitato diverse volte di lavorare gomito a gomito con Sergio ed è stato per me sempre un piacere; è stato sempre un collega rispettoso della competizione e con il quale ho fatto alcuni importanti servizi. Mi piace ricordarlo ragazzino, con la vespetta con cui raggiungeva via dei Condotti, cercava di inserirsi tra i colleghi, era un po’ la mascotte dei paparazzi navigati, lo chiamavamo “Sergetto”. Da allora ne ha fatta di strada, è un fotografo che si è cimentato in molti settori della fotografia e ha sempre dato il meglio di sé, spesso con buoni risultati. Nel 2004, la mostra romana “A flash o art”, a Palazzo Venezia, ha ricordato in foto i momenti della “Dolce vita” nella Capitale, tra il 1953 e il 1973, scatti che spesso ho vissuto in prima persona e in questo arco temporale, nonostante nel 1973 Sergio avesse soltanto diciassette anni, riuscí a conquistarsi un suo spazio.
Brevi note biografiche
Sergio Colombari, fotografo e giornalista romano, entra nel mondo della fotografia nel 1969, poco più che tredicenne. Spaziando per oltre 50 anni tra giornalismo, cinema e pubblicità ha raccolto immagini pubblicate su riviste di tutto il mondo, copertine di dischi, locandine di film e pubblicità. Per la sua giovane età, Liz Taylor lo chiamava Babyface, per i colleghi era Sergetto.
“20100” di Alex Roggero è un romanzo che cattura l’essenza vibrante e complessa di Milano, offrendo al lettore uno sguardo intimo sulla vita e le sfide di una generazione in cerca di significato e appartenenza. Attraverso una prosa vivace e tagliente, l’autore ci trasporta in un mondo popolato da personaggi vividi e dalla profondità sorprendente, che affrontano la vita con un mix di superficialità, leggerezza e cinismo.
Al centro della storia c’è Paolo Paganelli, uno scrittore in cerca della sua anima gemella, che si imbatte per caso nel profilo di Alice su Tinder. Convinto di aver trovato la donna dei suoi sogni, Paolo si trova costretto a cercarla nel mondo reale dopo che un errore accidentale cancella il suo profilo dall’app. Con l’aiuto dei suoi amici Martina, Ciro e Michele, Paolo intraprende una missione avventurosa attraverso i locali e le strade di Milano, alla ricerca di quella che crede essere la sua destinazione. Attraverso le vicende di Paolo e dei suoi amici, Roggero dipinge un quadro affascinante e ricco di sfumature della società contemporanea, esplorando temi come l’amore, l’amicizia e la ricerca di identità.
ALEX ROGGERO (1987, Milano). Dopo aver passato buona parte della sua vita artistica nascosto dietro le 4 corde di un basso elettrico (arrivando a diplomarsi nel 2009 al CPM di Franco Mussida) capisce che con la musica non si pagano le bollette e decide quindi di iniziare a scrivere articoli per blog e testate giornalistiche locali, giusto per vedere l’effetto che fa essere poveri in un modo un po’ diverso. Purtroppo per i lettori, finisce che ci prende velocemente gusto e inizia a sfornare racconti per magazine e riviste indipendenti tra cui Crack, Rivista Offline e Tremila Battute. Nel maggio 2022, contro ogni aspettativa, pubblica il suo primo romanzo, Non Farlo (che viene subito inserito da Rivista Blam tra i “libri da leggere” degli esordienti italiani). Il suo stile di scrittura prende spunto da autori iconici e leggendari come Chuck Palahniuk, Irvine Welsh e Charles Bukowski, solo che ancora loro non lo sanno. L’influenza di altre forme d’arte, in particolare musica e cinema, caratterizza la struttura di tutti i suoi lavori.