Storie universali per avvicinare i piccoli a quella profonda e semplice saggezza che regala la felicità

Per i giovani lettori, dai 7 anni
Nella sua parabola letteraria ed esistenziale espresse una convinta ricerca dell’armonia e della bellezza, pur riconoscendo le difficoltà del quotidiano e l’ineluttabilità della sofferenza.(da Ts Edizioni)
Le fiabe di Tagore (Calcutta 1861- Śānti Niketan, Bolpur 1941), vincitore del Premio Nobel nel 1913, nella versione illustrata da Alessandro Sanna, di cui è possibile vedere l’anteprima sulla pagina di Ts Edizioni (a questo link), e a cura di Anna Peiretti specialista nell’Editoria per bambini.
L’autore, poeta, drammaturgo, musicista e filosofo, nelle cui opere è sempre presente un messaggio universale che supera tutte le divisioni tra razze e popolazioni: la sua produzione letteraria fu espressa in bengali, tradotta poi dallo stesso che soggiornò per un certo tempo in Inghilterra, dove approfondì la sua conoscenza della lingua inglese. Oltre alle raccolte di liriche Gītāñjali e Śiśu, che tradusse in inglese col titolo The crescent moon (1913; tradotto in italiano nel 1915), fu autore del romanzo Gharē bahirē (1916; tradotto in italiano La casa e il mondo, nel 1924) con il quale mirava a combattere la violenza. Musicò varie sue liriche e compose numerosi inni, Jana Gana Mana (1912) è poi divenuto l’inno nazionale indiano.
Mi piace molto Tagore, ho letto il Gītāñjali e sono curiosa di leggere queste Fiabe magiche. Chissà se rimandano a “Life of Pi” di Yann Martel…
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