Da La Lettura del Corriere:Presentazione del libro di Andrew Sean Greer “Less” vincitore del Pulitzer, di Michael Cunningham

 

Nuovissimi maestri Uno scrittore celebre festeggia un collega che si è appena affermato. E non teme di paragonarlo al protagonista del capolavoro di Voltaire

 

Facendo vincere «Less» di Andrew Sean Greer i giurati del Premio Pulitzer hanno agito bene: perché un libro comico è un libro serio ( e questo è bellissimo)

Se molti sono rimasti sorpresi dal recente annuncio dell’assegnazione del Premio Pulitzer 2018 per la narrativa a Less di Andrew Sean Greer, posso solo attribuire tale stupore al fatto che Less è, in sostanza, un romanzo comico. Evidentemente si ritiene che i romanzi comici non possano vincere i premi letterari più prestigiosi. Su due piedi non mi vengono in mente altre spiegazioni.[…]

In breve: Less è la storia di Arthur Less, un semisconosciuto scrittore che nei suoi vent’anni ha amato un uomo notevolmente più maturo e che, a decenni di distanza, si ritrova nella posizione speculare. Alla soglia dei cinquanta, infatti, è innamorato di un uomo che ha circa la metà dei suoi anni.[…]

È un paragone impegnativo, lo so, ma Less discende dal Candide di Voltaire. Entrambi sono libri picareschi nei quali il protagonista, che fino ad allora ha condotto una vita a appartata, affronta un viaggio che lo porta in contatto con persone e luoghi al di là di ogni sua capacità di immaginazione; persone e luoghi che gli cambiano, per sempre, non solo la percezione della vastità del mondo e di coloro che lo abitano ma anche la percezione di se stesso e del proprio posto su questo smisurato, bizzarro, del tutto incomprensibile pianeta terra.

Less è pieno di folgoranti osservazioni sulla alterità del mondo, via via che Arthur la viene scoprendo. […]

Less è un libro comico che affronta questioni di vita e di morte. È molto, molto bello. È anche il primo romanzo vincitore del Pulitzer così solidamente incentrato su un protagonista gay, e per quanto mi riguarda ritengo un buon segno per il progresso della nostra civiltà che questo, nel 2018, risulti un dettaglio quasi del tutto marginale.

(da Michael Cunningham traduzione di Carlo Prosperi)