Dalla recensione da Terza Pagina La Repubblica di Leonetta Bentivoglio
Meritevoli entrambe di premi Oscar e di un numero elevato di mariti invidiosi, le due eroine fioriscono nell’epoca d’oro del cinema muto, costituendo una ditta acclamatissima tra gli anni Dieci e i Venti. È un periodo in cui le donne, paradossalmente, sembrano molto più potenti di adesso, facendo le impresarie di sé stesse e affermando con assertività le proprie idee.
Giunge a riesumare le due gloriose figure, capaci di trovare le chiavi dei rispettivi successi in una profonda intesa, il libro Luci della ribalta (edito da Neri Pozza e tradotto da Alessandro Zabini), che in parte le dipinge sulla base di documenti originali e in parte le reinventa in un’ottica di fiction. Firma il romanzo, -intitolato come il leggendario film di Chaplin – una delle celebrità che dominano la narrazione – l’americana Melanie Benjamin, già autrice del bestseller I cigni della Quinta Strada. […]
Luci della ribalta immagina che sia Frances, scrivendo in prima persona, a delineare un percorso a ritroso ricco di aneddoti sugli albori del cinema, come stilando un diario basato sui suoi flashback. Di fatto, nella realtà storica, alla californiana Frances Marion (1888·1973), dobbiamo le sceneggiature di oltre centocinquanta film, tra cui svariati western.